
CATANIA BAROCCA - LA MARINA. Presentazione del volume dell’Ing. Salvatore Maria Calogero
Data: Mercoledì, 18 gennaio 2023 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
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“C’era
una volta la marina a Catania”,
sul filo di questo racconto l’Ing, Salvatore Maria Calogero, ha
illustrato nel salone dell’Arcivescovado il suo ultimo prezioso lavoro
di
ricerca storica dal titolo “Catania
Barocca- La Marina (oggi via Dusmet)” edizioni Agorà.
A
pochi giorni dal 330° anniversario del terremoto dell’11 gennaio 1693
che
distrusse l’intero Val di Noto e colpì gravemente la città Catania, si
rilegge,
quasi in una pagina di storia il faticoso e dinamico lavoro di
ricostruzione
della città che il Duca di Camastra ha
ideato.
Costruire
un fronte elegante per chi arriva del mare, simile alla “palazzata di
Messina” è
stato l’intento del principe Biscari e del Vescovo della città che
esercitava allora
anche potere giudiziario e amministrativo dei beni del Vicerè.
Nell’introdurre
l’incontro, l’Arcivescovo, Mons. Luigi Renna ha
evidenziato
l’importanza di conoscere il passato per vivere il presente e
progettare il
futuro. La cultura della bellezza che i nostri Padri ci hanno lasciato
costituisce oggi un prezioso patrimonio da custodire e proteggere,
La
dirigente scolastica Daniela di
Piazza, dell’Istituto alberghiero,
“Karol Wojtyla” dove l’Ing, Calogero insegna ed il presidente
della “Società
di Storia Patria per la Sicilia Orientale”, Prof. Alfio Signorelli,
nei
saluti istituzionali, hanno plaudito il
diligente lavoro di ricerca svolto tra i documenti storici negli
Archivi di
Stato e della Diocesi, attraverso i quali emergono dettagliati
particolari che
descrivono com’era l’impianto urbanistico della Città, modificato dopo
il
terremoto del 1693 e dopo l’eruzione
lavica del 1669.
L’attuale
struttura del Palazzo Arcivescovile, con la sopraelevazione di Porta
Uzeda, del
Palazzo Biscari e del fronte mare fino a San Giovanni Li Cuti e alla
baia di
Ognina è il segno delle trasformazioni urbanistiche del Settecento e
dell’Ottocento ed i “dilettanti
architetti” hanno adottato con creatività anche un misto di stili e di
espressioni architettoniche.
Nell’inquadramento
storico di fine Seicento che ha esposto Mons Adolfo Longhitano
sono
stati evidenziati gli aspetti burocratici e amministrativi che il
Vescovi
dell’epoca hanno compiuto per una positiva valorizzazione del
territorio.
La
costruzione del Seminario – Palazzo dei Chierici, sulle mura di Carlo V
e tutto
il fronte mare della città accanto alla Cattedrale, “ecclesia munita”
,come
pure le trasformazioni edilizie apportate dal Principe Biscari hanno
caratterizzato due secoli di splendore per la Città etnea. Oggi a 320
anni di
distanza, il Palazzo Biscari, la cui costruzione è iniziata appunto nel
1703,
costituisce il gioiello prezioso della città di Catania.
Nel
tempo alcune chiese sono state abbattute per dare spazio allo sbocco
delle
strade sulle piazze ed altre sono state trasferite in siti diversi come
avvenuto per la Chiesa del SS Sacramento ritrovato, a San Giovanni Li
Cuti e ad
Ognina.
Con
la proiezione di immagini a confronto
e dovizie di particolari che documentano
il prima e il dopo degli edifici monumentali della Marina, l’Ing.
Calogero ha
esposto una bella lezione di storia e di arte ed anche l’Arcivescovo,
seduto
tra il pubblico, ha apprezzato molto il percorso storico della città e
le sue
trasformazioni.
Nelle
conclusioni, il moderatore Elio Garozzo, ha ringraziato anche
gli
studenti dell’Istituto Alberghiero, i quali hanno vissuto una giornata
scolastica speciale al palazzo arcivescovile.
Giuseppe
Adernò
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