CORALE CONTRO LE GUERRE DI TUTTE LE EPOCHE. Una riflessione tra la tragedia classica e l’attuale lotta per i diritti dell’uomo
Data: Giovedì, 09 settembre 2021 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
L'idea
di creare un corale,
rifacendoci al mondo tragico, si è fatta
strada nei ragazzi per quella che potremmo dire una logica quanto
inevitabile
associazione; infatti, proprio nello stesso periodo in cui abbiamo
letto il
libro del giornalista ed attivista per i diritti umani Antonio Mazzeo
“Il
Muostro di Niscemi. Per le guerre globali del XXI secolo”, in occasione
del
Progetto “Incontri con l’Autore”, stavamo affrontando nell'ambito della
Letteratura greca il teatro eschileo.
Quasi
inavvertitamente allora ci è venuto
spontaneo cogliere e
rintracciare delle affinità tra la triste e disperata situazione degli
abitanti
di Niscemi e l'oltraggioso atto compiuto con premeditata e fredda tracotanza dai tanti burocrati e militari
politicizzati nei confronti non soltanto di un popolo indifeso, prima ingannato e poi sottomesso, ma anche e
soprattutto nei riguardi della natura.
Due
sono state sicuramente le parole chiave
che ci hanno indotto a recitare questo accorato lamento, trasformandolo
in un
atto di denuncia: Hybris e
Nemesis;esse ci hanno suggerito di evocare l’eterno conflitto tra male
e bene
al cospetto di un giudice imparziale ed implacabile rappresentato da
madre
natura, instaurando un legame ininterrotto tra passato e presente e
ricordando
soprattutto il fatto che la nostra terra rimane quella Magna Grecia che
ha
avuto origine dal mondo ellenico e ne costituisce un’emanazione
inscindibile da
esso e che risente ancora di
quello spirito tragico che sempre ha animato
e tuttora anima i cuori incorrotti e li
spinge a dire “No” alla sopraffazione come fecero gli Ateniesi nel 480
a. C.
Essi, respingendo il re persiano Serse, gli
dimostrarono quanto fosse vano pensare
di poter infrangere i limiti divini e naturali e di essersi
erroneamente illuso
di imporre con la brutalità la propria umana volontà .
Così
anche Niscemi non è soltanto lo specchio
di quanto è
accaduto, accade e potrebbe accadere
ovunque e diviene lo scenario di quei giochi di potere dei quali
parlava
Leonardo Sciascia ne “La Sicilia come metafora”.
Allo
stesso modo nella sua semplicità, il
nostro Corale ha inteso tracciare una
linea ideale e gettare, metaforicamente parlando, un ponte mai
interrotto tra
due mondi attraverso il
quale qualunque uomo dovrebbe viaggiare,
ricordando di rispettare l'altro e di non calpestarne i diritti, MAI!
Professoressa
Maria Luigia Quagliano
Liceo
classico “Mario Rapisardi” –
Paternò (Ct)
Corale:
oia,oia,oia
Libertà,
liberta'ormai soffocata da un
potere occulto e imperialista, sei stata uccisa ancora una volta.
Oggi
noi, cittadini di Niscemi, dopo tante
lotte siamo delusi ed angosciati perché le
nostre
speranze sono svanite. I giudici
‘divoratori di pane'e i politici italiani di qualunque tendenza si sono
prostrati come lacchè davanti al gigante statunitense ed hanno compiuto
il
nostro sacrificio ed il sacrificio dei nostri figli e del nostro
futuro, immolando
noi, la nostra salute, il nostro benessere, la nostra dignità e la
nostra
terra, l'amata Sughereta, al nuovo dio che domina vittorioso sulle
nostre vite,
quel Muostro che ormai contaminerà non soltanto l'aria che respiriamo
ma anche
la nostra anima
oia,oia,oia
Siamo
prigionieri del Muostro, condannati
alla contaminazione, alla malattia, alla morte.
Siamo
stati ingannati e raggirati: ci hanno
mentito, travestendo da pace la guerra, dicendoci falsamente che il
nuovo
terminale terrestre e satellitare con le sue tre enormi antenne come
braccia vigorose
ci avrebbe protetto dal pericolo di un'ipotetica guerra e non ci hanno
rivelato
invece la verità: proprio lui, il Muostro è lo strumento attraverso il
quale
potrebbe avere origine una guerra globale ed organizzata a distanza che
potrebbe
partire dalla nostra terra per volontà di una super potenza che ci
rende
complici di un eventuale attacco verso popoli indifesi e lontani da
distruggere
comodamente a distanza.
Oia,oia,oia
Non
ci avevano prospettato, i mentitori,
ciò che potrebbe avvenire con il tempo: gli effetti terribili delle
radiazioni,
delle onde che non ci donano refrigerio ma morte, e non ricordano di
certo quelle
del mare. Non ci avevano detto dei tumori e delle mutazioni che si
verificheranno in noi e nella madre
natura.
Adesso
non ci sarà più scampo per noi:
abbiamo il nemico in casa.
Noi
però, non ci avevamo creduto e abbiamo
cercato di impedire tutto ciò, unendoci e protestando, sostenuti da
alcuni
scienziati onesti e da qualche tribunale obiettivo che hanno
smascherato gli
inganni e i giochi di potere, ma purtroppo tutto è stato vano e nel 2016, il Muostro si è stabilito qui da noi
e ci minaccia con la sua odiosa presenza.
Adesso
siamo perduti davvero,chi potrà più
salvarci dalla rovina?
Ma
ecco avanzare qualcuno: la nostra madre.
Non
disperate, cittadini di Niscemi, non abbattetevi!
Non
ricordate che sempre coloro che si sono
macchiati di hybris sono stati
colpiti dalla nemesis del Dio giusto
ed hanno subito una Timori'a ,la giusta
punizione alla quale non hanno potuto sottrarsi?
Guai
a chi turba me, la natura, ed offende
gli uomini, i miei figli!
Non
li perdonerò e dovranno espiare il loro
inganno.
Avete
dimenticato quale destino è toccato
in sorte a chi come il re Serse aveva alterato il mio equilibrio,
forzando e
violando il mio assetto, superando il limite da me imposto?
Egli
volle trasformare un monte in un
canale e un corso d'acqua in terra ferma, forzando la physis,
la legge naturale per vincere una guerra in nome
dell'imperialismo sicuro di farcela, e ricordate quale fu la sua umiliazione a Salamina?
Egli
venne sconfitto ed il suo esercito
distrutto.
Un
giorno, cari figli, questi mostri che oggi ci hanno imposto il loro
Muos, quello
che per noi merita l'epiteto di mostro, saranno fermati prima che
possano
compiere l'eccidio: io stessa, statene certi, piomberò implacabile su coloro che si sono resi complici del potere
e sui colpevoli di omertà o favoreggiamento per compiere un atto di
giustizia.
Gli
studenti della VA del
Liceo
classico “Mario Rapisardi” – Paternò (Ct)
|
|