L’eredità di David Sassoli. A due anni dalla scomparsa
Data: Giovedì, 11 gennaio 2024 ore 23:24:45 CET Argomento: Redazione
Son trascorsi due anni dall’11 gennaio
2021 quando l’Europa intera
è stata sconvolta dalla prematura
scomparsa del
presidente del Parlamento europeo David Sassoli, grande europeista e
politico
di spessore.
La
sua figura è stata ricordata da tutti
con un corale segno di stima e di ammirazione per la chiarezza e
coerenza delle
sue idee europeiste, come documentano i messaggi e gli interventi che costituiscono un monumento culturale per
le giovani generazioni.
Sassoli
proveniva dalla cultura cattolica
e democratica e proprio da quel tipo di formazione derivava la sua «rara
capacità di combinare idealismo e mediazione che lo ha reso
protagonista di uno
dei periodi più difficili della storia recente» come
ha affermato Mario Draghi.
Lo
storico presidente
del Parlamento europeo ha dimostrato un forte impegno nella difesa
della libertà
di stampa e dei diritti umani, sostenendo una maggiore centralità del
Parlamento europeo e una revisione del meccanismo di unanimità nelle
decisioni
cruciali.
La figura e l’eredità
umana e politica di David Sassoli continua a suscitare grande interesse
e sono
state organizzate anche quest’anno diverse attività culturali che nei
titoli
descrivono “La forza di un sogno”, “Profeta di Pace” . “La saggezza
e la
tenacia”.
Le
parole di Sassoli profumano di fraternità e proprio di questo ha
bisogno la
società di oggi, spezzando la crosta di egoismo e di interessi
personali. I
recenti fatti di cronaca che hanno interessato i palazzi dell’Unione
Europea ,
hanno tracciato un segno nero che potrà essere cancellato se viene
riaccesa la
luce dell’onestà nella ricerca del vero bene dell’intera Comunità
Europea.
“L’Europa ha bisogno di un nuovo progetto
di speranza, un progetto che ci accomuni, un progetto che possa
incarnare la
nostra Unione, i nostri valori e la nostra civiltà, un progetto che sia
ovvio
per tutti gli europei e che ci permetta di unirci. Abbiamo bisogno di
innovazione, non solo nella tecnologia, ma nelle istituzioni, nelle
politiche,
negli stili di vita, nel nostro essere comunità”.
È
questo il monito di Davide Sassoli, che ritorna sempre vivo e
pressante.
L’innovazione negli stili di vita, seguendo il sentiero dei valori,
della
cultura, del rispetto della dignità della persona, porterà certamente
innovazione nella politica, nelle istituzioni e nell’intera società,
anche con
i benefici dell’intelligenza artificiale, se ben guidata e governata
dall’uomo.
Il messaggio di un “nuovo umanesimo”
è vivo nell’eredità spirituale di Sassoli che ha interiorizzato nel
cammino
della sua formazione i valori sociali e culturali testimoniati da Giorgio La Pira e don Lorenzo
Milani.
“Tra
giustizia e ingiustizia non esiste il centro; I privilegi ricevuti
vanno
restituiti con l’impegno di essere al servizio dei più deboli; Al primo
posto
la non violenza, lo studio e la competenza; Il problema degli altri è
il mio problema;
L’indifferenza non è un’opzione” sono queste alcune delle sue massime da
ricordare,
nel giorno anniversario
e tale ricordo sollecita l’impegno a confermare
il percorso verso una maggiore integrazione comunitaria che consolidi
politiche
atte a rispondere ai problemi quotidiani dei cittadini, delle famiglie,
delle
imprese, degli Enti locali dei 27 Stati aderenti, nella prospettiva di
un’Europa efficace al suo interno e aperta verso il resto del mondo.
Quest’anno
il rinnovo delle elezioni europee costituisce un filo conduttore di
numerosi dibattiti
e di proposte che non dovrebbero scadere nella competizione tra gli
schieramenti
politici, bensì dovrebbero indirizzarsi
alla convergenza di avere in Europa una rappresentanza
italiana
qualificata , capace di custodire e difendere i valori
identitari
dell’Italia nella cooperazione verso il
bene comune della Nazione e dell’intera
Comunità Europea.
Il
sorriso rasserenante e giovanile di
Sassoli, appare in questo difficile
tornante della storia europea, un segno di speranza.
Giuseppe
Adernò
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