Pubblicato il volume “I frutti del giardino di Armida. L’itinerario letterario di Sarah Zappulla Muscarà”, edito da Thule e curato da Maria Valeria Sanfilippo, pp. 300
Data: Domenica, 11 ottobre 2020 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Maria Valeria1
Il momento è maturo per cogliere “I
frutti del giardino di Armida. L’itinerario letterario di Sarah
Zappulla
Muscarà”, a cura di Maria Valeria Sanfilippo, edito grazie alla
sensibilità
culturale di Tommaso Romano e alla sua raffinata casa editrice Thule di
Palermo, s’impone come un fondamentale punto di riferimento per gli
addetti ai
lavori e per le generazioni future, che potranno attingere ad un
patrimonio di
studi, ricerche, pubblicazioni le più varie, notizie e informazioni di
prima
mano, corredati dal valore testimoniale di una fitta e preziosa storia
della
critica e da un ricco album fotografico, che testimonia i copiosi
contatti
intercorsi tra la studiosa Sarah Zappulla Muscarà e il gota della
cultura non
soltanto nazionale. Uno spaccato delle più grandi personalità
contemporanee, scrittori,
giornalisti, critici, attori.
L’orgoglio di approfondire la
conoscenza e di promuovere il ricco patrimonio culturale della Sicilia
sostiene
l’opera di un’accademica alla quale si devono fondamentali contributi
scientifici che, talora sovvertendo consolidate prospettive critiche,
mettono a
fuoco figure di primo piano e insieme altre ingiustamente obliate del
panorama
culturale fra Otto e Nove-cento. A lei e al marito Enzo Zappulla si
deve pure,
fra il tanto altro, la fondazione dell’Istituto di Storia dello
Spettacolo
Siciliano che da anni svolge un’incessante attività di recupero, tutela
e
promozione della cultura isolana in ambito internazionale. Della sua
prestigiosa attività all’estero va perlomeno ricordata l’istituzione
con Enzo
Zappulla della “Cattedra Sicilia”, nell’Università di Salamanca, in
Spagna, ivi
promossa e diretta da Vicente González Martín, decano della Facoltà di
Filologia, personalità di primo piano nell’ambito degli studi di
Italianistica
nei paesi di lingua spagnola.
In un unico tomo (di 300
pagine) appaiono perciò le disamine delle più rilevanti pubblicazioni
di Sarah
Zappulla Muscarà (contributi di critica letteraria, teatrale,
cinematografica,
sempre impreziositi da una miniera di materiali inediti o rari) e al
contempo una
bibliografia completa che ripercorre puntualmente la febbrile attività
della
studiosa. Un’accurata messa a fuoco dell’itinerario esistenziale e
artistico e
insieme del profilo umano dei maggiori scrittori e attori siciliani e
di tanti a
torto dimenticati, che ci consente di scoprire opere inedite e aspetti
insoliti
della loro vita e della loro opera.
Chi poteva infatti immaginare che Martoglio
fosse un vero e proprio talent scout, che Verga e Capuana fossero dei
burloni,
o che De Roberto fosse un uomo così romantico e passionale, come
documenta lo
splendido, corposo carteggio d’amore con la milanese Ernesta Valle,
pertinace
intreccio di temi intimi e letterari? E che dire dei fondamentali
contributi su
Pirandello e sul figlio primogenito Stefano, una “scoperta”, così
moderno e
così differente da Luigi. E ancora la
monografia su Bonaviri, il recupero di autori di nicchia come Nino
Savarese,
Francesco Lanza, Sebastiano Addamo, Enzo Marangolo. Per citare solo
qualche
esempio.
Riaffiorano
da un ingiusto oblio autori poliedrici come Ercole Patti, la cui opera
omnia (ben
oltre 3.000 pagine), che ha ora visto la luce per i tipi de La nave di
Teseo,
grazie alla singolare sensibilità culturale di Elisabetta Sgarbi, sta
riscuotendo grande successo di critica. Romanzi, sillogi di racconti,
testi
teatrali e radiofonici, un trentennio di cronache cinematografiche,
dagli inizi
degli anni quaranta alle soglie dei settanta, una messa di scritti
inediti o
rari, un elegante corredo iconografico, di un autore che, annota
Eugenio
Montale, possiede “l’arte di farsi leggere”, “quella facilità difficile
che è
l’uovo di Colombo”, “quando è ispirato e lo è quasi sempre, nessuno
scrive
meglio di lui”. “Un Maupassant italiano” dalla prosa “perfetta” per
Valentino
Bompiani.
In epoca di
emergenza Covid ci si riappropria così del tempo per leggere e per
inoltrarsi
in un giardino di pomi d’oro e primizie coltivate dalla vestale
Armida-Zappulla
Muscarà, che ha peraltro firmato le note introduttive ai precedenti
volumi
della Sanfilippo, a partire da “La
fortuna scenica di Luigi Capuana” (ed. Salvatore Sciascia) sino a
“Giuseppe Bonaviri e le Novelle Saracene”
e, a seguire, “Sebastiano Addamo. Il
pensiero, il silenzio, la parola”, questi ultimi entrambi editi per i
tipi
di Aracne.
redazione@aetnanet.org
|
|