Lauree e master: la nuova segmentazione
dell'Università
La riforma cambia radicalmente il modello di istruzione dell'università,
prevedendo percorsi formativi differenziati per livelli. La laurea
( titolo di primo livello ) si consegue dopo tre anni. A questo punto è
possibile scegliere fra l'ingresso diretto nel mondo del lavoro o la
prosecuzione degli studi per conseguire, dopo altri due
anni, la laurea specialistica ( titolo di
secondo livello ).Per chi intende perfezionare la propria formazione e
preparazione professionale in campi specifici, c'è l'opportunità di
frequentare un master universitario di primo livello (
dopo la laurea triennale) oppure un master universitario
di secondo livello ( che dà accesso al dottorato di ricerca, per chi
vuole dedicarsi alla carriera accademica e scientifica.
Il sistema dei crediti
Il sistema dei crediti didattici, valido tanto per i corsi di laurea (
triennale e specialistica ) quanto per i master universitari di primo e secondo
livello, è uno dei punti di forza della nuova organizzazione degli studi
prevista dalla riforma. Il credito didattico è
l'unità di misura del carico di lavoro richiesto allo studente per svolgere le
diverse attività formative previste dal piano studi. Un credito corrisponde a
circa 25 ore di lavoro per lo studente. Il conseguimento dei crediti avviene
contestualmente al voto, al momento della registrazione dell'esame, o di altre
eventuali forme di accertamento delle conoscenze.Nel definire i crediti,
l'Italia si è allineata al sistema europeo ( ECTS, European Credit Transfer
System ), che prevede che la quantità standard di lavoro che uno studente è in
grado di svolgere in un anno accademico sia pari a 60 crediti.La laurea
triennale comporta quindi l'acquisizione di 180 crediti, mentre la successiva
laurea biennale ne conferisce altri 120, che sommati ai precedenti portano il
"peso" complessivo della laurea specialistica a 300 crediti. 60 è
anche il numero minimo di crediti necessari per il conseguimento di un master
universitario di primo o di secondo livello.I crediti favoriscono la
programmazione dei carichi di lavoro per gli studenti, permettendo ai docenti di
calibrare in modo realistico l'impegno di studio richiesto per ciascun esame. Le
università, infatti, decidono la proporzione di crediti da attribuire alle
lezioni, ma anche alle esercitazioni, al lavoro sperimentale e pratico, agli
stage, ai seminari, allo studio guidato, allo studio individuale, ai papere,
alle attività extracurricolari, alle tesi e alle altre attività di formazione,
in modo da attivare un modello formativo modulare che porta al raggiungimento
finale del titolo di studio. Infine i crediti rendono confrontabile, sulla base
di un parametro quantitativo oggettivo, l'attività di studio e ricerca che ogni
studente ha svolto nel corso della propria carriera accademica e quindi, nel
quadro dell'Europa, mira a incentivare la mobilità degli studenti nelle varie
università e a rafforzare la cooperazione tra atenei.