PRIMO SETTEMBRE - Nonostante tutto “Avanti, adagio”
Data: Mercoledì, 01 settembre 2021 ore 08:05:00 CEST Argomento: Redazione
Cadono
i fogli del calendario degli ultimi giorni di agosto ed è ormai
prossimo il
primo settembre che segna l’avvio del nuovo anno scolastico, carico di
ansia e
di confusione in merito al green pass,
ai no vax e ai docenti fragili che
non possono essere sottoposti a vaccinazione.
L’annunciata
fine della “didattica a distanza” appare ancora nascosta dietro
l’angolo,
perché per venire incontro ad alcuni docenti fragili si potrebbe
ipotizzare cha
la classe in presenza possa seguire la lezione di questi docenti “da
remoto”, tramite
collegamento video.
Chi
segue la politica del “complicare gli affari semplici” trova mille
pretesti per
non agevolare alcuni interventi che si ritengono ovvi e normali,
dettati dal
buon senso e dalla constatazione- anche scientifica- della permanenza
dei
rischi di contagi.
La
sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia ha
dichiarato
“Il
90% del personale scolastico è vaccinato!”
e questo dato dovrebbe infondere maggiore serenità e sicurezza.
“Nonostante
tutto” la scuola riaprirà in presenza.
Le criticità ci sono state e ci sono, ma grazie anche agli ultimi
stanziamenti,
la macchina organizzativa potrà partire: anche se “Avanti,
adagio”.
Se
l’obiettivo comune è quello di fare in modo che tutto funzioni, i
docenti che
amano la scuola non adotteranno le regole dell’ufficio
complicazioni affari semplici, ma si renderanno protagonisti e
portatori di
entusiasmo, serenità e gioia.
Con
questi presupposti si potranno muovere celermente i primi passi, per
mettere in
moto la voglia
di rimettersi in gioco e per dare
ciò che di buono, di vero, di meglio ognuno ha nella sua vita.
Il bravo docente-educatore dovrebbe
considerarsi “azionista” nell’impresa
educativa della Scuola,
perché in essa investe il capitale della sua professionalità, ne ricava
benefici sociali di crescita e sviluppo della “sua” scuola, che con il
contributo del “suo” servizio, avrà ancor più le caratteristiche della “qualità” didattica e formativa.
La
scuola, scrive Nicolò Mannino, ha bisogno di “gente
innamorata della vita, che sappia coniugare il verbo della
gratitudine e della gioia, che apprezzi ciò che ha e non invochi la
luce
distruggendo le proprie ore del giorno, rincorrendo paradisi irreali.
Cercasi
persone semplici, ricche di bellezza nel cuore e nell’animo, gente
libera
mentalmente che sappia comprendere la genuinità e la spontaneità di un
gesto
ricco di cose umili e profonde”.
I
ragazzi sanno “leggere”, distinguere e comprendere il vero docente
professionista, che ”crede a quel che fa”,
che non trasmette solo nozioni , ma
testimonia valori, e orienta l’insegnamento nella prospettiva del futuro dei suoi studenti, impegnati nel
difficile compito della costruzione del proprio,
personale progetto di vita.
Ancor
prima, e in attesa che arrivino a scuola gli studenti, i primi giorni
di
settembre saranno dedicati all’accoglienza dei docenti perché insieme
possano
costruire e concordare lo stile e le condotte che creino le necessarie
premesse
per un proficuo ed efficace “star bene a
scuola”.
Non
lunghe e noiose riunioni, connotate di formale collegialità, bensì
momenti ed
occasioni di dialogo, di progettazione come sollecitazione a mettere in
atto
tutte quelle attività che rispondono al “piano di miglioramento” e di
crescita
della scuola sul sentiero della qualità.
Tutto si
può fare per la scuola: basta volerlo!
Giuseppe Adernò
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