
Verso settembre difficile ripartenza. Piccoli segnali di positività
Data: Lunedì, 02 agosto 2021 ore 09:00:00 CEST Argomento: Redazione
Senza l’auspicata riduzione degli alunni per classe,
la quale avrebbe agevolato significativamente il ritorno alla didattica
in
presenza la scuola non riparte, a si riprende il giro di ruota che non
produce
efficacia e miglioramento al servizio scolastico.
Le
proclamate denunce delle “classi pollaio”, sono
rimaste parole vuote che hanno riempito i cortei e le pagine dei
giornali
Durante
il lockdown invece di pensare ai banchi a rotelle,
sarebbe bastata la modifica dell’organico per il conteggio degli alunni
per
classe e, riducendo il numero, controllare il contagio, senza le
alchimie che
sono risultate improduttive ed inefficaci.
Invece
sono state “distrutte” tante scuole e molte
hanno perso la loro specifica identità, rimanendo senza mensa, senza
laboratori,
senza aula magna e qualcuna anche senza palestra.
Tutto
ciò non fa presagire nulla di buono per il nuovo
anno
Come ha dichiarato il senatore Mario Pittoni,
responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente
della
commissione Cultura al Senato. “Invece di
stabilizzare il personale necessario, si è preferito impiegare 400
milioni per
confermare l’organico Covid fino al prossimo 30 dicembre. Piuttosto che
assumere
a tempo indeterminato chi già lavora per lo Stato, è stata messa in
atto un’operazione
che crea nuovo precariato“.
Il
piano scuola 2021 che sarà presentato nei prossimi giorni dal Ministro Patrizio Bianchi prevede ancora spazi
alternativi per la didattica curriculare o aggiuntiva e ripropone alle
scuole
la possibilità, tramite accordi specifici con gli Enti Locali, di
svolgere le
attività didattiche in luoghi alternativi agli edifici scolastici.
Nel
lungo stivale dell’Italia ci sono così tante pieghe dove le proposte
del
Ministero si nascondono e restano “pii
desideri” e “saggi consigli”
che…purtroppo non si possono realizzare!
Sono,
infatti, poche le scuole che potranno avviare una didattica secondo i
principi
dell’outdoor education, come quella
proposta dal nascente Istituto “John Dewey”
di Catania, scuola Primaria
ad indirizzo internazionale, sita nella verde collina di Cibali, nel
contesto
della Facoltà di Agraria, dove è stata predisposta anche un’aula
esterna di
lettura tra gli alberi che, con volti immaginari, parlano ai bambini.
Giuseppe Adernò
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