IMMISSIONI IN RUOLO, RIPARTITO IL CONTINGENTE
Data: Mercoledì, 13 luglio 2005 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Immissioni in ruolo: ripartito il contingente Nella tarda serata di ieri 11 luglio il Miur ha inviato alle Direzioni Regionali le tabelle di ripartizione dei 40000 posti destinati alle immissioni in ruolo suddivisi per provincia, profili e classi di concorso. Con la suddivisione dei posti tra docenti/educatori e ata, approvata con il D.M. n 61 dell'8.7.2005, si conclude la fase di informativa sulle assunzioni a tempo indeterminato che ci ha visto impegnati in un lungo braccio di ferro nei confronti del Miur. I risultati del confronto sono piuttosto deludenti e confermano la scarsa propensione di questo Miur alle relazioni sindacali. La fase di confronto che ha preceduto la individuazione dei criteri per la ripartizione del contingente, è stata gestita dal Miur con superficialità e approssimazione. I dati che ci sono stati consegnati, "strappati" a viva forza, sono tutt'ora incompleti e in alcuni casi errati. Mancano i tabulati dei posti liberi del personale ata, degli educatori, le informazioni relative alla consistenza della graduatoria nazionale di educazione tecnica, dei concorsi riservati del personale Ata. Su tutta la partita comunque grava come un macigno l'esiguità dei posti destinati alle assunzioni in ruolo. 40000 posti , rappresentano una miseria nei confronti dei bisogni di funzionalità della scuola e della effettiva disponibilità che, per tutti i profili (docenti/educatori/ata) supera le 140.000 unità. I dati si commentano da soli! Il Governo ancora una volta sceglie di mantenere in una situazione di precarietà migliaia di persone che da anni lavorano sui posti liberi. In questo modo si abbassa la qualità della scuola pubblica e si mantiene mano libera per i futuri tagli di organico. I più penalizzati come al solito sono gli Ata che secondo le intenzioni di questo Governo sono tutti destinati alla privatizzazione. Ieri c'è stato anche un breve confronto sulle istruzioni operative ma il Miur ha "burocraticamente" deciso di confermare sostanzialmente le stesse disposizione dell'anno scorso Permangono, quindi, tutte le ragioni di protesta e mobilitazione promosse dalla FCL Cgil insieme alla Cisl Scuola e alla Uil Scuola a sostegno dei diritti di migliaia di precari. La FLC Cgil ha sostenuto: Il punto più discusso del confronto di ieri è stato quello relativo allo scorrimento di quei posti che si renderanno disponibili a seguito delle assunzioni a tempo indeterminato di personale già di ruolo in altro grado di scuola, o posto o classe di concorso, o profilo, saranno compensati con le ulteriori assunzioni nel ruolo, come abbiamo rivendicato. Il Miur però per ragioni di risparmio (la logica è sempre la stessa), non ha voluto accettare fino in fondo la proposta della FLC Cgil che mirava ad una compensazione sui profili di "arrivo" e non di "partenza". Pertanto, nel caso in cui le nuove assunzioni tocchino personale già di ruolo ci sarà una restituzione di posti a favore del profilo di provenienza del suddetto personale. Il meccanismo scelto dal Miur penalizza soprattutto gli ata, ma non è una novità, considerato il già misero contingente a cui vanno detratte le quote destinate ai concorsi riservati. Il Miur, ha tenacemente rifiutato la proposta della FLC Cgil che chiedeva di calcolare le quote del 40% (Area B) e del 30% (area D) dei posti destinati ai concorsi riservati sulle disponibilità in organico e non all'interno del contingente, impedendo di lasciare la quota invariata la quota destinata ai precari. Il personale docente nominato su posto di sostegno conserva per l'.a.s. 2005/6 il diritto a conseguire la nomina su posto comune. Il personale Ata inserito in graduatoria permanente (concorso 24 mesi) che abbia presentato domanda per le graduatorie di istituto di III fascia in una provincia diversa da quella di attuale inserimento ha diritto, se collocato in posizione utile, alla nomina a tempo indeterminato.





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