Venerdì
18 novembre il Liceo Lombardo Radice di Catania si è trasformato in una
biblioteca vivente, fatta di studenti e studentesse, giornalisti,
scrittori,
uomini di teatro di incredibile profondità, che hanno parlato di libri,
di
uomini, di popoli, di sentimenti antichi come il tempo eppur sempre
nuovi,
fatti di carta - i libri - e di carne - i lettori e gli autori.
“Libriamoci”,
è l’evento, promosso dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione, che
ha
convogliato tutte queste energie, riuscendo nello scopo che si era
prefisso
quest’anno, far sentire “forte” chi legge. Sono stati forti i giovani
lettori,
aiutati e sostenuti dai loro professori, che hanno parlato, dinanzi a
centinaia
di loro coetanei, dei libri che amano.
La
referente del progetto per il Lombardo Radice, Marcella Labruna, ha
coordinato
gli interventi degli ospiti di questa edizione e ha dato il via, con
una
riflessione personale sulle emozioni della lettura, all’edizione 2022
di
Libriamoci. Il giornalista Massimiliano Perna, ha ricordato ai presenti
la
forza di due uomini che, anche grazie ai loro scritti, sono diventati
simboli
per tante generazioni, Ernesto “Che” Guevara e Pippo Fava; l’intenso
intervento
dell’ospite d’onore, il grande attore e attivista dei diritti civili,
Moni
Ovadia, partendo dal titolo del saggio di Julia Kristeva “Stranieri a
se
stessi” ha condotto una serrata riflessione sullo “splendore
dell’esilio”,
sulla forza dirompente e vitale dello straniero. I due interventi
seguenti sono
stati condotti, uno da parte della
Prof.ssa Agnese Amaduri, ricercatore presso DISUM di Letteratura
italiana,
sull’ultimo romanzo di Leonardo Sciascia, “Il cavaliere e la morte”;
l’altro
perfettamente in linea con lo spirito di “Libriamoci, da parte
dell'ideatrice
del ciclo di incontri di lettura “Lectura City”, la dott.ssa Valentina
Carmen
Chisari, sull’importanza della lettura ad alta voce. Quindi, le letture
degli
studenti: un fiume di voci diversissime, interessanti, emozionate,
emozionanti.
Gioacchino
Firmanò
Coordinatore
insieme a Sabina Ascanio e Marcella
Labruna del Dipartimento di Lettere del
Liceo “Lombardo Radice” di Catania


