Domenica 24 gennaio Giornata internazionale dell’Educazione
Data: Sabato, 23 gennaio 2021 ore 11:58:40 CET Argomento: Redazione
Il
24 gennaio si celebra la Giornata
internazionale dell'educazione:
una giornata proclamata nel 2019 dall'Assemblea generale delle Nazioni
unite
per riconoscere all'educazione la sua centralità per il benessere umano
e lo
sviluppo sostenibile.
Il diritto all'educazione è sancito
dall'articolo 26 della Dichiarazione
universale dei
diritti umani, che
sancisce il diritto a un'istruzione elementare gratuita e
obbligatoria,
come si legge nella Costituzione Italiana.
La Convenzione
sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza,
adottata nel 1989, si spinge oltre e stabilisce che i Paesi
dovrebbero rendere l'istruzione superiore accessibile a tutti ed ecco
la
necessità di mobilitare volontà e risorse politiche per affrontare il
problema
della mancanza di accesso all'istruzione a livello globale.
La Giornata
internazionale è un’occasione importante
per sottolineare il ruolo chiave dell’educazione nel dare alle persone
le
capacità, i valori e le conoscenze per costruire il loro futuro.
L’educazione è
anche alla base della crescita economica, la coesione sociale e
promuove i nostri
valori europei come la democrazia, l’uguaglianza. L’educazione
è un
diritto umano per tutti e l’istruzione obbligatoria dovrebbe
essere gratuita
ovunque, dare beneficio a ciascun individuo e rafforzare il rispetto
dei
diritti umani e delle libertà fondamentali.
Già lo scorso
anno ancor prima della diffusione del Coronavirus veniva registrato che
262 milioni
di bambini e giovani non
vanno a scuola, 617
milioni di bambini e adolescenti non sanno leggere.
Dopo un anno
difficile e pesante in piena crisi pandemica si registra, come si legge
nel Report sullo
stato dell’istruzione nel mondo redatto dalla
Banca Mondiale nel dicembre
2020, il
numero di minori che sono stati privati della possibilità di ricevere
un’istruzione e aumentato
drammaticamente "Su 720 milioni di bambini in età scolare
elementare,
la povertà educativa colpisce 382 milioni i bambini, (120
milioni in più rispetto al 2019.)
Il
Covid-19 che
ancora si
diffonde e miete tante vittime potrebbe
far crescere questo dato
di oltre 72 milioni e quindi portare il numero totale a 454 milioni di
bambini
in povertà educativa".
L'istruzione
offre ai bambini un’occasione per uscire dalla povertà e un percorso
per un
futuro promettente. La scuola
in
molti Paesi poveri vuol dire anche un pasto garantito gratuito, un
pasto in
meno che le famiglie devono procurarsi e preparare per far crescere i
propri
figli, tutto ciò per milioni di famiglie a basso reddito è stato ed è
devastante.
Accendere
il faro dell’Educazione per tutti, diritto riconosciuto nei documenti
internazionali impegna gli Stati a provvedere e dare centralità
effettiva alla
scuola, oggi interrotta e frammentata dalla didattica a distanza, dai
lockdown,
dalle norme di prevenzione del contagio e del distanziamento fisico e
sociale.
Le
lezioni a distanza non hanno raggiunto tutti gli alunni e milioni di
famiglie
non hanno gli strumenti per seguire le lezioni. Il problema della
disomogeneità
e del divario digitale è enorme e non solo nei Paesi extra comunitari,
ma anche
in alcune realtà dei centri urbani e dei quartieri di periferia.
Il
termine “Educazione” è rientrato nel percorso didattico della scuola
italiana
con l’Educazione Civica, disciplina
che trasversalmente offre agli studenti opportunità di crescita
sociale,
partecipazione democratica e responsabilità nel rispetto della natura e
dell’ambiente.
Educazione,
istruzione e formazione sono termini e valori che non possono essere
scissi, ma,
sinergicamente connessi e intrecciati, assicurano il progresso e lo
sviluppo
sociale e culturale della comunità civile.
IN EUROPA
In Europa,
il primo principio del pilastro europeo dei diritti
sociali richiama
il diritto all’istruzione di qualità, all’educazione inclusiva, alla
formazione
e all’apprendimento permanente per tutti. Inoltre, la Commissione
europea sta
portando avanti il
lavoro
per costruire uno Spazio
europeo
dell’istruzione entro il 2025 per
consentire a tutti i giovani di ricevere una migliore
istruzione e formazione e creare senso di appartenenza
L’Italia considera l’istruzione un
diritto umano e fattore di sviluppo fondamentale, che rappresenta un
elemento
irrinunciabile e prioritario per permettere ad ognuno di sviluppare
pienamente
il proprio potenziale umano, sociale, economico e culturale, in linea
con
l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda
2030 delle Nazioni Unite, concordata
nel settembre 2015.
In particolare l’obiettivo n.4, che mira a "garantire un'educazione di
qualità inclusiva ed equa e promuovere
opportunità di apprendimento permanente per tutti" entro il 2030, appare
ancora molto
lontano.
Senza
un'istruzione di qualità inclusiva i
Paesi non riusciranno a raggiungere l'uguaglianza di genere e rompere
il ciclo
della povertà che sta lasciando indietro milioni di bambini, giovani e
adulti.
L’Unione
Europea, considerata leader mondiale nel sostenere l’istruzione nelle
situazioni di emergenza per i bambini coinvolti in crisi umanitarie,
s’impegna
ad assicurare a tutti i bambini l’istruzione, considerata uno scudo
contro la
radicalizzazione e la possibilità di vivere una vita normale nonostante
le
circostanze difficili.
L'istruzione, infatti, offre
ai bambini una via d’uscita dalla povertà e un percorso per un futuro
promettente.
Giuseppe Adernò
|
|