IMMISSIONE IN RUOLO : LETTERA APERTA A TUTTI DOCENTI
Data: Marted́, 26 luglio 2005 ore 11:08:27 CEST
Argomento: Ufficio Scolastico Provinciale


 

Il Dott. Rosario Leone, Dirigente Ufficio VI MIUR Sicilia, fa pubblicare una LETTERA APERTA a tutti i docenti - di ruolo o non di ruolo - delle istituzioni scolastiche della Sicilia ...

Si riporta integralmente il documento del Dott. Rosario Leone :

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL' UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
Direzione Generale

Ufficio VI Palermo, 26.7.2005

LETTERA APERTA
A tutti i docenti - di ruolo o non di ruolo - delle istituzioni scolastiche della Sicilia

In questi giorni i nostri Uffici della Direzione Generale e dei Centri Servizi Siciliani stanno, come nel resto del Paese, assegnando le province di titolarità a tutti gli aventi diritto.


Queste operazioni rappresentano per molti precari storici della scuola un momento di catarsi dalle gravose scorie di un lungo precariato, che dovrebbe ripagare - almeno in parte - con un momento di gioia le tante ansie disattese, le disillusioni cocenti di altri momenti d'attesa non altrettanto gratificati da una soluzione positiva.


Accade però che per tanti questo momento così agognato si trasformi in un'altra dolorosa frustrazione. Infatti capita che, pur essendo disponibili sedi nella propria provincia, l'Amministrazione non possa assegnarle a chi viene immesso in ruolo, ma debba ex lege attribuirle ad altri che, beffa tra le beffe, non vi hanno alcun interesse.


Molti tra i convocati, in realtà, non sono interessati al ruolo perché già a tempo indeterminato nella scuola o in lavori di propria elezione e, quando ricevono la chiamata, ritenendo legittimo il proprio disinteresse restano inerti; i loro posti così non vengono assegnati a chi vi ha interesse, ma dopo un certo periodo, necessario per pronunciare la decadenza degli 'svogliati', assegnati ad altri docenti che, spesso, accettano a propria volta con la morte nel cuore perché residenti nella provincia di chi è stato nominato prima.


In sostanza, chi non ritiene un minimo dovere civico inviare una rinunzia nel caso di un'immissione in ruolo non più cercata perché già ricevuta, spesso produce un gravissimo danno agli interessi di molti colleghi che hanno il solo torto di essere collocati nelle graduatorie di merito con qualche decimo di punto in meno.

Così, tante persone, dopo aver tanto atteso, resteranno a lavorare lontano centinaia di chilometri da casa per almeno tre anni, soltanto per l'ignavia di colleghi che, invece, per ovvia solidarietà, dovrebbero mostrare ben altra sensibilità.

Il guaio è che tale comportamento, pur sindacabile sul piano etico, non prevede alcuna sanzione. Resta l' amarezza connessa con la considerazione che si comporta in modo così "lodevole" avrebbe il dovere primario di essere modello educativo attendibile per i propri allievi.  (n.d.r. - sic!)


La presente lettera aperta viene pubblicizzata con il preciso e concreto intento di sollecitare chi ancora è in tempo a inviare un fax di rinunzia, se del caso.


Se anche uno solo si sentirà di farlo, anche soltanto uno o due colleghi se ne gioveranno evitando per anni sofferenze, pesanti spese ed uno stato d'animo facilmente intuibile.

Rosario Leone

Dirigente Ufficio VI MIUR Sicilia







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