Verso l’8 marzo - Marcia della pace nella giornata della donna. A Belpasso ragazzi sindaci in prima fila
Data: Lunedì, 07 marzo 2022 ore 12:00:00 CET Argomento: Redazione
L’8 marzo di quest’anno sarà particolarmente segnato
dall’ombra nera della guerra in Ucraina e che coinvolge i Paesi
confinanti e
l’intera Europa.
La
gara di solidarietà per l’aiuto ai profughi e
l’accoglienza di quanti fuggono dall’Ucraina per la paura dei
bombardamenti è
un segno di umanità, di civiltà e di vera dimensione europea
comunitaria.
Le
immagini trasmesse dalle televisioni e dai social media
hanno messo in evidenza che attorno
ai tavoli delle
trattative tra russi e ucraini non ci sono donne. Nei consigli
di guerra che si svolgono a Mosca sono presenti solo uomini
ed i
giornalisti hanno fatto notare che c’era solo
Elvira Nabiullina, governatrice della Banca centrale
russa, sedeva
accanto ai ministri e ai consiglieri economici di Putin.
Ci
sono però donne tra i combattenti
ucraini e tra quelli russi, e abbiamo visto donne e bambine preparare
bombe
molotov nelle città minacciate per fronteggiare i cannoni nemici,
impegnate
nella costruzione di barriere, rudimentale contributo alla difesa della
Patria.
In
questi giorni di guerra abbiamo
conosciuto innumerevoli esempi di quell’energia vitale femminile che è
l’antitesi dell’energia distruttiva di chi vuole combattere, uccidere e
fare
prigionieri. L’attaccamento alla dovrebbe ribaltare la logica disumana
della
violenza.
Nelle
immagini che raccontano e
documentano questo conflitto anacronistico nei tempi e antico
nei
modi, si leggono straordinari volti e storie di
donne, nell’uno e
nell’altro fronte, che combattono l’oltraggio
definitivo della
guerra a mani nude, solo con la forza dell’amore e
l’attaccamento
alla vita.
Scorrono
spesso sullo schermo volti belli di donne
e di bambini : la mamma che,
appena data alla luce il suo bimbo, al suono della sirena
è costretta a rifugiarsi nel bunker e quella
piccola creatura porterà sempre impresso il suono di quella sirena di
allarme e
i suoi primi momenti di vita non hanno una culla, una casa, un sorriso,
ma una coperta a terra nel semibuio di un
tunnel sotterraneo, con accano tante persone affrante dal dolore e
dalla paura
dei bombardamenti.
Abbiamo visto le immagini di una mamma
russa che dialoga straziata al cellulare con il
figlio, soldato
ragazzino, mandato al fronte senza un perché e fatto
prigioniero
dagli ucraini; un’altra mamma che legge sul telefonino le ultime parole del figlio morto:
«Mamma, sono in Ucraina. Questa è una vera guerra, è
così dura»
Appaiono
instancabili e generose le
numerose volontarie che somministrano il cibo o distribuiscono i
soccorsi,
le infermiere dell’ospedale pediatrico che
nei sotterranei continuano a
infondere cure e speranza ai bambini malati di cancro; la
madre che cinge in un abbraccio la figlia
addormentata in un
giaciglio di fortuna nei tunnel della metropolitana, dove
poco
distante un’altra intrattiene i bambini con matite e
disegni, regalando briciole di normalità, e poi ancora la mamma
che sale sul treno verso la Polonia con tre bambini, e
saluta con
le lacrime agli occhi il marito che resta lì per combattere e
difendere la
sua Patria Ucraina dall’invasione russa.
Nelle
numerose interviste gli ucraini
che vivono in Italia, badanti, studenti, ed anche seminaristi, con
l’espressione dei loro volti raccontano la rabbia, la paura, la
sofferenza e il
dramma di una guerra ingiusta e gridano forte le parole: libertà,
democrazia,
pace.
Come
ha scritto Antonella Mariani su “Avvenire” A
Polina , la bimba con il ciuffo rosa che non diventerà mai donna perché
è stata
falciata dalle bombe con i genitori e il fratellino, vogliamo
dedicare l’8
marzo 2022. A lei, alle donne ucraine, alle mamme russe: assenti ai
tavoli dove
si decide la guerra, presenti dovunque la si subisce, già con il cuore
rivolto
al ritorno a casa, all’abbraccio da ritrovare, alla ricostruzione da
avviare
nelle città e nei cuori. Con l’augurio che il giorno della donna sia,
dopo
tanta distruzione, un giorno di pace.
I
ragazzi Sindaci e consiglieri dei
Consigli comunali delle scuole di Belpasso e Piano Tavola
parteciperanno,
martedì 8 marzo, alla marcia della Pace, promossa dall’Assessorato
all’Istruzione del Comune, insieme alle altre associazioni del
territorio.
Giuseppe
Adernò
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