
Primo premio al Convitto Cutelli al concorso Ho un desiderio sospeso fra sogno e realtà: che ogni Rosso Malpelo incontri un Don Milani sulla sua strada
Data: Lunedì, 22 maggio 2023 ore 14:00:00 CEST Argomento: Redazione
Simbolo
dell’esclusione, del maltrattamento, del degrado, della violenza,
dell'indifferenza,
della cattiveria come sinonimo di forza: queste le caratteristiche del
Malpelo dipinto
da Verga.
E, di contro, Don
Milani: esemplare, onesto, intellettualmente corretto e attivo,
servizievole,
impegnato per promuovere l’emancipazione e l’uguaglianza.
Due mondi opposti.
Cosa succederebbe se si incontrassero? Di più: se ogni Malpelo
incontrasse un
Don Milani?
É ciò che ha
immaginato l’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna quando ha
presentato alle
scuole il concorso Ho un desiderio sospeso fra sogno e realtà: che
ogni
Rosso Malpelo incontri un Don Milani sulla sua strada.
E i ragazzi del Liceo
Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario Cutelli sono
stati
particolarmente ispirati da tale invito: inserita la proposta
nell’ambito del
Progetto Pof La scuola come volano artistico-letterario, ideato
e
guidato dalla prof.ssa Giusy Gattuso, gli studenti hanno
sviluppato
l’idea elaborando diversi testi, di cui alcuni sono stati inviati e fra
i quali
la narrazione dell’alunno Giuseppe Pignatello di VA, dal titolo
La
luce della cava, ha ottenuto il primo premio (attestato
e un
buono di 100 euro da spendere alla libreria San Paolo)*.
La cerimonia di
premiazione si è svolta presso il Palazzo della Cultura di Catania
venerdì 19
marzo, alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Luigi Renna che ha
omaggiato i
giovani partecipanti.
Il racconto di Giuseppe
ha colpito la giuria: l’autore sottolinea la fragilità e il disagio del
suo Malpelo
che si paragona alle arance, affermando di essere come queste, “rosse e
amare”,
“perché la mia natura è amara e tutti me lo confermano da sempre”.
Il nostro alunno descrive
la forza degli incontri che cambiano la vita e dei sentimenti che
sciolgono il
cuore: “ Ranocchio gli sorrise con un volto che scosse l’anima di
roccia di Malpelo”,
fino alla scoperta delle parole che colpiscono e generano delle vere e
proprie
epifanie, facendoci ritrovare noi stessi, come il protagonista del
racconto
che, improvvisamente, ricorda il suo
vero nome “ Lucio”, come la “luce” di Don Milani, pronto a guidarlo e a
mostrargli
il mondo.
Durante la cerimonia,
inoltre, un gruppo di studenti di IA (Giorgia Carobene, Giulia
Granieri,
Lucrezia Rosato, Ludovica Licciardello, Sara Vasaperna e Mattro
Parrinello), i cui
elaborati fuori concorso erano stati consegnati
all'inizio dell'anno scolastico in seguito all’invito a riflettere sul
tema,
hanno ricevuto delle coppe.
Un piacevole
pomeriggio, in definitiva, interessante, denso di contenuti e messaggi
di speranza,
soprattutto sulla forza dell’educazione e dell’istruzione.
Come scriveva Don
Milani, “é solo la lingua che rende uguali. Uguale è chi sa esprimersi
e
intendere l’espressione altrui”. E proprio la capacità di esprimere in
modo
personale e creativo il proprio mondo interiore e la realtà che li
circonda
coltiviamo nei nostri ragazzi in questo progetto, affinché ognuno
impari a comunicare
ciò che ha dentro a proprio modo, con un proprio stile, per poter così
entrare nella
mente e nell’animo del lettore.
Prof.ssa Giusy
Gattuso



|
|