Tra gli eventi del 1943 il Codice di Camaldoli
Data: Sabato, 08 luglio 2023 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Ottant’anni fa il 7 luglio del 1943 in
Sicilia sbarcavano gli americani; il 19 luglio, l'aviazione degli Stati Uniti bombardò
Roma,
colpendo particolarmente il rione di San Lorenzo; il
25 Luglio il Gran Consiglio del Fascismo
delegittima Mussolini ed il Re lo fa arrestare
Dal
18 al 24 luglio 1943 cinquanta
intellettuali cattolici, laici e
religiosi, riuniti presso il monastero benedettino di Camaldoli, in
provincia
di Arezzo, diedero avvio un nuovo percorso di storia elaborando un
testo di
cultura sociale che è divenuto guida e riferimento per la stesura della
Carta
Costituzionale.
Tra i partecipanti, Ezio Vanoni,
Giorgio La Pira, Paolo Emilio Taviani, Guido Gonella, Vittorino
Veronese,
Sergio Paronetto, Angela Gotelli, Giuseppe Capograssi, Gesualdo
Nosengo, Aldo
Moro, Giulio Andreotti.
Il
documento programmatico, noto come “Codice di Camaldoli” compie oggi 80
anni e rileggendo le 36 pagine che scandiscono le tematiche relative
allo
Stato, alla Famiglia, all’Educazione, al lavoro, alle attività
economiche e alla
vita internazionale.
Vengono alla luce i valori della “giustizia
sociale” tra
i fini primari dello Stato, come “concreta espressione del bene
comune”, a garanzia della libertà e
della democrazia.
Si
ritrovano nel testo i temi salienti della società di oggi con tutte le
problematiche sociali che risultano ancora in gran parte emergenti,
anche a
causa delle repentine trasformazioni e innovazioni tecnologiche, di
comunicazione e di relazione.
Il Codice di Camaldoli che
ha come pilastri portanti “il bene
comune “ e “l’armonia sociale” è stato fonte di ispirazione
e guida
per l'azione della Democrazia
Cristiana, che si stava formando in quel periodo e che dopo la seconda guerra
mondiale fu,
per diverse legislature, il maggiore partito di governo
Tra
le molteplici anticipazione
del Codice di
Camaldoli si intravedono i segni
concreti della riforma agraria, della
riforma tributaria, e poi ancora
l’istituzione della Cassa del Mezzogiorno, la costruzione di case
popolari, le
pensioni anche ai lavoratori autonomi, le pensioni sociali, la scuola per tutti, la partecipazioni
statali nell’industria per lo sviluppo e l’occupazione ,i
contratti collettivi di lavoro, lo Statuto
dei lavoratori, la Cassa integrazione, il sostegno ai disabili, la tutela delle lavoratrici madri.
Nel
Codice veniva dichiarato anche
il diritto all’obiezione di coscienza contro leggi ingiuste e
appariva in
nuce il principio della
sussidiarietà.
Il
21 luglio il Presidente della Repubblica Sergio Matterella sarà
a
Camaldoli insieme ai cardinali Pietro Parolin e Matteo Zuppi
per
celebrare gli 80 anni del Codice, che
porta la firma della meglio gioventù di allora, crogiuolo
del futuro e segno di rinascita dopo il fascismo. Tra questi vanno
ricordati i
giovan:
Igino Righetti, che con una Casa Editrice ed una Associazione
era
riuscito ad educare una classe dirigente e Sergio Paronetto,
presidente
della FUCI, direttore generale dell’IRI, teorico delle “partecipazioni
statali”
ed estensore del Codice di Camaldoli, morti entrambi alla età di 34
anni.
Giuseppe Adernò
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