Sant’Agata come donna vittima di violenza ed esempio di emancipazione per le giovani catanesi: tre riconoscimenti ai lavori delle studentesse del Convitto Cutelli
Data: Lunedì, 13 febbraio 2023 ore 12:00:00 CET Argomento: Redazione
Riflessione
profonda e articolata su Sant’Agata come vittima della violenza sulle
donne:
questo è stato il leitmotive che ha guidato l’incontro tenutosi sabato
11
febbraio mattina presso il Museo Diocesano di Catania, a cui ha preso
parte,
fra gli altri, una rappresentanza del Liceo Classico Europeo del
Convitto
Nazionale Mario Cutelli.
A
moderare l’evento Padre Antonino La Manna, vicario episcopale per la
cultura,
Padre Roberto Mangiagli e la direttrice dott.ssa Grazia Spampinato che,
partendo dagli elaborati pervenuti per la partecipazione al concorso
“Dalla
parte di Agata … dalla parte delle vittime”, hanno aperto un
interessante dibattito
a cui hanno preso parte alunni e docenti presenti.
Le
nostre studentesse Emma Milazzo di IC,
Aisha Tomaselli ed Ester Lucchese, entrambe di IE, hanno aderito
alla
manifestazione, accompagnate e seguite
nella produzione dei testi dalla prof.ssa Giusy Gattuso,
nell’ambito del suo
progetto “La scuola come volano artistico-letterario”.
L’iniziativa
mirava a dar vita ad un “confronto diretto e personale” fra gli
studenti e la
vergine martire catanese, immagine di amore cristiano, esempio per
tutte le
donne e testimone di grande fede in Cristo. Giovani, i ragazzi
siciliani, che
animano questa terra e crescono “come ginestre generate sulla lava”,
come ebbe
a dire Papa Giovanni Paolo II, nel 1994, durante la sua visita
pastorale a
Catania.
Le
allieve Aisha ed Ester, entusiaste di intervenire all’evento, hanno
preparato
un testo multimediale dal titolo “Sant’Agata: una di noi” sulla vita
della
santa protettrice di Catania, sulla festa a lei dedicata e sul suo
essere una
vittima della violenza sulle donne proponendo così la sua vicenda sotto
una
luce nuova, come una storia di emancipazione e di forza di volontà e
fede senza
eguali. Emma, invece, ha scritto una poesia intitolata “Sant’Agata:
eroina
ieri, oggi e sempre” alternando le strofe nelle lingue italiano,
francese e
inglese e facendosi ispirare dalla nobiltà d’animo, dal coraggio e
dall’Amore
per Cristo della martire, definendo il Suo spirito, che la giovane
poetessa
sente dentro di sé, come “un’ispirazione reincarnata in tutto il buono
che c’è
sulla terra”.
Le ragazze hanno ricevuto degli attestati di riconoscimento per
l’eccellente lavoro svolto: è stato un modo creativo per approfondire
la
conoscenza dell’acclamata santa catanese, per riflettere sul suo essere
stata
uno dei primi casi documentati di violenza sulle donne e per creare, in
questa
nuova prospettiva, un legame nuovo e profondo con “Lei”, donna
torturata e sofferente
ma anche coraggiosa e forte, esempio per le ragazze di oggi di
determinazione,
di liberazione e di fede.
Molto
toccanti, nel corso dell’incontro, sono state le testimonianze delle
madri di
due giovanissime ragazze vittime della cieca e gratuita violenza di
uomini
scellerati: Giovanna Zizzo, mamma di Laura Russo che nel 2014 a San
Giovanni La
Punta, a soli undici anni, fu uccisa dal padre (che tentò anche di
togliere la
vita alla sorellina Marika) a coltellate e Vera Squatrito, madre di
Giordana
che a vent’anni fu dilaniata con quarantotto coltellate a Nicolosi
dall’ex
fidanzato.
La
prima ha letto una lettera immaginaria che la figlia avrebbe potuto
scrivere
raccontando lo strazio e l’odio che hanno devastato il suo corpo e la
sua
famiglia, “condannandola all’ergastolo del dolore”, mentre la seconda
ha
ricordato la speranza delle genitrici e delle donne perché, grazie a
questa
mobilitazione contro la violenza di genere, qualcosa cambi e ci si
renda conto
di quanto già anche solo l’insulto, l’offesa e la derisione siano forme
di
denigrazione e violenza verbale. Gli alunni sono stati molto colpiti da
queste
storie forti e hanno ascoltato con attenzione e in profondo silenzio i
racconti
e gli appelli delle due donne.
Sicuramente,
momenti di riflessione di tal genere contribuiscono a formare i nostri
giovani e
a renderli consapevoli della malvagità e delle atrocità di questa
estrema forma
di odio contro le donne che non solo ne lede i diritti umani e provoca
“dolori
eterni senza consolazione” ma si ripercuote fortemente sul benessere
dell’intera comunità. Un plauso, quindi, all’arcivescovo di Catania,
Mons.
Luigi Renna, promotore di questa lodevole iniziativa di
sensibilizzazione che
ha riempito un sabato comune, apparentemente come gli altri, di
contenuti
forti, probanti e di intense emozioni scuotendo le coscienze degli
astanti.
Prof.ssa Giusy
Gattuso
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