Maria Raspatelli, docente di Religione Cattolica vince l’Oscar degli insegnanti
Data: Mercoledì, 16 novembre 2022 ore 08:05:00 CET
Argomento: Redazione


Il prestigioso «Global Teacher Award 2022» è stato assegnato all'insegnante di religione che crede nella «didattica del corridoio».
La scuola di Bari sale il podio della didattica conquistando ancora una volta il prestigioso Global Teacher Award, il riconoscimento promosso da Aks education awards, che premia ogni anno i docenti più innovativi e creativi fra quelli di 110 Paesi.
L'anno scorso il Global Teacher Award 2022 è stato assegnato ad  Antonio Curci, insegnante di informatica e quest'anno  è stata designata vincitrice del Global Teacher la moglie Maria Raspatelli, docente di Religione  presso l’Istituto Tecnico Tecnologico “Panetti Pitagora” di Bari.


Due coniugi, entrambi insegnanti, premiati con un riconoscimento che di fatto è l'Oscar dei professori, è una cosa più unica che rara.

Maria Raspatelli ha quasi 20 anni di attività didattica nella scuola.  Ha iniziato alle scuole primarie, poi ha superato l'abilitazione come insegnante di filosofia, ma ha sempre voluto essere “insegnante di religione” e con semplicità dichiara:. “In venti anni ho visto tanti ragazzi, ho seguito le loro vite. Noi siamo la generazione che ha ucciso metaforicamente il padre, ora invece i ragazzi sono come Telemaco, la generazione dei figli che cerca il padre. Sono fragili, sì, ma cercano anche un ruolo da protagonisti e soprattutto riconoscono quando si possono fidare di un adulto. E'
stato mio marito e la preside che mi hanno iscritta a mia insaputa al bando. Un regalo per i miei 50 anni”
Certamente, un riconoscimento del genere da parte di una commissione indiana e non cattolica, per un insegnante  italiana di Religione Cattolica, significa il riconoscimento del  valore dell’insegnamento della Religione Cattolica  che “non è indottrinamento” dei ragazzi, ma un  aprire il loro cuore e le loro menti alla vita», occasione di crescita e di maturazione complessiva degli studenti, conquista di consapevolezza, capacità di ricerca di fronte alle problematiche più profonde che riguardano il senso dell’esistenza.
È questo l’Irc “nel quadro delle finalità della scuola” che il Nuovo Concordato ha delineato modificando la disciplina dei Patti Lateranensi a partire dal riconoscimento del valore della cultura religiosa e del fatto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano.
 
LA DIDATTICA DEL CORRIDOIO
All’Istituto Tecnico “Panetti” il prof.  Antonio Curci 16 anni fa,  con appena dieci ragazzi, ha avviato “Radio Panetti”, un progetto che la moglie ha condiviso  ed ora vi collaborano 85 studenti, protagonisti  di un modello educativo, che usa la radio come strumento di comunicazione e di relazione umana e sociale.
 Aks Education Award  che riconosce “le persone che dimostrano i più alti standard d’eccellenza nel campo dell'istruzione e coloro che hanno ispirato e plasmato milioni di studenti e persone in tutto il mondo» lo scorso anno ha premiato il progetto “Radio Panetti”, quest’anno ha valorizzato quella che viene definita “didattica del corridoio”, perché, come ha dichiarato la prof. Raspatelli “Insegnare religione significa che ogni anno incrocio 450 ragazzi, con una sola ora di lezione alla settimana per classe. Si devono trovare anche altri spazi di comunicazione. Con tutti cerco di instaurare un rapporto schietto e di fiducia e questo i ragazzi lo sentono e lo apprezzano. In questi ultimi tre anni il Covid ha sicuramente lasciato il segno, ha amplificato e fatto emergere tante fragilità sicuramente preesistenti, ma magari in maniera più latente. Ci sono quelli che cercano di cambiare il mondo per trovare un loro spazio e quelli più chiusi. Ad entrambi se si dà la possibilità di esprimersi, ecco che si aprono come fiori».
Durante il lockdown per la pandemia, Radio Panetti ha creato un programma radiofonico serale, "Buonanotte Ragazzi", pensato per accompagnare gli studenti e far loro compagnia in un momento di grande incertezza per tutti. Il programma era curato dai ragazzi e dai loro docenti, insieme.
La sensibilità e l’attenzione pedagogica del saper guardare tutti ed osservare ciascuno, rispondendo ai bisogni di ogni studente e guidarlo alla realizzazione del personale, unico e originale progetto di vita, rende gli insegnanti veri educatori ed il riconoscimento a Maria Raspatelli appare come un raggio di luce sul sentiero della scuola italiana, che vuole ancor meglio valorizzare il merito, potenziare i talenti e stimolare sempre più verso i traguardi di eccellenza.

Giuseppe Adernò






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