
Secondo premio al Convitto Cutelli al concorso Mompilieri, stupore dell’arte e della Fede. 500 anni con le opere di Gagini
Data: Venerdì, 26 maggio 2023 ore 08:05:00 CEST Argomento: Redazione
Fu il ritrovamento
miracoloso di un
simulacro della Madonna intatto
in una grotta, nonostante la presenza della
lava, che diede inizio al sentimento religioso intorno a Mompilieri.
Venne poi
eretta una cappella nel
XIX secolo sul colle basaltico formatosi con
l'eruzione, poco sopra la cavità, e fu così che nacque il culto della
"Madonna della Sciara", in riferimento all’antro in cui la statua era
custodita fino a che, nel 1923, venne dichiarato Santuario.
Da
allora, intorno a questo luogo, si è
sviluppata una rete di forme di devozione che ancora oggi investe tutto
il
circondario e non solo. Per celebrare l’Anno Giubilare a cento anni
dall’evento,
con attività spirituali e culturali anche per valorizzare i preziosi
simulacri
provenienti dalla bottega del Gagini, è stato bandito il concorso
artistico – letterario
Mompilieri,
Stupore dell’arte e della
Fede. 500 anni con le opere di Gagini,
proposto alle
scuole del territorio.
Anche
il nostro
Convitto Cutelli ha voluto partecipare, in particolare l’alunna
Beatrice
Notarangelo di IIIE del Liceo Classico Europeo, seguita e guidata
dalla prof.ssa
Giusy Gattuso nell’ambito del suo progetto La scuola
come volano artistico - letterario.
La
giovanissima
scrittrice ha preparato un racconto, dal titolo La voce della fede,
scegliendo il tema che prevedeva un testo su una storia o un
avvenimento
intorno al più antico Santuario dell’Arcidiocesi di Catania.
E
proprio grazie ad
esso si è aggiudicata il secondo premio, ricevendo una targa in
omaggio.
La cerimonia di
premiazione si è tenuta mercoledì 24 maggio a Mascalucia ed ha
costituito un
momento di riflessione e di condivisione che ha coinvolto un grande
numero di
alunni del circondario: il Santuario, infatti, era stracolmo di
studenti della
provincia di Catania che hanno avuto modo di approfondire la loro
conoscenza
delle storie intorno a questo luogo, del sentimento religioso che qui
ha avuto origine
nonché della visione delle opere del Gagini.
Apprendere
le narrazioni
legate all’identità del territorio in cui viviamo
la nostra quotidianità, risultato di una
sapiente azione di tessitura tra relazioni di persone e luoghi,
aiuta
sicuramente i ragazzi a sviluppare un sempre più profondo senso di
appartenenza
ed un più forte attaccamento ai luoghi e alle tradizioni; queste esperienze,
infatti, diventano significative
dal punto di vista emotivo e razionale e ci legano saldamente al nostro
ambiente.
Ben
vengano, quindi, queste iniziative!
Prof.ssa
Giusy Gattuso


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