L’arte di orientare
Data: Domenica, 13 dicembre 2020 ore 11:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Orientare ed orientarsi, conoscere la strada da indicare e da percorrere, sapere dove ci troviamo e pianificare il percorso da seguire per raggiungere una meta, non brancolare nella confusione e nel buio (l’oriente del sole che sorge indica la via e guida i viandanti), tutto questo dovrebbe essere l’accompagnamento alle scelte di passaggio da un ordine di studi all’altro e, in senso più ampio e completo, a tutta la costruzione del sé come oggetto e soggetto di un processo davvero permanente.

Troppo spesso, però, nonostante le consapevolezze teoriche e le oneste buone intenzioni, le attività di orientamento scolastico sembrano snaturare l’etimologia della loro stessa definizione; quanto conta far emergere le attitudini personali, rendere autoconsapevoli di punti di forza e di debolezza, far scoprire e maturare passioni, a fronte di una logica divenuta troppo spesso aziendale anche nel contesto formativo, della necessità di attrarre l’utenza e di battere la concorrenza?

E tutte le figure adulte in gioco, genitori e docenti dei diversi ordini di studi, legislatori e organi di governo, vedono e conoscono il s - oggetto della loro educazione per ciò che realmente è e potenzialmente sarà, o lo guardano con occhi velati dalle attese, dai convincimenti e i desideri personali?

Cos’è oggi, per noi tutti attori dei processi educativi, la cultura? Cosa la scuola? Cosa la relazione educativa stessa?

Ha ancora a che fare col colere, vuole ancora coltivare l’Uomo, nella sua totalità?

Non orienteremo davvero se non torneremo alle radici e alle motivazioni profonde del nostro essere soggetti e - ducanti, capaci di condurre fuori dai passaggi bui delle singole esistenze e della storia collettiva (l’emergenza attuale ce lo grida forte), di trarre fuori i talenti e le potenzialità di ciascuno ma anche di far venir fuori  le zone d’ombra che tutti nascondiamo, senza illuderci di dover, invece, contribuire a nasconderle come se solo indorando la pillola potessimo essere all’altezza delle scelte e delle preferenze di chi è in cammino.

E, infine, non orienteremo davvero se non terremo a mente che fare rete non è un’espressione di tendenza o una necessità dei tempi, ma il retaggio profondo di tutti i camminatori: se la scelta a cui guidare i nostri figli, alunni, concittadini dovrà essere consapevole e perciò pienamente personale e solitaria, il cammino che ad essa seguirà non potrà essere compiuto senza una solida cordata.

La docente FS Orientamento
IIS “M. Rapisardi” - Liceo Classico ed Artisitco
prof.ssa Lorena Grazia Salfi





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