Si conclude con il rettorato al Convitto Cutelli il percorso dirigenziale per il Rettore Stefano Raciti
Data: Sabato, 31 agosto 2024 ore 22:00:00 CEST Argomento: Redazione
Giunge alla
conclusione della sua carriera dirigenziale il Rettore Stefano Raciti,
passando
per le dirigenze scolastiche dell’IIS “E. De Nicola” di S.G. La Punta,
del
Convitto annesso all’IIS “A.M. Mazzei-Sabin” di Giarre, ed infine del
Convitto
Nazionale “M. Cutelli” di Catania negli ultimi sette anni di rettorato;
da
settembre potrà finalmente godere del meritato riposo del guerriero.
Stimato
Dirigente, raffinato
conoscitore della legislazione scolastica, esperto di gestione e
amministrazione delle Istituzioni Educative, sia Convitti annessi che
nazionali, particolarmente attento alle dinamiche legate all’inclusione
degli
studenti e all’ambiente scolastico, si è sempre dedicato con passione
al suo
lavoro, impegnandosi con perseveranza e tenacia nelle mille sfide che
oggi pone
il nuovo modello di scuola, altamente competitivo e concorrenziale,
tenendo
sempre ben presenti le priorità legate agli studenti e a tutto il
personale
scolastico.
La
sua dirigenza al
Convitto Cutelli si è mostrata sin da subito appassionata al
rinnovamento
dell’edificio, un prezioso gioiello architettonico del ‘700, forse un
po'
logorato dal tempo, nell’intento di restituirgli nuova linfa vitale
destinata
alle giovani generazioni future di cittadini, provenienti da tutto
l’hinterland
catanese e non, che ne frequentano le scuole annesse. Usando una
metafora
potremmo forse dire che il Convitto è un po' come il tempio dell’anima,
anima
che adesso può esprimersi in tutto il suo potenziale attraverso un
corpo sano e
curato.
Rinnovare un edificio
storico come il palazzo Cutelli, mantenendo in vita la sua unicità e
preservandone le tracce del passato non è stato facile, ma per il
Rettore Raciti
è sempre stata la principale priorità da perseguire. Questa volontà si
percepisce anche nei tratti di modernità che contraddistinguono oggi il
Convitto: dai pannelli in plexiglass insonorizzanti che sovrastano le
nuove
aule lasciando intravedere le volte antiche dei tetti, permettendo
adesso
lezioni indisturbate da rumori esterni, all’ascensore incastonato nella
tromba
delle scale di servizio, necessario per rendere accessibili a tutti i
locali al
primo piano, in primis agli studenti con disabilità; ancora alla
palestra
totalmente rimodernata e ai nuovi laboratori, informatico e
fisico-chimico,
attualmente in work in progress.
E
che dire del
meraviglioso restauro agli affreschi dell’Aula Magna o ancora
dell’antica
biblioteca storica una volta chiusa e inaccessibile, adesso là si può
invece
intravedere attraverso una modernissima porta a vetri. Anche il vecchio
orologio, dall’alto del campanile anch'esso restaurato, osserva il
cortile
Vaccarini con emozione e stupore soprattutto nelle sere di giugno,
durante i
Gran Galà che grazie al Rettore Raciti hanno permesso di coronare il
sogno dei
maturandi del Liceo Classico Europeo. Dulcis in fundo merita di essere
citata
anche la moderna sala mensa attrezzata con un self-service di nuova
generazione, dove quotidianamente si avvicendano i pranzi degli alunni
semiconvittori dei tre ordini di scuola annessi al Convitto.
Ancora
il vento del
cambiamento ha portato pure alla creazione di un vero e proprio polmone
verde
reso possibile con la promozione del progetto Edu-Green di educazione
alla
sostenibilità ambientale. Seduti sulle panchine di ghisa, che adesso
arredano
il cortile Vaccarini, è possibile ammirare alberi da frutto, piante e
fiori;
nel cortile adiacente la palestra regna invece un giardino verticale e
addirittura
un orto con pomodori, peperoni, melanzane e zucchine!
Tutto
ciò è avvenuto
favorendo un’intensa attività di educazione ambientale soprattutto per
i
piccoli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di
primo
grado, nel pieno rispetto delle attuali linee guida di educazione
civica. Nei
caldi pomeriggi di fine scuola non era inusuale che gli alunni
semiconvittori
vedessero il Rettore con l’annaffiatoio in mano irrigare le piante nel
cortile;
quale insegnamento potrà mai superare l’esempio?
La
natura del
Convitto è quella di essere casa per i suoi abitanti, sia che si tratti
di
alunni, che di docenti, educatori e personale scolastico. Potremmo
paragonare
difatti il Convitto ad un albero di carrubo, come quello che lo stesso
Rettore
Raciti ha piantato nel cortile interno,
“…ampio,
di fronda fitta e scura, dà un’ombra fresca, ossigenata, profonda.
Faceva da
casa agli uomini, da stalla agli animali; e sotto il suo ombrello
isolante
trovavano riposo e tetto il contadino, l’asino, chiunque cercava un
asilo. Ogni
carrubo è una piccola oasi, rievocante una terra di contadini
e di pastori…” (brano di Guido
Piovene, da Viaggio in Italia, 1958)
E
adesso, dopo tante
battaglie trasformate in coraggiose sfide per il raggiungimento dell’optimum, il Rettore Raciti guarda con
orgoglio al suo lavoro fin qui svolto. A noi tutti, alunni, docenti,
educatori,
personale scolastico, non resta altro che ringraziarlo per l’eredità
che ci
lascia e augurargli ad maiora semper!
Cinzia Nigro
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