La reciprocità, l’evoluzione e la reincarnazione (Parte 2a)
Data: Mercoledì, 12 maggio 2021 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
“Quello che importa non è credere se la reincarnazione
esista o meno,
ma trovare la propria completa realizzazione nel presente”.
Jiddu Krishamurti, Il libro della vita, 1997
Per comprendere il sistema vivente bisogna associare all’evoluzione
materica, il sistema informale, ossia l’evoluzione psichica, cognitiva,
della Conoscenza e dell’informazione, attraverso la quale il Pensatore
immortale giunge al traguardo di potere esprimere compiutamente nella
materia l’Armonia e la Perfezione, che invero già possiede da sempre
nella Coscienza e che è sua sin dall’origine.
Si tratta del riciclo dell’energia di ogni vivente e dell’energia
umana, tramite nascite e morti ripetute, che non è da intendersi come
la prosecuzione dell’essere di prima o della precedente personalità,
poiché è l’intero preesistente, ossia tutto il trascorso del Pensatore
immortale ad essere coinvolto.
Un ciclo che a dire il vero è per molti versi non ideale, forse quasi
infernale e talora penoso, che però ha l’alto scopo di giungere alla
Perfezione e all’Armonia, così da fuoriuscire dal ciclo stesso ed
accedere nel Regno Divino, nel Regno delle Anime.
È il raggiungimento dell’Infinità e della conseguente Immortalità, in
cui la forma o il corpo fisico e la Coscienza diventano un tutt’uno
immortale, inscindibile ed indissolubile, ovverossia un Corpo di Luce,
in cui l’Anima è il corpo.
È pure il raggiungimento dell’unità con tutto il creato e la Natura,
dove non siamo né possiamo essere nella solitudine, un’unità che dunque
è libertà, perché è nella Comunione e non nella separazione che si è
veramente liberi.
Ed ecco che il fenomeno dell’Immortalità, dell’Illuminazione e
dell’Ascensione, consiste nel raggiungere lo stato d’integralità, cioè
lo stato della Natura dove ogni elemento, anche quello più infinitesimo
ed insignificante, coesistono in armonia in un tutt’uno.
In effetti ogni elemento in qualsiasi sistema della Natura svolge più
funzioni, e ogni funzione importante è sostenuta da molti elementi.
Noi al riguardo sappiamo dall’evoluzione, dall’embriologia, dalla
biologia e dalla fisiologia, che qualsiasi organismo sulla Terra deriva
da una filogenesi.
Tale filogenesi è iniziata da un unico organismo progenitore
primordiale, da un unico albero della vita, che nel corso di un tempo
smisurato, immenso, si è lentamente diversificato, tramite le
particelle e gli Elementi della Natura, nei minerali, nei vegetali,
negli animali, nell’uomo e nel divino.
Tutto ciò quindi è ben delineato nella Natura, dove numerosi sono i
riscontri e le evidenze.
Anche la classificazione delle piante e degli animali è connessa alla
filogenesi.
In ogni specie infatti sono individuabili il passaggio e l’evoluzione
che dalla materia indifferenziata va verso la differenziazione, la
diversità e la complessità dei vari Regni della Natura.
In altri termini l’organismo primordiale da forme molto semplici a poco
a poco, tramite l’evoluzione dell’espressione della Coscienza cosmica,
giunge in forme e organismi sempre più complessi e perfezionati.
Il processo evolutivo è dunque in un fluire, così che ha un inizio, uno
stato intermedio e un completamento tutti tra loro confluenti e
complementari.
Nelle diverse fasi del processo le relazioni tra i viventi guidano
l’intero ed oscillano nella dualità composta dalla segregazione e
dall’integrazione.
Tali relazioni, secondo la prevalenza o meno di un estremo, possono
essere di tipo predatorio, parassitario, competitivo, mutualistico e
simbiotico.
All’inizio e nei primi Regni della Natura si assiste ad
un’organizzazione diffusa o distribuita, decentralizzata, non
gerarchica o verticistica, che arriva alla sua massima espressione nel
Regno Vegetale.
I vegetali sono organismi straordinari, che hanno una complessità e un
livello cognitivo ed intellettivo di gran lunga superiore di quello che
sembra o di quello che noi erroneamente gli attribuiamo.
Costituiscono nella loro integralità un grandioso Corpo di Luce
planetario nella Beatitudine, poiché sono un tutt’uno organico e
funzionale con la Coscienza cosmica.
Sono organismi sessili, cioè non possono muoversi da dove sono, e
quindi hanno la sviluppato grandemente la capacità di risolvere i
problemi che devono affrontare nell’ambiente dove vivono, da cui non
possono fuggire.
Ciò tramite l’interconnessione con tutto l’insieme che vive, ossia con
un’autentica Comunione.
La capacità di risoluzione dei problemi insieme all’incapacità di
muoversi sono le caratteristiche che li differenziano dagli animali, i
quali solitamente fuggono via dinanzi ai problemi, lasciandoli spesso
irrisolti.
Ed allora la vita delle piante ha seguito un’evoluzione diversa da
quella del Regno Animale e Umano, caratterizzati dall’individualità,
che è verso un’efficienza davvero sbalorditiva, talmente elevata da
essere persino in grado di regolare l’intera vita planetaria e cosmica.
Ecco perché il DNA del riso, una semplice specie delle graminacee,
risulta molto più complesso e di 4 volte maggiore quello dell’uomo.
La semplicità delle piante quindi è solo apparente, non è nella
sostanza e questo è vero anche riguardo la cognizione e l’intelligenza,
che superano di gran lunga quelle umane.
In realtà questa semplicità è stata da sempre equivocata dall’Uomo,
poiché egli prediligendo un assetto gerarchico, che però in Natura e
nel Cosmo non esiste affatto, in una scala di intelligenza egli si pone
su un piano superiore alle piante.
Il riferimento, ad esempio, è alla scala di risalita e discesa della
mente del 1305 di Raimondo Lullo, frutto di una visione antropocentrica
in cui l’intelligenza è in livelli differenti secondo dei parametri
umani, cioè quella massima a Dio, quella intermedia all’uomo, mentre
quella inferiore alle piante e alle altre creature.
In realtà la Vita e l’Intelligenza raggiungono il loro massimo livello
d’espressione in un’organizzazione diffusa o distribuita, in una rete
non gerarchica, ossia quando il Cielo, la Terra e l’Uomo si congiungono
in un insieme unitario con tutte le cose esistenti, in cui ogni
elemento è in armonia e in funzione degli altri.
L’organizzazione delle piante è diffusa, di tipo modulare e questo
significa che sono organismi connessi tra loro in una rete interattiva,
estesa sia agli altri organismi viventi e sia al pianeta ed oltre.
Inoltre, in coerenza con tali prerogative dei vegetali, se a una pianta
si taglia un ramo o anche diverse parti, non se ne causa la morte,
poiché in genere le parti eliminate nei vegetali si riformano con
facilità, efficacia e rapidità.
Figura 1 (Appendice: La reciprocità,
l’evoluzione e la reincarnazione Parte 2a) La scala di salita e discesa
della mente (1a Edizione Liber de ascesus et discesus intellectus,
Raimondo Lullo, Montpellier 1305). In tale raffigurazione l’uomo viene
indicato come la massima espressione dell’intelligenza sul piano fisico
terrestre, al di sotto degli Angeli e di Dio. Le piante invece sono
collocate ad un livello inferiore, sotto l’uomo e gli animali, e così
considerati organismi privi di Coscienza, con intelligenza limitata e
di scarsa importanza. Si tratta di una evidente sopravvalutazione del
Regno Animale e dell’uomo rispetto agli altri, di un fuorviante
ribaltamento della realtà. Il Cosmo ha il suo fondamento
nell’integrazione delle parti e non in una supremazia di una parte
sulle altre. Peraltro l’uomo e gli animali, sono completamente
dipendenti dalle piante, mentre le piante possono fare a meno dell’uomo
e di qualsiasi altro animale. L’uomo e gli organismi animali
hanno un’organizzazione gerarchica, individuale e il loro corpo è
composto da organi. In questo modo l’organismo umano e animale sono
molto vulnerabili. È sufficiente un solo organo che non funzioni per
pregiudicare la fisiologia e la vita dell’intero organismo. Le
piante sono differenti e con un’organizzazione non gerarchica, ma
diffusa, cioè non hanno organi confinati e separati, perché le funzioni
necessarie alla vita possono essere svolte in tutte le altre parti
integre della pianta. Tale tipo di organizzazione distribuita è più
efficiente riguardo la vita e la sopravvivenza dell’organismo e della
specie. Questa loro organizzazione distribuita non è limitata al
loro corpo, in quanto si estende come una rete all’intero sistema
vivente. Le piante sono connesse tra loro e a tutti gli organismi
viventi della Terra e quindi sono i fondamentali regolatori di tutti
gli ambienti, degli ecosistemi terrestri e planetari. Le loro fasi
vegetative e riproduttive seguono fedelmente il contesto terrestre e
cosmico e tutte le loro variazioni cicliche. Ogni pianta non viene
parassitata o colpita da una malattia a caso, ma in funzione di
un’interazione ospite – parassita. La fioritura di ogni pianta avviene
seguendo i ritmi stagionali, circadiani, cosmici e secondo la
connessione con quanto esiste a qualsiasi livello. I loro sensi sono in
numero superiore rispetto a qualsiasi animale. L’idea comune è
che i vegetali siano inferiori a qualsiasi organismo. In realtà le cose
non sono così ma in un modo diverso, in quanto le piante posseggono
Coscienza, Vita, Pensiero, Emozione, Sentimento, Intelligenza e persino
un loro linguaggio, in forme per noi ancora sconosciute e
incomprensibili, ma superiori anche rispetto a quelle dell’uomo.
Facilmente possono rendere florido, pieno di armonia e di vita il più
sperduto luogo o pianeta e allo stesso tempo, con la loro sparizione,
ne causano la desertificazione che una volta estesa rende inabitabile
qualsiasi luogo o pianeta. Figura da Dominio pubblico
Le piante sia tra loro e sia con l’ambiente danno vita a
un’organizzazione o ad un’associazione diffusa ed interattiva, sia tra
loro che con tutti gli altri componenti della Vita.
Gli animali e l’uomo, invece, dipendono totalmente dalle piante e se
esse decidessero di fare sparire una specie dallo scenario della vita
lo farebbero senza alcun problema.
A tale modello di organizzazione diffusa, nel corso dell’evoluzione,
subentra uno stato transitorio caratterizzato dall’individualizzazione.
L’individualizzazione si verifica nel Regno Animale e coinvolge l’uomo.
Difatti è nell’uomo che la Coscienza da collettiva diventa individuale.
Gli animali e l’uomo hanno un corpo non modulare, fatto da organi e se
si elimina un organo indispensabile o vitale, essi non ha la capacità
di riformarsi e di conseguenza la vita non è più possibile.
L’organizzazione nel Regno Animale ed Umano, sia del corpo fisico e sia
quella sociale e politica, è di tipo centralizzato, gerarchico o
verticistico, e ha vari limiti, derivati dall’eccesso
dell’individualismo e dell’egoismo.
Tanto è che l’evoluzione di tali organismi si perfeziona ed entra nel
suo completamento quando si assiste alla conversione della Coscienza
individuale in Coscienza Infinita e alla concomitante fusione,
permanente ed indissolubile, del corpo fisico alla Coscienza.
In questo modo il corpo cambia e diventa un Corpo di Luce: un corpo che
non è più nei limiti, in quanto in esso si realizza la congiunzione
delle due polarità universali e dei due estremi della massima
segregazione e della massima integrazione.
L’organizzazione con la trasformazione del corpo fisico in Corpo di
Luce diviene diffusa o distribuita, uguale a quella del Regno Vegetale,
con l’integrazione dell’individuo o dell’individualità all’intero
sistema della Vita, senza più alcuna separazione, né limiti.
In altre parole in tale complesso divenire dell’espressione della
Coscienza, in livelli e gradi differenti, essa transita per tutti i
Regni della Natura, sino a giungere col tempo nel Regno umano, quale
espressione di una materia individualizzata, differenziata, avente
un’organizzazione non distribuita e un corpo composto da organi.
Ora tali corpi individualizzati diventano prezioso strumento ad uso
della Coscienza individuale, che a poco a poco giunge viepiù alla
Perfezione e all’Armonia, così da accedere nel Regno Divino, torna a
riavere un’organizzazione diffusa e integrale, come è nel Regno
vegetale, in cui la Vita, la Coscienza, l’Intelligenza, il Pensiero e
la Sapienza diventano Infiniti, senza più alcun limite.
Pertanto gli organismi viventi dall’unico progenitore, che in sé in
potenza conteneva l’informazione genomica e non genomica di tutti i
viventi, seguono una graduale progressione, uno sviluppo e una
differenziazione, che anela costantemente al Supremo, per arrivare ad
esprimerlo nella Comunione in tutta la sua compiutezza, Perfezione ed
Armonia.
All’inizio in questa progressione di tale sviluppo e differenziazione,
si assiste alla formazione degli organismi in Procarioti e
successivamente in Eucarioti.
I Procarioti si differenziano in Batteri, Virus e Cianobatteri.
Gli Eucarioti si dividono in piante e animali.
Le piante costituiscono quasi il 99,7 % dell’intera massa della materia
vivente e quindi sono prevalenti in senso lato, persino sotto il
profilo ponderale.
I vegetali si dividono in Crittogame (Tallofite, Alghe, Briofite e
Pteridofite), privi di fiori e che si riproducono per spore, e in
Fanerogame (divise a loro volta in Gimnosperme ed Angiosperme,
quest’ultime divise in Monocotiledoni ed Dicotiledoni, le quali secondo
la conformazione dei fiori si dividono a loro volta in Monoclamidee,
Simpetale, Dialipetale.
Dalle alghe si è originato il Regno dei Funghi.
Gli animali si diramano in: Protozoi, Porozoi e Metazoi, quest’ultimi
in Invertebrati e Vertebrati.
Ebbene considerato che in Natura traspare chiaro il tutt’uno integrato
e complesso dei viventi correlato ad un’unica e indissolubile origine,
e che tale tutt’uno è pure Vivente, Cosciente, Pensante e Intelligente,
con scopo e finalità ben precise, dobbiamo necessariamente
ammettere che nell’evoluzione, seppure essa appaia solamente fisica e
biologica, si assiste al coinvolgimento della Coscienza, della Mente,
dell’Intelligenza, del Pensiero, del Sentimento, della Vita e
dell’Emozione.
Tale reciproco, costante, ciclico ed intenso rapporto tra Materia e
Coscienza, non interessa solo la Terra, le piante, gli animali e
l’Uomo, bensì è integrale, protendendosi anche al livello planetario ed
universale.
In tale contesto e occupandoci della Terra troviamo così circa la sua
genesi e la sua evoluzione spiegazioni più aderenti alla vera realtà,
rispetto a quelle correnti limitate solo al piano fisico.
Come l’uomo è un sistema di corpo fisico e di corpi invisibili o
metafisico, anche il Cosmo e la Terra hanno la medesima costituzione
con un globo visibile o fisico e globi invisibili, che compongono
insieme una catena terrestre, ossia tutta una serie di mondi abitati da
esseri fisici o meno, che evolvono insieme dal punto di vista
spirituale, mentale e fisico, inseriti in globi materiali o meno, in
cicli di ere, in eventi, in trasformazioni che dall’immaterialità vanno
verso la materialità e la perfezione del divino, con lo scopo di
riuscire a congiungere nell’Armonia la Materia alla Coscienza.
In particolare l’evoluzione dell’uomo coinvolge un sistema di sette
corpi, mentre altri esseri della catena evolutiva planetaria come gli
Elementali dell’Acqua, del Fuoco, dell’Aria, della Terra, dell’Etere e
i Deva, che seguono un altro tipo d’evoluzione, non pervengono ad avere
il corpo fisico, in quanto si fermano ad avere dei corpi fatti di
materia eterica o della vitalità, astrale ossia delle passioni e dei
desideri.
Similmente la catena planetaria consiste in una successione di sette
mondi in cui ogni pianeta e gli esseri che lo popolano non seguono
tutti la medesima evoluzione, ed essa non ha uno svolgimento lineare
bensì integrale che unisce i due estremi.
Quindi non ha un verso esclusivo lineare che partendo da un inizio
nella primitività giunge ad una fase di progresso e sviluppo massimi e
lì si ferma, perché invero congiunge ogni cosa ed estremo.
Questo svolgimento può avvenire simultaneamente o ciclicamente, oppure
nel senso invertito, ossia iniziare da una civiltà che dal suo massimo
splendore passa ad un’altra ad uno stadio primitivo, o ancora che la
civiltà sia caratterizzata nello stesso tempo da popoli diversi, in
vari livelli e gradi di sviluppo e progresso.
Adesso riguardo i tessuti e gli organi di ogni organismo vivente noi
sappiamo che derivano da un’unica cellula, quindi essi hanno un’unica
origine e un’unica fonte.
Ne consegue che non possono mai funzionare bene quando operano
separatamente l’uno dall’altro.
Per il buon funzionamento deve sussistere una perfetta integrazione tra
tutte le cellule, tutti gli organi e i sistemi del corpo in armonia con
l’insieme in cui si vive.
Quindi la salute non scaturisce da cellule e organi sani in sé stessi,
ma da organi e tessuti perfettamente integrati e cooperanti tra loro,
il che è molto diverso da quanto nel senso corrente la medicina
considera.
In altri termini la Materia non è separabile dalla Coscienza perché
entrambe sono un sistema integrato.
Il definito, il locale o la Materia non può essere disgiunta dal non
locale o dalla Coscienza, proprio perché i sistemi sono sovrapposti e
correlati costantemente tra loro, non sono affatto separati, perché se
davvero lo fossero non potrebbero interagire tra loro.
Ed allora la salute, la Perfezione, l’Illuminazione, l’Immortalità e
l’Ascensione non possono essere esistere o realizzarsi in una
condizione separativa, magari caratterizzata dall’egoismo e
dall’individualismo fuori misura, in quanto si realizzano in uno stato
integrale, dove il definito è integrato con il non locale, ossia con la
Coscienza.
La salute quindi è l’espressione dell’Armonia e dell’unione tra tutte
le parti della vita, dell’unione indissolubile e permanente dell’Anima
al corpo fisico.
Tale unione sfocia nell’Illuminazione e nell’Ascensione dove il corpo
fisico diventa un corpo Divino, che non soggiace più alle malattie ed è
immortale, di Luce, perché unisce in modo permanente ed indissolubile
nell’Armonia sia la parte formale e sia quella informale: l’unione del
Cielo, della Terra e dell’Uomo.
Ciò che succede realmente a un individuo che ha raggiunto l’Ascensione
è che non lascia affatto questo mondo per andare in Cielo, perché egli
è riuscito a fondere il Cielo e la Terra e li ingloba entrambi
nell’Armonia.
E così egli continua a vivere nel corpo fisico meglio di prima e allo
stesso tempo, simultaneamente, nel mondo dell’Anima e dell’invisibile.
In altre parole egli vive nello stesso tempo nel mondo della Veglia,
del Sogno, della fantasia, dell’immaginazione e del Pensiero Infinito e
così non sprofonda più, se non di rado, nell’incoscienza del sonno
profondo.
Perché è proprio l’integrazione nell’Armonia di tutte le parti
dell’insieme della vita, visibili ed invisibili, che determina gli
stadi superiori della vita umana di cui stiamo dicendo.
Negli stati umani di Illuminazione e Ascensione dunque non si va verso
il Cielo per lasciare la Terra, poiché sono stati inclusivi, integrali.
L’Ascensione significa il raggiungimento della pienezza della vita e
non è il separarsi dal mondo fisico.
Quando si pensa ai Maestri, ai Santi e agli Esseri Ascesi, credendo che
loro siano su nel Cielo, chissà in quale magnifico luogo, si tratta di
una visione fuorviante di come invece stanno in realtà le cose.
Il Divino non è solo su nel Cielo e nello Spirito ma è ovunque, in
tutte le cose della Vita, ed è sia nel mondo fisico e sia nel mondo
metafisico, nella Veglia, nel Sogno, nell’Immaginazione e nel Pensiero.
Senza la visione totale non possiamo vedere in modo corretto il mondo
fisico, né tantomeno trasformare il corpo fisico in Corpo di Luce.
Quindi il Maestro, che è riuscito a trasformare la sua corporeità in
Corpo di Luce, non va in un luogo paradisiaco su nel Cielo, ma vive
ovunque egli desidera, nell’Infinità, nell’Immortalità e nel finito.
La sua vita è nella completezza, nella pienezza sia al livello celeste
e sia al livello terrestre e può fare qualsiasi cosa non sia in
contrasto con l’Amore.
Egli è un uomo che ha realizzato in se stesso le nozze mistiche o
alchemiche che ha congiunto le due polarità universali e vive in uno
stato che ha in sé tutte le cose, cioè ingloba l’individuale, il
collettivo, l’ambientale, il cosmico, il visibile e l’invisibile.
Ebbene considerato questo e che la Coscienza è immortale, ossia che non
può morire proprio per la sua natura non locale, stante la nostra
incapacità di mantenere per sempre lo stesso corpo fisico, ne consegue
che per arrivare al punto in cui la nostra Coscienza esprime la
Coscienza cosmica in tutta la sua compiutezza, necessariamente ogni
individuo segue un ciclo sino al raggiungimento di questa maturazione
che giunge all’Ascensione.
Il ciclo è quello delle nascite e delle morti ripetute, il cui inizio è
come Coscienza collettiva o di gruppo il cui campo d’azione è nei regni
fondamentali della Natura, per giungere con un processo più o
meno lungo all’individualizzazione e divenire Coscienza individuale nel
Regno Umano.
Figura 2 (Appendice: La reciprocità,
l’evoluzione e la reincarnazione Parte 2a)
Il ciclo della vita e delle
esistenze, coinvolge in ugual misura sia la Coscienza e sia la Materia
inclusi i suoi cicli terrestri e biogeochimici. Tale ciclo nel suo
svolgersi è ben rappresentato dal simbolo dell’Infinito. Allo stesso
tempo il simbolo dell’Infinito rappresenta l’integralità tra la
Coscienza e la Materia ed anche il punto culmine dell’Infinità in cui
esse si fondono in un tutt’uno indissolubile, permanente, perfetto,
armonioso e immortale, donando all’uomo al termine del processo
l’Illuminazione, l’Ascensione e la fuoruscita dal ciclo. Figura da
Dominio pubblico
La Coscienza individuale di vita in vita anela a fondersi in modo
permanente ed indissolubile alla Coscienza cosmica, corrispondente al
campo unificato quantistico, subatomico, di tutte le forze universali,
dalle infinite potenzialità e possibilità.
Un campo unificato da cui emerge e prende forma ogni cosa ed essere
della realtà fisica.
Con la Coscienza individuale e le diverse esperienze umane si ha
quindi e ogni volta la grande opportunità di giungere, presto o tardi,
al punto dell’emancipazione in cui si diviene un’unica cosa con la
Coscienza cosmica, un tutto parte di un tutt’uno.
In tal modo non si ha più bisogno di seguire il ciclo delle nascite e
morti ripetute, perché la Coscienza diventa un tutt’uno con quella
cosmica ed è senza alcun limite, perciocché il processo sfocia
naturalmente, in ciò che noi conosciamo come Illuminazione, Immortalità
e Ascensione.
Difatti pervenendo allo stato di Coscienza cosmica si è nell’Infinità
dove i limiti non sussistono più.
In questo modo il Corpo si trasforma in un nuovo stato e diventa un
tutt’uno inseparabile, permanente ed immortale di Coscienza e Materia.
Ne consegue che l’evoluzione nella materia ha un suo percorso, una sua
processualità, una sua finalità, che coinvolgono sia il fisico e sia lo
spirituale, in quanto considerati due parti, due aspetti di un unico in
interazione tra loro con lo scopo di giungere al traguardo d’ottenere
la piena consapevolezza di se stesso o la consapevolezza integrale e
perfetta, da cui deriva l’espressione della Coscienza nella sua
perfezione.
Ed è ovvio che tutto questo elaborato e complesso processo fisico e
metafisico, stante la condizione attuale umana soggetta all’illusione
della morte, può avvenire solo per mezzo della reincarnazione, un
ripiego della Natura e della Vita per sopperire alla nostra incapacità
di mantenere per sempre lo stesso corpo fisico.
Così succede che alla morte fisica la Coscienza individuale, immortale
ed imperitura, ritira la sua energia da tutti gli organi del corpo.
In particolare la morte succede perché la Coscienza lascia libera la
sua sede nel Cuore e nella ghiandola pineale, nel punto in mezzo ai due
occhi fisici, portando con sé l’intera Conoscenza e informazione, tutti
i ricordi e tutte le impressioni accumulati per prepararsi ad una nuova
nascita, per rincorporarsi in un nuovo bambino ancora non nato, in
genere nel 4° o 5° mese di gravidanza, quando ancora il corpo è in
formazione nel grembo della madre.
Una Coscienza individuale umana entra solamente in un corpo umano.
Il tipo di corpo, la famiglia, l’ambiente specifico e le condizioni
sono tutte determinate dalle precedenti esperienze nelle vite trascorse
e nell’ultima esistenza.
Con le nuove esperienze nella nuova vita vengono presto dimenticati i
dettagli delle precedenti vite ed è così che l’individuo non subisce
smarrimento, confusione, né è sopraffatto dalle emozioni e dai ricordi
passati e vive pienamente ogni attimo del presente.
Quando il corpo e il cervello del bambino si sono formati la Coscienza
individuale ha già dimenticato tutto il suo passato, in quanto non è
tanto necessario ricordare ciò che è trascorso, poiché esso è
nell’oggi, nel presente.
In effetti il passato è interamente conservato nella Coscienza,
perciocché non viene cancellato, né perduto, quindi esiste
e si trasmuta nel presente e poi nel futuro.
La memoria integrale il più delle volte viene alla luce nell’individuo
in forma di impressioni, tendenze e personalità.
Soltanto il fenomeno dell’illuminazione, cioè solo il raggiungimento di
uno stato coscienziale e cognitivo eccelso e straordinario, consente
l’accesso a tutta la memoria integrale che è nella Coscienza, ovvero
nel Vero Pensatore.
Con l’Illuminazione difatti succede che si hanno i ricordi delle vite
precedenti, così che il mondo è svelato nella sua vera natura ed
essenza.
Succede anche che la veglia, il sogno e il sonno vengono unificati in
un solo stato.
Non si è più nel passato, nel presente e nel futuro ma si vive nel non
tempo, dove tutto coesiste e vive.
In effetti ogni Coscienza individuale è sempre nell’integralità e in
interrelazione con le altre e ciò spiega tra l’altro anche i rapporti
tra gli esseri umani, le loro simpatie ed antipatie, le attrazioni e le
repulsioni, che hanno tutte una causa in vite anteriori.
Le Anime complementari sono tali perché relative ai diversi rapporti
intessuti dagli esseri umani tra loro, che determinano una certa
affinità e una predisposizione a rincontrarsi a vicenda in ogni cammino
terrestre.
Quante volte abbiamo il senso di aver visto o conosciuto una
determinata persona, verso cui possiamo provare anche dei sentimenti,
anche ad onta del fatto che non ci sia niente che giustifichi il nostro
stato particolare.
Invero questo succede perché la nostra Coscienza individuale riconosce
l’altra Coscienza nonostante i corpi siano diversi, dall’ultima volta
che si sono incontrate.
Perciocché ogni nuova nascita in questo mondo fisico non è che un altro
anello della catena personale di impressioni latenti, desideri,
pensieri, emozioni e passioni, in modo che possiamo imparare dal
passato, da tutte le esperienze, da tutta la Conoscenza e
l’Informazione che abbiamo accumulato, di vivere il presente non
ripetendo gli stessi sbagli e di prepararsi al futuro verso l’Infinità
e la Perfezione.
Ogni cosa accade per l’esperienza e lo scopo dell’emancipazione della
Coscienza individuale per poter esprimere nella materia tutta la sua
Infinità e Perfezione ed arrivare così a trasfigurarsi in Coscienza
cosmica, ossia per elevare tutta la materia sino al Divino,
all’Immortalità.
È una sorta di iniziazione alla Sapienza totale ed integrale che
riguarda col tempo tutti gli uomini, in modo che possano manifestare
pienamente il Divino, cioè divenire l’espressione fedele della Deità
consapevole, che nella materia esprime finalmente tutta la sua
compiutezza e meraviglia.
In altri termini si tratta di un’educazione, di un apprendimento
all’arte del pensiero, di una progressiva e costante educazione della
mente, che anziché sprofondare nei limiti, nelle paure, nei
condizionamenti, riesce ad innalzarsi verso l’Infinità, in un campo
dalle infinite possibilità e potenzialità.
Una delle più notevoli caratteristiche del mondo invisibile, fatto di
una materia più fine, tenue, quasi impalpabile o rarefatta e che ci
circonda è la pronta risposta al pensiero, al sentimento, all’emozione.
Ma è molto difficile rendersi conto del lavorio della mente e del
pensiero, poiché la loro attività spesso è silente e sfugge alla
consapevolezza ordinaria.
In più crediamo nella profondità della mente che i pensieri siano
ininfluenti sulla materia.
Cionondimeno ogni pensiero ha una sua forma, ed ha una sua vibrazione
che produce effetti nella materia, seppure il meccanismo sia
progressivo e il più delle volte inavvertito.
La conclusione è che il pensiero è al fondamento della Materia e della
Natura.
I pensieri sono basilari, perché l’osservato è correlato
all’osservatore, non ne è disgiunto.
Ciò implica che dietro gli elementi, gli atomi, le molecole e le parti
della materia che vediamo vi sono dei pensieri ben definiti e
delineati, nel senso che il visibile, ossia la visione o il mondo che
vediamo, si compone e si struttura in modo definito e correlato
all’osservatore.
Il processo misterioso accade nell’atto di osservare, con la scelta
degli elementi, delle molecole e delle parti che poi, con meccanismi
sinora sconosciuti e mediante la Coscienza suprema, reagiscono e si
aggregano tra loro dal mondo infinitesimale e microscopico sino al
macroscopico, secondo delle caratteristiche proprie e con delle
specifiche sostanze e strutture.
Tutto questo con uno scopo e una finalità determinate, in relazione
alla mente, all’intelligenza ed alla loro evoluzione.
La Coscienza dispensa l’energia e la mente ne è lo strumento
ordinativo, cioè ordina e sistema in un cero modo le particelle
materiali e lo spazio.
La conferma di quanto stiamo dicendo è nelle ricerche della Fisica
attuale riguardanti il mondo quantistico o sub – fisico, ossia il mondo
microscopico ed infinitesimale prefigurato dalla Scuola di Fisica di
Copenaghen.
Tale mondo non è regolato dalle leggi della Fisica ordinarie o di
Newton, ma dall’equazione della funzione d’onda di Schrödinger, in cui
si fondono il principio d’indeterminazione di Heisemberg, il dualismo
onda – particella e la reciprocità tra mondo osservato e osservatore.
In altre parole il mondo quantistico è la parte complementare del mondo
fisico, ed entrambi sono in interazione tra loro.
Il mondo quantistico è un campo dalle infinite possibilità e
potenzialità, dove la materia non esiste, non c’è, non sussiste e
soggiace al principio di indeterminazione di Heisemberg, poiché
essa in tale campo è molto vaga, confusa, indefinita ed è tra una
particella materiale e un’onda totalmente immateriale, così come si
evince dall’equazione di Schrödinger.
Tuttavia l’indeterminazione non esiste nel vero senso, in quanto il
pensiero e la Coscienza determinano gli effetti fisici secondo il fine
da raggiungere.
L’osservazione e l’osservato sono dunque i due aspetti di una stessa
cosa: una dualità illusoria in un campo interattivo tra la Coscienza,
la Mente, il Pensiero, l’Emozione, il Sentimento e il mondo fisico.
Il fondamento degli elementi della natura e quelli della tavola
periodica, degli organismi biologici, della loro forma e delle funzioni
e del codice chimico o DNA, è quindi da individuare nel pensiero.
In pensieri ben delineai e definiti, ben codificati e precisi
suscettibili di cambiamenti in una scala temporale più o meno ampia,
che eccezionalmente possono essere anche rapidi.
Tali sono i pensieri della Mente Divina o Infinita alla base della
materia e del grande schema dell’evoluzione cosmica e terrestre.
Il pensiero dapprima vibra nel corpo mentale, nella materia se così
possiamo chiamarla mentale, per poi interessare tramite il sentimento e
l’emozione il corpo astrale e da qui riverberarsi poi nel mondo fisico.
Il processo della manifestazione fisica del pensiero si fonda proprio
sulla risonanza tra i vari corpi e sul trasferimento della sua
vibrazione dal Corpo Mentale al Corpo Astrale e poi al Corpo Fisico,
cioè sulla loro risonanza e sulla notevole affinità esistente tra il
Corpo Astrale e il Corpo Fisico.
In tal modo diventa comprensibile come il pensiero che giunge nel Corpo
Astrale si riverberi nei vari tipi di materia, caratterizzati da
diversi livelli e gradi di maggiore o minore rarefazione, e come
esso possa produrre gradualmente o meno i suoi effetti sulla materia
fisica.
Tutto dipende dalla sua forza, ossia dalla volontà, dalla precisione e
dall’arte del pensare.
In altre parole il pensiero, la sua forma, la sua vibrazione deve
raggiungere una certa forza per convertirsi in materia, ed essa
non è dovuta al caso, ma dipende dalla precisione del pensiero e dal
sapere come pensare.
Tale forza in particolare deriva dall’altruismo, dall’Amore, dalla
qualità dei nostri pensieri, dalle emozioni, dai sentimenti e dagli
stati d’animo che nutriamo.
Solamente l’Amore ossia l’Essenza suprema Cosciente, Vivente, Pensante
ed Intelligente piena di Bellezza e Splendore è capace di dare la
forza, l’energia superiori e tutto il necessario affinché il pensiero
si trasformi davvero in materia e possa così manifestarsi nel mondo
fisico, proprio sotto i nostri occhi, rimanendo noi stupiti e
meravigliati.
Marcello Castroreale, tratto da “Il
viaggio dell’Anima” Volume I © 2018 Amazon
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