Centenario di Giovanni Verga 1922-2022. VERGA arte, musica e letteratura
Data: Mercoledì, 20 aprile 2022 ore 14:00:00 CEST Argomento: Redazione
Le armoniose
note dell’intermezzo de “La Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni,
eseguite
dal quintetto d’archi, del Liceo musicale “Turrisi Colonna”, diretto
dal M° Fabio
Raciti, hanno
introdotto il convegno sul
tema: “La Natura nelle opere del Verga”, promosso dalla Fondazione “Sorella
Natura” per celebrare il centenario della morte di Giovanni Verga,
1922-2022
La
terra, il
mare, il clima, l’energia sono temi che nella narrazione verista del
Verga
emergono dalle parole semplici dei racconti che hanno come protagonisti
gli
umili, i contadini di Vizzini, i pescatori di Acitrezza, le donne del
popolo,
madri e figlie di operai, che si definiscono “vinti” dalla forza del
destino o
dalla marea che distrugge la barca denominata “Provvidenza”.
L’artistica
scultura in pietra lavica realizzata dal
M° Antonino
Valenziano Santangelo esposta
per l’occasione, ha reso
visibile il dramma dei pescatori di Acitrezza che Verga rende vivi e
presenti
nell’opera dei Malavoglia con la ricchezza di immagini, di suoni,
parole e
lezioni di vita.
Come
il Verga, anche l’artista Valenziano faceva
parlare le pietre, dava vita e immagine al segreto che la pietra lavica
custodiva nella sua conformazione naturale e con piccoli interventi
manuali
venivano fuori personaggi verghiani come Padron Ntoni, Compare
Alfio,
Mastro don Gesualdo, Santuzza, le donne di Acitrezza, che hanno
popolato la
preziosa collezione del museo di sculture in pietra lavica.
La prof.ssa Dora
Marchese
dell’Università di Catania ha
commentato alcuni brani delle novelle e delle opere veriste del Verga,
analizzando
il testo, la semantica, l’onomatopea, la forza creativa dell’Autore che
rende
il paesaggio non semplice sfondo ma vero protagonista e personaggio
della sua
opera.
Le
immagini pittoriche del M° Franco
Sciacca, il mare
Jonio, la campagna di Vizzini, esposte in sala, hanno preso vita con le
parole
dei testi verghiani, letti da Brigida
Nicosia.
L’attento
pubblico ha molto ammirato le opere artistiche e il ritratto del Verga
realizzato dal M° Giuseppe
Mario Frezza e consegnato
come dono alla pronipote del Verga, signora Carla Verga.
Il
presidente della Fondazione Sorella Natura, Roberto
Leoni, dopo aver descritto il suo amore per il Verga,
nato dagli studi universitari si è spinto nel processo di conversione
dei
Malavoglia da “vinti” dalla forza della natura e del destino a “custodi
del
Creato” vigili sentinelle per un ambiente pulito e ordinato.
La
tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, “anche
nell’interesse delle
future generazioni
“, ha ricordato il
relatore, è inserita come valore nell’art. 9 della Costituzione, che
recita: “La
Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” nonchè l’attenzione
“alla
salute, all’ambiente”, esplicitamente
introdotta nell’art.41: tutti segnali di innovazione e di cultura.
La
natura che Verga ha descritto e reso viva e palpitante nelle sue opere,
necessita di una coscienza civica e ambientale.
Il
convegno, che fa parte del ricco programma degli eventi regionali per
celebrare
il centenario del Verga, ha avuto il
patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Catania, della
Fondazione Verga, e la collaborazione dell’UCIIM, del Lions club
Catania
Brancati, dell’associazione Futurlab e dell’ANCRI che aggrega gli
Insigniti
dell’Ordine al Merito della Repubblica
Giuseppe
Adernò
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