Giornata della Legalità a Centuripe (26 maggio 2022)
Data: Martedì, 31 maggio 2022 ore 07:55:00 CEST Argomento: Redazione
Una
mattinata splendida e intensa quella trascorsa il 24 maggio nel cortile
del
plesso Verga della Scuola Secondaria di I grado di Centuripe. Un
momento molto
partecipato, per ricordare e celebrare le vittime della mafia, in modo
particolare per ricordare la strage di Capaci, nella quale morirono il
giudice
Falcone, sua moglie, anche lei magistrato Francesca Morvillo e gli
agenti della
sua scorta, fino ad arrivare al giudice Borsellino e a tutti gli eroi
che hanno
sacrificato la loro vita compiendo il proprio dovere.
La
Dirigente, dottoressa Cinzia Giuffrida, ha salutato la comunità
scolastica
ricordando che Giovanni Falcone ha perso la vita per una sola colpa,
quella di
aver voluto fare bene il proprio dovere, come uomo e magistrato. “Di
quel
maledetto e sanguinario 23 maggio del 1992” – dice la dirigente –
“molti
siciliani e italiani hanno un ricordo nitido.”
In
un discorso lucido e sempre più incalzante, pone uno scottante quesito.
“E a
noi, che ci sentiamo al di fuori di questa realtà, che non usiamo le
armi, che
non ci nascondiamo, chiedo, facciamo sempre il nostro dovere con
diligenza, con
l’orgoglio di lavorare tutti per il benessere collettivo, che supera
ogni
misero interesse personale? Agiamo sempre con lealtà? O qualche volta
facciamo
qualche sopruso? Facciamo finta di non vedere? Per la pace, per la
nostra
pace?” Ricorda anche le parole di Paolo Borsellino, ucciso solo 57
giorni dopo
l’inseparabile amico Giovanni: “ La lotta alla mafia è innanzitutto un
movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco
profumo
della libertà, che si oppone al puzzo del compromesso morale,
dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. La
dirigente si
è soffermata ad analizzare il senso del sacrificio di Giovanni e di
tanti
altri, che nonostante la divisa sporca di sangue ebbero sempre una
divisa
pulita perché onorata dalla lealtà e dall’onestà. “È la divisa decorata
dal
privilegio di lavorare per lo Stato: Magistrati, carabinieri,
poliziotti,
amministratori, insegnanti…tutti con la stessa divisa, decorata
dall’orgoglio
di essere al servizio della Res pubblica, cioè per il bene di ognuno di
noi,
non martiri ma eroi di ogni giorno. Difendere la legalità, la
democrazia, la
libertà, di ognuno di noi, questo è il dovere che dobbiamo compiere
ogni
giorno”.
Il
Sindaco, dott. Salvatore La Spina, ha sottolineato l’importanza di
ricordare
questo giorno insieme a chi oggi rappresenta il futuro della comunità.
– “Il
1992 fu un anno terribile, ricorda il sindaco La Spina, visibilmente
emozionato. Angoscia, paura, scoramento, ecco i sentimenti provati alla
notizia
della terribile strage. In quel momento noi tutti, siciliani e non, ci
siamo
resi conto che una forza potente stava danneggiando le nostre
istituzioni. Le
nostre città assomigliavano a città in guerra, desolate, vuote e senza
turisti,
presidiate dall’esercito e dalle forze dell’ordine. Abbiamo avuto la
forza di
riprenderci da quel terribile momento, e dopo 30 anni celebrare la
Giornata
della Legalità vuol dire riconoscere che chi ha vinto, nonostante il
sacrificio
di tutte le persone che hanno perso la vita, è lo Stato composto dalla
società
civile, prima di tutto da voi giovani che crescete con una cultura che
si
chiama di antimafia”.
Energici
e brillanti gli alunni della scuola, che sotto un caldissimo sole di
maggio,
hanno salutato i presenti. “ Dopo trent’anni, la ricorrenza della
strage di
Capaci non è solo un anniversario più solenne degli altri ma è
un’occasione per
riflettere con maggiore attenzione su quanto accade il 23 maggio 1992
all’altezza dello svincolo autostradale di Capaci, e cercare qualche
risposta
in più sulla responsabilità della mafia in quel terribile attentato che
ha così
profondamente inciso sulla storia dell’Italia”.
Gli
alunni delle classi terze hanno presentato diversi brani musicali.
“Pensa” di
Fabrizio Moro, e “I 100 passi” dei Modena City Ramblers, nella quale
vengono
ricordati Peppino Impastato e Aldo Moro. Il titolo della canzone prende
il nome
dal numero dei passi che occorre fare per colmare la distanza tra la
casa della
famiglia Impastato e quella del boss mafioso e ci fa comprendere la
vita di
Peppino Impastato e la sua lotta per la giustizia e la verità. Infine i
ragazzi
hanno cantato “Silenzio”, canzone composta da un gruppo centuripino “I
fattori
recessivi”.
Nel
2012 questa canzone divenne l’inno della legalità, nel Giornata della
memoria a
Palermo. In quella giornata moltissimi giovani, provenienti da tutta
Italia,
intonarono questa emozionante canzone che ricorda la terribile strage
di
Capaci.
Gli
alunni tutti, infine, attraverso riflessioni, poesie e citazioni, in
una sorta
di staffetta della legalità, hanno ricordato il sacrificio di tanti
eroi e l’importanza
della cultura e dell’istruzione nella lotta contro la mafia. Sono stati
ricordati tanti nomi, non tutti, sottolineando il dovere di ricordare
sempre il
sacrificio
di questi eroi che hanno reso la nostra terra ancora più speciale.
Incrociare
i loro sguardi attenti e osservare i loro occhi lucidi e sinceri ha
fatto
percepire ai presenti quanto luminoso sia il futuro di questo paesino.
redazione@aetnanet.org
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