IL DECRETO LEGGE ASSUNZIONI IN GAZZETTA
Data: Lunedì, 04 luglio 2005 ore 06:10:00 CEST
Argomento: Comunicati


Il decreto-legge in Gazzetta. Dichiarazione Scrima Comunicato-stampa di Francesco Scrima Segretario Generale della Cisl Scuola La CISL SCUOLA ritiene insensato e strategicamente miope il comportamento del Governo che - dopo aver lasciato inutilmente e colpevolmente trascorrere oltre un anno (la legge 143 risale, infatti, alla primavera del 2004) - si accorge solo ora che non ci sono più margini di tempo utili "… per assicurare il regolare avvio dell'anno scolastico 2005/06". La CISL SCUOLA - dando voce e sostegno alle legittime aspirazioni del personale da anni precario - ha rivendicato con forza risposte concrete alle esigenze di stabilizzazione del rapporto di lavoro di docenti e ATA, per avviare a soluzione i crescenti problemi del precariato professionale. Come spesso accaduto nel passato, il Governo si trova nuovamente costretto a rincorrere l'emergenza, con il goffo tentativo di accreditare un provvedimento tardivo, parziale e del tutto insufficiente, sbandierandolo come un atto di grande sensibilità politica. Ma, con l'alibi falsamente assolutorio dell'urgenza, elude ancora una volta la predisposizione del piano triennale di assunzioni in ruolo voluto dal Parlamento. Elude cioè un intervento programmatico organico, serio, responsabile, calibrato sul reale fabbisogno di copertura di tutti i posti vacanti. Questo chiedeva e continua a chiedere con forza la CISL SCUOLA. Ma il Governo oltre a sottostimare paurosamente la reale entità del fabbisogno proiettato sul triennio 2005-2008 - che non tiene doverosamente conto del flusso dei pensionamenti - introduce nel decreto-legge (il cui testo è rinvenibile, in stralcio, nel "file" allegato, n.d.r.) un subdolo e di fatto ingestibile divieto di conferire nomine in presenza di eventuale soprannumero. Ciò mette a nudo due inconfessate mistificazioni presenti nella strategia governativa: • la "conferma" (prevista tra le norme transitorie e finali dello schema di decreto legislativo sul secondo ciclo) della consistenza numerica della dotazione di organico di diritto del personale docente "nelle quantità complessivamente determinate per l'anno scolastico 2005/2006", non è affatto una "garanzia" bensì un "blocco" a qualsiasi prevedibile esigenza di espansione del sistema scolastico: crescente presenza di alunni stranieri, lotta all'evasione, alla dispersione al drop-out, ecc.; • la revisione delle classi di concorso prefigura evidenti obiettivi di razionalizzazione del sistema attraverso un impoverimento degli insegnamenti e conseguenti tagli di organici. Come la CISL SCUOLA ha a suo tempo denunciato, siamo di fronte ad una riforma autofinanziata. Condizione di questa strategia un aggiornamento "coatto" del personale docente in servizio, senza alcun preventivo confronto con le parti sociali, nel dispregio più assoluto del vigente modello delle relazioni sindacali, che questo Governo sistematicamente elude e viola. La CISL SCUOLA - nel riaffermare il valore della formazione in servizio quale condizione primaria di sviluppo della professionalità, particolarmente necessaria a fronte di processi di innovazioni e riforma - rileva come in questo caso si sia di fronte alla mancanza di quelle condizioni, a partire dall’assenza di risorse dedicate, che sole possono assicurare attività qualificate volte a sostenere le esigenze di crescita professionale e culturale dei docenti. Questa disposizione fa infatti intendere l’avvio di massicce operazioni coatte di riconversione professionale (dei cui esiti - in termini di qualificazione dell'attività di insegnamento, al di là dell'impegno personale di ciascun docente - è lecito dubitare) connesse a "modifiche di ordinamenti o da modifiche delle classi di concorso". La CISL SCUOLA - nel ribadire il proprio impegno a seguire con grande attenzione l’iter di conversione in legge del decreto, non tralasciando alcuna opportunità - chiederà al Parlamento di correggere le numerose e inaccettabili storture di questo provvedimento, nell'interesse prioritario del sistema scolastico pubblico statale, dei suoi utenti e del personale che in esso opera.





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2771.html