
Consiglio Comunale dei Ragazzi Lezione di Educazione Civica applicata “Imparare facendo”
Data: Sabato, 20 agosto 2022 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
La
reintroduzione dell’Educazione Civica (legge
92/19), compie tre anni e la sperimentazione prevista dalla legge
dovrebbe dare
gli esiti dei percorsi realizzati e tra le buone pratiche è ben
evidenziato il
Consiglio Comunale dei Ragazzi, che offre agli studenti
l’opportunità di
fare esperienza diretta di democrazia e di cittadinanza attiva e
responsabile
Molte
scuole, classi, gruppi interdisciplinari di
docenti hanno sviluppato notevoli progetti e non mancano le difficoltà
applicative del compito del docente referente ed in particolare dei
criteri condivisi
in vista della valutazione finale.
“Che
rapporto c’è fra
il voto collegiale di Educazione Civica o il voto della mia materia?
Che
voto assegnare in Educazione Civica ad un ragazzo
intelligente, vivace, brillante, con un rendimento scolastico elevato e
votazione
tra 8 e 9/10, ma poco rispettoso dei compagni, a volte aggressivo e
discriminatorio nelle relazioni, poco attento alla socializzazione?”
Questi
interrogativi fanno emergere la problematica
connessa all’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica che oltre
a
trasmettere nozioni e contenuti ha il compito di far acquisire
competenze e per
un apprendimento efficace contribuire a modificare il modo di
pensare, di
sentire e di agire.
Attingendo allo scrigno prezioso dell’Educazione
civica, che va dalla Costituzione alla salute; dalla legalità al
benessere, e
al galateo; dal rispetto della natura e dell’ambiente, al risparmio
energetico
e alla raccolta differenziata
ed ancora l’educazione stradale, alimentare,
ambientale, la
“cittadinanza digitale” e le indicazioni
dell’Agenda 2030, la norma prescrittiva delle 33 ore di insegnamento
trasversale va gestita necessariamente con
saggezza ed ampia progettualità nella costruzione di un curricolo
verticale e interdisciplinare che conduca al traguardo del “senso civico”.
Come
progettare, osservare, valutare e documentare le attività di Educazione
Civica?
Manca
ancora in alcune realtà scolastiche l’abitudine e la mentalità del
progettare
insieme e collaborare, sia per mancanza di spazi orari, come pure la
scarsa
attitudine ad osservare in itinere, per poi valutare in base a dati e
documentare un’attività che non è più disciplinare e sommativa, ma
collegiale e
formativa.
Non
sono da registrare le ore di insegnamento
impartite dai vari docenti, bensì quanto di questi insegnamenti è
diventato
apprendimento ed ha contribuito positivamente alla formazione
dell’uomo e
del cittadino.
Ecco
perché si propone di adottare il “portfolio
delle competenze di cittadinanza”, nel quale ogni studente
registra in
chiave di autovalutazione i benefici dei contributi formativi offerti
trasversalmente dai docenti della classe.
Il
progetto didattico del Consiglio Comunale dei
Ragazzi (CCR) che quest’anno compirà 30 anni, essendo stato avviato
nella
scuola di Motta S Anastasia nel marzo del 1992, è validato dai positivi
successi e benefici educativi apportati in ben 700 scuole ed è presente
in
tutte le regioni d’Italia.
Dopo una
specifica preparazione delle finalità del progetto, coinvolge come
elettorato
passivo le classi seconde medie, così da assicurare l’esercizio di un
“mandato”
per l’intero anno scolastico ed un servizio di accompagnamento al
successivo
Consiglio.
L’azione
elettorale attiva, l’esercizio del voto, è
esteso a tutti gli studenti della scuola comprese le classi quarte e
quinte
della scuola Primaria.
La
scelta dei candidati a sindaco e consigliere
avviene mediante elezioni semplici nelle classi seconde e dopo la
formazione
della lista dei candidati a sindaco e delle tre liste dei consiglieri
si
sceglie il motto e si elaborano i programmi.
La
presentazione dei programmi, i cosiddetti “comizi”,
impegna i candidati in un esercizio attivo di comunicazione e relazione
con il
pubblico, palestra di apprendimento e di pratica relazionale e
comunicativa.
Il
giorno delle votazioni, diventa una lezione di
pratica elettorale: registrazione, scheda, matita, preferenze, cabina,
urne e
tutti i ragazzi prendono consapevolezza e coscienza di quanto avviene
nei seggi
elettorali il giorno delle elezioni nazionali, regionali e comunali.
I
ragazzi delle classi terze, individuati come
componenti dei seggi elettorali fanno anche pratica dello spoglio delle
schede,
del conteggio dei voti e dell’eventuale ballottaggio qualora non si
raggiunga
il quorum del 50% + uno delle preferenze.
I
componenti del CCR, individuati, scelti e votati,
secondo ben precise caratteristiche di impegno nello studio, serietà di
comportamento, attenzione agli altri e spirito di servizio e di
collaborazione,
nel corso dell’anno mettono in atto i progetti e le iniziative
programmate
nella “campagna elettorale” e diventano protagonisti attivi nella
scuola
considerata “piccola città”.
La
strategia metodologica del “learning by doing”
che John Dewey ha proposto come guida per un apprendimento efficace,
trova nel
progetto del CCR piena ed ampia applicazione e i ragazzi prendono
coscienza e
consapevolezza della definizione di politica intesa come “ricerca
del bene
comune”, imparano il valore della democrazia, facendo esperienze di
partecipazione
attiva e responsabile, “collaborando
per la crescita sociale e civile della comunità scolastica”.
Giuseppe Adernò
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