Patrizio Bianchi, Ministro Dell’istruzione
Data: Venerdì, 12 febbraio 2021 ore 21:10:43 CET
Argomento: Redazione


Patrizio Bianchi, già presidente della task force del Ministero per gestire la fase di rientro a scuola nel tempo del Coronavirus da oggi e Ministro dell’Istruzione nella compagine di governo presieduto dal Prof Mario Draghi, già Presidente della Banca Europea.
La scuola ha così una guida tecnica nel “Governo dei migliori”.

Il Prof. Bianchi ordinario di Economia applicata e titolare della Cattedra Unesco in Educazione, crescita ed eguaglianza presso l’Università di Ferrara, dove è stato Rettore fino al 2010; Assessore alla scuola, università, ricerca, formazione e lavoro della Regione Emilia-Romagna. Presso la casa editrice il Mulino ha pubblicato numerosi volumi, tra cui «Il cammino e le orme. Industria e politica alle origini dell’Italia contemporanea» (2017) e «4.0. La nuova rivoluzione industriale» (2018).  e recentemente “Nello Specchio della scuola”, nel quale risponde ad alcune domande precise: “Quanto incide la scuola su crescita ed economia? Perché l’Italia è il paese d’Europa con i più bassi livelli di istruzione, i più alti tassi di dispersione scolastica e il più alto numero di NEET?
Questi interrogativi diventano ora pista di lavoro per una sempre maggiore qualificazione della scuola italiana che è centrale nella vita sociale, politica ed economica.

In una precedente intervista il neo Ministro ha dichiarato che è “ormai indifferibile avviare una vera fase costituente per la scuola, per aprire una nuova stagione in cui la scuola torni a essere, o meglio divenga, il motore di una crescita di un Paese che da troppo tempo è bloccato”.
 E poi ancora: È tempo di investire in educazione, non solo per superare l’emergenza Covid, ma per guardare oltre, per ritrovare quel cammino di sviluppo che deve fondarsi sui valori definiti nella nostra Costituzione.

Il nuovo secolo della connessione continua ha bisogno di cittadini portatori, oltre che di contenuti, di creatività, lavoro di squadra, capacità di astrazione e di sperimentazione, senso di orientamento per poter navigare in mari aperti. La scuola deve rispondere a queste esigenze e muoversi, insieme al Paese, nel senso di marcia di uno sviluppo inclusivo e sostenibile.
Auguriamo al nuovo Ministro di mettere in atto quanto annunciato e che la scuola “cresca sempre più” in qualità e in efficienza dei servizi.

Giuseppe Adernò





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