Fare del
bene, aiutare gli altri, manifestare attenzione
e solidarietà ai più deboli, sono valori che la scuola insegna e che
molti studenti
traducono nella pratica ordinaria cercando di “essere un
dono per gli altri”.
A 28 di
questi studenti il Presidente Sergio Mattarella, ha
assegnato il
prestigioso riconoscimento di “Alfiere
della Repubblica”, premiando il loro impegno e le azioni coraggiose
e solidali
e, leggendo
le motivazioni dell’alto
riconoscimento emerge uno spaccato di esemplarità che meritatamente
viene
“posta sopra il moggio” per essere di stimolo ed esempio per gli altri.
Sono
giovani che nel 2020 "si sono
distinti per l'impegno e
le azioni coraggiose e solidali, e che,
attraverso la loro testimonianza, rappresentano il futuro e la
speranza, in un
anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla
pandemia".
Tra
i 28 nuovi “Alfieri della Repubblica” sono stati
segnalati due studenti siciliani:.
Andrea Lo
Guzzo, 17
anni, di Nicosia, il quale ha compiuto un gesto di
cittadinanza attiva quando, assistendo ad un incidente stradale ha reso
possibile risalire
all’automobilista che aveva omesso il soccorso nei confronti del
bambino di 8
anni che aveva investito.
In
occasione di una cerimonia della
Polizia di Stato, il Questore aveva
espresso pubblicamente ad Andrea, che
frequenta il quarto anno del liceo classico
“Fratelli Testa” un
ringraziamento per l’aiuto fornito
ed ora al primo riconoscimento di aggiunge per lui anche il titolo di
“Alfiere
della Repubblica”.
” Ho solo
fatto quello che era giusto fare” ha
dichiarato Andrea, prendendo il numero della targa
dell’auto pirata per fornirla agli agenti
della “volante”.
Maria
Piera Calandra, 16 anni,
volontaria della Croce Rossa di Alcamo, in
provincia di Trapani, seguendo l’esempio del papà, “si è
distinta per l’impegno generoso e la dedizione con cui ha prestato
servizio di volontariato durante l’emergenza Covid. Si è resa
disponibile ad
ogni attività di assistenza e di supporto in favore delle persone più
vulnerabili e la sua gentilezza è stata di conforto per molti”.
“Ascoltare
le sofferenze di quanti
chiedevano aiuto, ha
dichiarato Maria Piera, mi ha fatto crescere in
sensibilità e
attenzione verso gli altri, rinforzando la motivazione a scegliere dopo
la scuola,
una professione sanitaria, da svolgere con competenza e “con tanto
cuore”.
Come
Maria Piera, sono stati premiati anche i diciassettenni: Ginevra
Scudiero, di
Torino; Davide Siciliano di Brescia e Matteo
Zini, quindicenne, di Casalecchio di Reno, in
provincia di Bologna, durante
il lockdown hanno
collaborato con la Croce
Rossa, con l’Avis, e con il Gruppo Agesci, recapitando pacchi
alimentari e
farmaci alle persone in maggiore difficoltà. Chiamando al telefono gli
anziani
isolati in casa (quasi 2000 telefonate) e sollecitando la visita del
medico
specialistico.
Con
gli Attestati d’onore di “Alfieri della
Repubblica” è stata
premiata la forza di volontà
degli studenti che sono impegnati nel superare
le iniziali difficoltà relazionali,
derivanti dai problemi d’inserimento nel gruppo classe, che si sono
dedicati
all’assistenza quotidiana al padre ammalato; o che
hanno
messo in campo il loro impegno e come nel caso di Luisa Rizzo, la
diciottenne
residente a San Pietro in Lama (LE), la quale ha realizzato dei
filmati,
pilotando il suo drone pur essendo bloccata sulla sua carrozzina.
Sono apprezzati e proposti come esempi da
imitare i ragazzi che hanno attivato il progetto “amici di
penna” entrando in dialogo con gli anziani costrutti
all’isolamento per la pandemia, la piccola Silvia
Artuso, di nove anni, residente ad
Albino
(BG) è stata premiata “Per la forza e la
speranza che è riuscita a trasmettere ai compagni di classe,
attraverso la
lettura quotidiana, videoregistrata, di un libro a lei caro.”
e Niccolò
Brizzolari, diciotto anni, di Rovigo,
autore di
un audiolibro dell'opera di Pirandello "Uno nessuno e
centomila" che ha offerto gratuitamente a quanti
non riuscivano a leggere in autonomia.
Nel
caleidoscopio della bontà appare chiara l’immagine della “meglio
gioventù” che si è distinta per azioni coraggiose e solidali,
che è stata capace di ridurre il
divario digitale, realizzando strumenti innovativi volti a superare
difficoltà economiche e problemi sociali, aiutando e compensando
perfino le
carenze informatiche di alcuni istituti, promuovendo la tecnologia
nella scuola
e tra i coetanei.
Accanto
ai 28 attestati d’onore sono state assegnate anche tre
targhe quale riconoscimento per azioni collettive, che traggono
anch’esse
ispirazione da valori di altruismo e da un profondo senso di
responsabilità,
durante il persistente periodo di emergenza sanitaria.
Giuseppe Adernò