DECRETO ASSUNZIONI, LE ULTIME NOVITA'
Data: Venerdì, 15 luglio 2005 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Decreto Assunzioni Si è tenuta ieri la richiesta audizione delle organizzazioni sindacali, FLC Cgil, CISL e UIL scuola, presso la Commissione cultura del Senato, sulla prossima riconversione in legge del decreto legge n. 115 che fissa assunzioni in ruolo per un contingente di personale corrispondente a 35.000 posti docente e 5000 posti ATA. La FLC Cgil, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, ha sostenuto la necessità di andare oltre i tetti di assunzioni fissati con il decreto legge, davvero troppo esigui rispetto alle esigenze della scuola, la cui funzionalità risulta fortemente compromessa dall’allargamento dell’area della precarietà, sia del personale docente che del personale ATA, il cui contingente è fortemente sottodimensionato rispetto alle esigenze e alle vacanze di organico. Ha fatto inoltre notare che, a fronte del fatto che non sono previste limitazioni alle assunzioni di posti nella scuola, tali assunzioni comportano comunque un risparmio in quanto il turn over del personale copre abbondantemente le previste assunzioni e il personale neo assunto comporta una spesa inferiore rispetto a quella del personale che ha lasciato il servizio. Ci sarebbero dunque tutti gli spazi, anche economici, per aumentare in modo consistente il contingente per le assunzioni. Le altre richieste riguardano la garanzia che la decorrenza, sia giuridica che economica, delle assunzioni parta da settembre 2005, anche in deroga alla legge 333/01; l’indicazione di una data precisa per l’emanazione del piano triennale di assunzioni, come previsto dalla legge 143/04; l’eliminazione di qualsiasi riferimento a prossimi esuberi non previsti da nessuna norma e l’eliminazione di qualsiasi riferimento a formazione “coatta” del personale docente sulla base di ipotetiche riforme ordinamentali, oggi inesistenti e sulla base del fatto che la formazione del personale è materia strettamente contrattuale. Prossimamente non mancheremo di far sentire ancora le nostre ragioni nel corso del dibattito parlamentare che si terrà nei prossimi giorni. Roma, 14 luglio 2005





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