
Dal Monastero delle Clarisse di Biancavilla, un libro dono Outdoor Education
Data: Mercoledì, 04 agosto 2021 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Nel
chiostro del monastero delle Clarisse di Biancavilla è sbocciato come
un fiore
il libro “Mirtina e Cirrello nel Castello
Girasole” scritto da Suor Chiara
Immacolata Trigilia e offerto come
dono in occasione del suo 82° compleanno.
Nelle
pause di libertà dai doveri della preghiera
comunitaria, dettate dalla Regola di clausura, Suor Chiara Immacolata,
ha
cominciato dalla primavera del 1989 a
riempire fogli di carta assemblando i capitoli di un racconto che
intreccia la
fiaba, si alimenta di fantasia e di creatività e risponde al desiderio
di
raccontare e descrivere lo stato d’animo di quei bambini che vengono
abbandonati dai genitori e sono costretti a vivere in “collegio” o,
come si
dice oggi, in “comunità alloggio” o in
“case famiglia”.
Nella
prefazione, a cura del prof. Giuseppe Adernò, si
legge: “Ha costruito con la fantasia un
mondo incantato nel “Castello girasole”
dove i piccoli protagonisti dai nomi simbolici di Mirtina, quasi per
evocare il
profumo degli alberi di mirto delle contrade di Rosolini e Noto, dove
Ella è
cresciuta e ha studiato fino al diploma magistrale ed al maschietto ha
dato il
nome di Cirrello, per i riccioli castani che coronavano il suo visino
dolce e
spesso triste”.
L’Autrice
filtra e intreccia nel racconto le conoscenze
pedagogiche e l’arte di insegnare, trasmettendo messaggi e gesti
educativi, che
emergono dalla lettura del testo che
stimola un digital storytelling,
sollecitando i docenti ad avviare un’attività
di ricerca nella galassia d’internet, per ricreare con i bambini delle
“storie
digitali”, supportate da elementi multimediali e generando
un processo ermeneutico – interpretativo dei
problemi esistenziali che vengono compresi sotto il velo del racconto
fantasioso.
Il tema dell’abbandono, dell’adozione, dei minori non
accompagnati, il processo di inclusione sociale dei disabili e
interculturale
per gli extracomunitari, la didattica cooperativa, la funzione del
docente che “si prende cura dei suoi alunni, li chiama
per nome e li guida verso la società della conoscenza”, la
collaborazione
attiva degli operatori scolastici, costituiscono gli ingredienti del
racconto
che intreccia fantasia e sogno.
La
cella del monastero di Suor Chiara Immacolata si è
trasformata in aula scolastica e dalla cattedra insegna i valori
dell’accoglienza, dell’inclusione e della cooperazione, che dovrebbe
caratterizzare la società multietnica e multiculturale, in cammino
verso
l’orizzonte della fratellanza universale.
L’attento
lettore, genitore, docente, educatore, saprà
cogliere tra le agevoli pagine del racconto immaginifico, ricco di
piante e
fiori, una guida per insegnare a “guardare
il mondo con occhi nuovi” e, quindi, scoprire la luce
dell’Essenziale, “invisibile agli occhi, ma che dà sostegno
all’anima”.
redazione@aetnanet.org
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