Covid-19 e bambini. “Ritiro sociale”– senso di smarrimento - depressione – “Bonus psicologo” non accordato
Data: Domenica, 16 gennaio 2022 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
Lunedì 17 gennaio anche in Sicilia riapriranno le
scuole dopo la prolungata pausa delle festività natalizie, che ha
creato non
pochi problemi.
Si
registra che la variante Omicron provoca effetti e
sintomi lievi sui bambini di età inferiore ai 5 anni e secondo lo
studio
condotto negli Stati Uniti che ha coinvolto circa 80.000 bambini
contagiati dal
Covid la variante Omicron è "intrinsecamente lieve", con un'infezione
che provoca "effetti significativamente meno gravi" rispetto alla
variante Delta, Tra i
bambini contagiati da Omicron, circa l'1% ha
avuto bisogno del ricovero.
Le
ansie e le
preoccupazioni dei genitori, dei docenti e dei dirigenti che devono
organizzare
la complessa macchina della ripresa delle lezioni, sono di enorme
quantità.
Molti bambini e
adolescenti vivono una fase di crescente incertezza che genera in loro
ansia e
depressione e spesso anche le preoccupazioni trasmesse dai genitori
contribuiscono a far crescere il desiderio di rimanere a casa e
sentirsi
protetti e “al sicuro”.
Tale sintomo definito: “ritiro sociale”, come spiega Maria
Pontillo, psicologa e psicoterapeuta dell’unità operativa complessa
di
Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale
pediatrico Bambino Gesù di Roma, fa
registrare gli effetti a lungo termine del
periodo di isolamento e di chiusura delle scuole. Nel
2021, è stata registrata una percentuale
di diagnosi per depressione pari al 70% sul totale delle richieste
di visita
neuropsichiatrica urgente.
Il senso di smarrimento in adolescenza è uno
dei primi fattori di rischio per le condizioni ansiose-depressive.
Molti
bambini manifestano un aumento dell’ansia, hanno paura di separarsi dai
genitori per il timore che si possano ammalare di Covid e non dormono
più da
soli.
A queste manifestazioni si aggiunge la gravità
di alcuni casi particolari quando gli stessi genitori presentano
disturbi
psicologici, aggressività o violenza.
Molti
genitori si sono trovati a dover affrontare la funzione genitoriale in
maniera
non supportata dalla scuola. Si sono sentiti soli davanti ai
cambiamenti e
incapaci a gestirli.
La
psicoterapeuta
Michela Pensavalli, coordinatrice dell’ Istituto di terapia
cognitivo
interpersonale (Itci)
di Roma. ha evidenziato come nel nostro Paese “manca la cultura del
benessere psicologico” e la proposta di inserire nella manovra
finanziaria
2022 il "bonus
psicologo" di 50 milioni è
stata bocciata in Parlamento.
Ci
si preoccupa tanto dei tamponi e dei vaccini e si trascura la salute mentale,
“cenerentola
della sanità”, mentre, la cultura del benessere
psicologico è
centrale per la vita di ogni persona e di ogni famiglia.
La
scuola ha il compito di riconquistare non solo la funzione didattica,
ma principalmente
quella di qualificata “agenzia educativa”, capace di contribuire alla
formazione integrale della persona, uomo, cittadino.
Giuseppe
Adernò
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