PIU' DOCENTI IN SICILIA
Data: Venerdì, 29 aprile 2005 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Il Ministero assicura: «Più docenti in Sicilia». Ma sui numeri c'è incertezza. Palermo. Si apre uno spiraglio di soluzione per la vertenza che agita in queste settimane il mondo della scuola, a causa dei tagli agli organici dei docenti, troppo pochi soprattutto al superiore dove sono stati «dimenticati» dal ministero 7443 alunni. Il Miur, infatti, ha dato la propria disponibilità ad un incremento del numero di docenti. Inizialmente ieri si è parlato di un'ottantina di insegnanti in più, da ripartire nelle nove province, ma poi si è appreso che il dato non è stato ancora formalizzato, il che fa ben sperare che ci sia un ulteriore incremento, indispensabile a parere dei sindacati e dell'Ufficio scolastico regionale, per garantire un sereno avvio del prossimo anno scolastico. Per le cifre ufficiali sarà necessario attendere ancora qualche giorno. Ma è indubbiamente positivo il fatto che il ministero dell'Istruzione abbia preso atto delle difficoltà create dai tagli al mondo della scuola siciliano, e della necessità di implementare sin dall'organico di diritto il numero di docenti. Non è pensabile che si arrivi alle cifre richieste dai sindacati - 500 unità - o a quelle della richiesta iniziale del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, pari a 205 insegnanti in più. Ma anche le cifre ufficiose circolate ieri lasciano ben sperare. I sindacati, comunque, non sono soddisfatti e restano sul piede di guerra. Per la Cgil l'aumento di organico così come disegnato dal Miur è «assolutamente insufficiente». «Giudichiamo insufficiente la quantità di posti resi disponibili – dice Enza Albini (Cgil) – e crediamo che l'emergenza resti aperta con punti particolarmente critici in province come Palermo, dove abbiamo calcolato che servirebbero 211 insegnanti di sostegno in più e decine di nuove classi». Albini ricorda che «il sindacato, che ha condotto una strenua battaglia per l'adeguamento degli organici, valuterà adesso quali iniziative di protesta intraprendere». Intanto l'incontro con i sindacati, fissato per ieri, è slittato a venerdì 29 aprile. M. C."





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