Al liceo classico «Meli» di Palermo primo giorno di scuola, lezione di legalità con Giuseppe Antoci
Data: Lunedì, 20 settembre 2021 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Il
Liceo Classico “Giovanni Meli” di Palermo, dove si è diplomato il
magistrato
Paolo Borsellino, da 40 anni è impegnato in iniziative che favoriscono
e
stimolano la cultura della legalità ed un concreto impegno «etico» per
la
costruzione di una società migliore.
In
occasione della giornata della legalità lo scorso maggio, ha riunito
gli
studenti di 60 scuole e cinque università da tutta Italia che in
collegamento
diedero vita al convegno «Il mutamento della mafia e le Terre Liberate»
al
quale ha partecipato il procuratore nazionale antimafia, Federico
Cafiero De
Raho, il comandante del Raggruppamento operativo speciale dei
Carabinieri,
generale Pasquale Angelosanto, e la ministra degli Interni Luciana
Lamorgese, e
a conclusione dei lavori è stato ricordato l’attentato mafioso che, ha
colpito
il 18 maggio 2016, Giuseppe Antoci e gli uomini della sua scorta. La mafia dei pascoli è uno dei tanti aspetti
della
galassia della malavita, che oggi ha ridimensionato i segni esteriori
di
violenza sanguinaria, che ha caratterizzato la stagione delle stragi ed ora, quasi in atteggiamento silenzioso e
riservato, ha indossato il vestito del commercio della droga e degli
investimenti economici di palazzi, negozi, aziende, imprese, cogliendo
l’occasione della crisi economica determinata dalla pandemia Covid-19
Per
dare un segnale chiaro a tutta la comunità del “Meli” e al tutto il
territorio,
e consolidare il processo di formazione di cittadini responsabili che
vivano
ogni giorno all’insegna della legalità, la Dirigente Scolastica. Cinzia Citarrella, ha invitato per
l’inaugurazione dell’anno scolastico il Cav. Giuseppe
Antoci e la sua testimonianza, essendo stato coinvolto in
un attentato mafioso ha rilanciando un messaggio forte d’impegno e di
cultura.
“Voi
giovani non siete il futuro ma il
presente del nostro Paese – ha detto Antoci agli studenti – agite con
la
consapevolezza di poter cambiare le cose e vedrete che le cose
cambieranno.
Fidatevi, ritagliatevi ognuno un pezzetto di responsabilità e
soprattutto
schieratevi dimostrando da quale parte stare. Ricordatevi che le
persone perbene
ed oneste siamo più numerosi dei mafiosi e disonesti, dobbiamo solo
unirci e
fare squadra.
Essere
studenti del Liceo nel quale Polo
Borsellino si diplomò e nel quale tanto s’impegnò da giovane studente
scegliendo
da subito da che parte stare, costituisce una lezione forte che
v’impegna a
camminare con la schiena dritta e a testa alta”.
La
classe IIIB, è stata inserita tra i vincitori del progetto «Un
giorno in Senato» bandito da Palazzo
Madama e dal Ministero dell’Istruzione ed i ragazzi che hanno vinto il
concorso, vivranno un’ulteriore esperienza formativa vivendo una
giornata in
Senato.
Il
liceo «Meli» in piena «seconda guerra di mafia» che insanguinò le
strade di
Palermo, ebbe il coraggio di organizzare il 21 febbraio del 1984, al
Teatro
Politeama un evento nazionale per dire no ai boss a cui parteciparono
migliaia
di eventi e che fu aperta dai saluti dell’allora presidente della
Repubblica,
Sandro Pertini, e del presidente della Commissione parlamentare
antimafia,
Abdon Alinovi. Parteciparono i rappresentanti studenteschi di 35
istituti
superiori che dettero un segnale forte di dissenso alla violenza di
Cosa
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