Primo Festival del CLIL a Misterbianco
Data: Venerdì, 13 ottobre 2023 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
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“Nel pentagramma della scuola il Clil non è una delle
tante note, bensì è la chiave di violino che dà armonia e unitarietà a
tutti
gli insegnamenti disciplinari”.
Recenti
statistiche evidenziano che dalle molteplici
attività svolte in classe agli studenti resta: il 20% di ciò che si sente, il 30% di
ciò che si vede, il 50% di ciò che si fa e l’80% di ciò che si fa in
gruppo.
Per
definire un corretto formal dress della
scuola si considera, infatti, come
“vestito”
la metodologia del “Cooperative learning”
che assicura efficacia all’apprendimento, nel processo di
modifica del
comportamento e del modo di pensare, di sentire e di agire.
Nella
metafora del vestito, la metodologia del
CLIL è l’accessorio elegante che completa
armonizza e impreziosisce l’abbigliamento
e l’habitus della scuola.
Queste
immagini hanno accompagnato il primo Festival Clil,
celebrato nei giorni 10 e 11 ottobre a
Misterbianco alla vigilia della Fiera
Didacta Sicilia, che rende
la città della cintura metropolitana di Catania, capitale della cultura
formativa dei docenti, e faro luminoso di innovative proposte
metodologiche e
didattiche.
L’Istituto “Aristide Gabelli” con la dirigente Adriana
Battaglia, la referente CLIL Licia Arcidiacono e l’intera
comunità
scolastica sono stati gli artefici
dell’evento regionale e nazionale.
Un
intenso programma di relazioni e laboratori formativi ha coinvolto il
Comune di Misterbianco con il Sindaco Marco Corsaro,
l’assessore
all’Istruzione, Marina Virgillito, la Direzione regionale, con il Direttore Giuseppe Pierro e Patrizia Abate , il Ministero
dell’Istruzione e del Merito con l’ispettrice Gisella Langè l’Ufficio scolastico territoriale, l’Indire ,
il programma Erasmus + con la presidente Sara Pagliai e sono
intervenuti anche i docenti delle Università di Venezia,
Roma 3, Perugia, Messina, Enna, Palermo,
Catania e dell’Università telematica
degli Studi IUL.
Dalla Finlandia David Marsh ha coinvolto i trecento
docenti partecipanti al seminario
formativo, coordinato da Gisella Langè, in
una dinamica lezione di cooperazione
linguistica con i contributi di Carmen Mary Coonan , Lucilla
Lopriore e Letizia Cinganotto,
la quale ha
aperto gli orizzonti delle tecnologie per il Clil che investe gli
ambiti linguistici,
disciplinari e metodologico-didattiche.
Nella scuola dovrebbero esistere DNL (Discipline Non
Linguistiche), perché l’apprendimento di
tutte le discipline è veicolato dalla comunicazione linguistica, che
diventa
“educazione linguistica” attraverso le molteplici espressioni dei
linguaggi
verbali e non verbali.
L’insegnamento
delle discipline, considerate un mezzo e
non fine, passa attraverso una comunicazione plurilingue e amplia gli
orizzonti
culturali degli studenti verso una dimensione europea e mondiale.
“Post
tenebras lux!” ed ecco che l’insegnamento
delle lingue comunitarie entra di diritto nell’impianto didattico della
scuola
italiana, prima attraverso le sperimentazioni e poi mediante specifici
interventi normativi che prevedono l’adozione della metodologia CLIL
nelle
ultime classi della scuola secondaria di secondo grado, ma, oggi, viene saggiamente avviata nelle scuole
dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Per
diventare “cittadini globali” è necessario che la
pratica linguistica superi i ristretti ambiti scolastici
dell’insegnamento
delle lingue comunitarie e diventi trasversale ed efficace canale
comunicativo.
La
commissione regionale, tra i molteplici progetti
presentati, ha selezionato dodici esperienze didattiche significative,
che sono
state esposte nei “laboratori di
buone pratiche” dai docenti delle scuole delle regioni: Sardegna,
Abruzzo,
Veneto , Trentino Alto Adige, Puglia e Sicilia,
rendendo visibile e concreti i vantaggi
della metodologia Clil, finalizzata a rendere efficace
l’apprendimento.
L’intensa
giornata del Festival si è conclusa con un concerto,
eseguito dalla “Musco Chamber Orchestra”, composta
dagli studenti del Liceo musicale
“Angelo Musco” di Catania, coordinati dal M° Alessandro Spinnicchia.
Giuseppe
Adernò
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