NANNI RICEVUTO VICE MINISTRO
Data: Mercoledì, 27 aprile 2005 ore 06:05:00 CEST Argomento: Comunicati
Nanni Ricevuto vice-ministro
di Reginaldo Palermo
Cofermate le nostre anticipazioni: Nanni Ricevuto (Nuovo PSI) diventa vice-ministro al posto di Stefano Caldoro. Non cambierà la politica del MIUR: nei prossimi giorni riprenderà l'iter per l'approvazione del decreto sul II ciclo di istruzione.
Confermate le nostre anticipazioni sulla composizione dello staff politico del Miur.
Letizia Moratti resta saldamente al comando della più grande azienda italiana, la scuola, apparentemente incurante delle critiche e delle proteste che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno coinvolto la scuola.
Le indiscrezioni di qualche giorno fa da noi riportate hanno trovato conferma nel provvedimento di nomina formalizzato dal Consiglio dei Ministri riunitosi alle ore 13 del 26 aprile: la promozione di Stefano Caldoro a Ministro per l'attuazione del programma di Governo ha reso libero un posto di vice-ministro che è stato assegnato a Nanni Ricevuto
Socialista del nuovo PSI di De Michelis, Ricevuto è originario della Sicilia, regione in cui ha già ricoperto incarichi politici di rilievo.
Per il resto non cambierà nulla: il secondo incarico di viceministro continuerà ad essere coperto da Guido Possa, Maria Grazia Siliquini (Alleanza Nazionale) resta al suo posto di sottosegretario con delega specifica ai problemi dell'Università, mentre per Valentina Aprea, che pure era data in forse anche per la non perfetta sintonia con il Ministro, manterrà le deleghe precedenti e si occuperà quindi della attuazione della riforma del sistema di istruzione.
In ogni caso, viceministri e sottosegretariati a parte, la politica del Miur non dovrebbe cambiare.
D'altronde già nei giorni scorsi il Ministro aveva fatto sapere che le forze della maggioranza hanno trovato un accordo sulla riforma del secondo ciclo e che quindi l'iter per l'approvazione del decreto non subirà ulteriori ritardi.
Un leggero cambiamento di rotta potrebbe esserci sul I ciclo: si parla con sempre maggiore insistenza di una correzione al decreto n. 59 almeno per quanto riguarda la questione della funzione tutoriale che sarebbe confermata come "livello essenziale di prestazione" ma lasciata – nella sua concreta attuazione – alla autonomia delle singole istituzioni scolastiche.
|
|