NEL GIOCO DELLA VITA. Una lezione di ottimismo da Maria Fida Moro
Data: Mercoledì, 18 agosto 2021 ore 12:00:00 CEST Argomento: Redazione
Parafrasando
il messaggio di Maria Fida Moro, figlia del grande statista, che ha
vissuto il
dramma della perdita del padre ed ha visto mutata la sua esistenza,
possiamo
osservare anche noi che il clima, i terremoti, le eruzioni,
i guerriglieri, gli afroamericani, i profughi, i malati di Covid, le
vittime di incidenti della strada e sul
lavoro fanno parte del “gioco
della vita, che ci riporta come un fiume, ansa dopo ansa
all’iridescente
meraviglia dalla quale proveniamo ed alla quale faremo ritorno
ineluttabilmente”.
La
prevenzione è saggezza, ma non tutto si può prevedere o prevenire, ci
sono
degli eventi che ci colgono all’improvviso e ci trovano impreparati,
come
abbiamo sperimentato nel dramma sociale della pandemia Covid-19 e successive varianti.
“La
sicurezza non esiste, a nessun
livello ed a nessun titolo, e, cionondimeno, è necessario vivere,
lavorare,
andare a scuola, fare le cose di tutti i giorni, viaggiare, riposarsi”
Oggi
siamo ossessionati dai numeri che spesso si contraddicono e che sono
anche
molto noiosi. Crea tensione emotiva la notizia della possibile “fascia
gialla”
o rossa.
Il
telegiornale si chiede sempre con i dati dei “bollettini Covid”, come
amare
gocce di paura che scandiscono i ritmi dello stato di allerta, e
intanto la vita
continua.
Ogni
giorno che passa restiamo più indietro. Dicevano i latini: “non
progredi regresti est”.
Il
tempo che passa non ritorna indietro e le occasioni perdute non si
possono
riprendere.
“Siamo
terrorizzati dalla vita della quale
la morte fa parte integrante,
scrive Maria Fida e
questa riflessione ci aiuta a pensare, a riflettere saggiamente e
consapevolmente che “La vita è in
divenire e ci mette alla prova di continuo. Bisogna imparare ad
esistere in
pace ad a convivere anche con le cose brutte. “Non c’è
cura, non c’è vaccino, non perché non ci sia vaccino, ma perché
risolto un problema se ne presenta subito un altro”.
Non
si può continuare a vivere di terrore, come, purtroppo sta avvenendo
per le
popolazioni dell’Afghanistan di questi drammatici giorni.
“Dobbiamo
darci pace altrimenti la
nostra non sarà mai vita.”
Con
saggezza, avendolo provato e vissuto in prima persona, la primogenita
di Moro, che
nel 2013
insieme al figlio Luca ha
fondato un movimento cristiano
sociale, denominato "Dimensione Cristiana con
Moro",
ispirato alla politica dello statista democristiano, scrive:“Nella
nostra epoca - cosiddetta civile - manca la cultura della morte, che è
solo un
momento di passaggio verso uno straordinario meglio che noi non
possiamo
nemmeno immaginare perché siamo limitati dal gioco di ruolo che stiamo
vivendo
qui.
Se
solo ricordassimo un barlume della
magnificenza che ci attende andremmo via subito. Per favore restiamo
fermi solo
un attimo a respirare lentamente ad a guardarci intorno.
La
bellezza ci parla di amore, di gioia
e di verità. Vi sarà capitato di vedere dormire un neonato serafico, al
sicuro
da tutto, al suo posto nel cosmo”
Queste
parole risuonano come un balsamo che restituisce serenità e calma
Occorre
rallentare il ritmo e la frenesia della vacanza, del ferragosto, della
comodità,
del lavoro, del guadagno e dare valore alle cose che valgono.
“L’eternità
c’è ed è il nostro destino cosmico -
nessuno può
togliercela - l’eternità è, da sempre e per sempre, ed in questo
preciso
momento qui, noi siamo insieme con lei in tutte le cose”
Siamo
come “Gocce di mare, granelli di sabbia,
alte montagne, piccoli fiori delicati, galassie sconfinate”.
“Se
il nostro destino è l’Eterno cosa
volete che ci faccia un virus che peraltro ha un posto ed una funzione
a sua
volta nel creato?
Noi
siamo qui per uno scopo ben preciso,
sperimentare e scegliere, dopo molti tentativi ed errori, l’Amore dal
quale
proveniamo e che tutto tiene insieme.
Operare
nella costante ricerca della dimensione dei valori e dell’Assoluto, del
traguardo finale che va oltre la meta da conseguire, è un impegno
morale che
ciascuno traduce nell’esercizio della professione che diventa di
qualità,
quando “si crede a ciò che si fa”,
quando si fanno bene anche le piccole cose ordinarie
come se fossero straordinarie, quando ogni
giorno nel libro della vita si registra
una piccola conquista , senza lasciare pagine in bianco.
Maria
Fida lancia un appello ai Ministri, ai Politici, ai Genitori: “Lasciate che i ragazzi vadano a scuola in un
modo possibile. Lasciate che loro ed anche noi respiriamo ossigeno e
non
anidride carbonica. Ricordate che la vita avanza verso la vita, si cura
da sé:
lo fa da millenni
Il
nostro destino non è la sofferenza, né
la morte, bensì luce risplendente e gioia senza fine”.
Quest’ultimo
massaggio invita a non lasciarsi “rinchiudere
in un bozzolo di numeri “, bensì fare in modo che la gioia, “la più alta espressione della vita stessa” sia
dovunque e per tutti”
Giuseppe
Adernò
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