Ancora nessun risveglio per gli insegnanti di Religione Cattolica. L’immissione in ruolo per gli insegnanti di religione sembra essere una chimera irraggiungibile! L’impegno sindacale della CISL Scuola non verrà meno.
Data: Giovedì, 13 agosto 2020 ore 14:23:42 CEST
Argomento: Redazione


Ancora nessun risveglio per gli insegnanti di Religione Cattolica, dibattiti parlamentari e mille discussioni, decreto salva precari, commissione istruzione della camera ma nessun segno vero di un’aspettativa che deve necessariamente trovare una risposta. L’immissione in ruolo per gli insegnanti di religione sembra essere una chimera irraggiungibile!
La proposta è stata presentata con l’intenzione di dare una speranza concreta a questa categoria di lavoratori ma purtroppo tutto è ancora messo in discussione perché la risposta data dal Ministro non arriva minimamente a completare l’organico di ruolo attualmente disponibile a soddisfare quelle che sono le reali esigenze di questi insegnanti che da anni lavorano a tempo determinato subendo ogni giorno l’angoscia di ritrovarsi senza uno stipendio improvvisamente.
Il concorso del 2004, derivato dalla L. 186/2003, aveva regolarizzato la posizione degli IdR immettendo in ruolo il 70% del totale. Da allora sono passati sedici anni e, com’è naturale che sia, questo contingente si è ridotto lasciando scoperti molti posti di ruolo a motivo dei pensionamenti che vi sono stati in questi anni.
Nel recente incontro che si è svolto tra il Ministro Azzolina e le sigle sindacali è stato dichiarato, con grave disappunto delle OO. SS. che, secondo la proposta avanzata unilateralmente dal MIUR e senza discussione sindacale,  verranno immessi in ruolo, per l’a. s. 2020/2021, soltanto 112 per la scuola dell’infanzia e primaria e 360 per la Secondaria di Primo e Secondo Grado. In pratica limitandosi al solo il turn - over 2019/2020!
A fronte di questi 472 posti, realmente dovrebbero essere 2000 presi dalla graduatoria ad esaurimento del concorso, come ha dichiarato in un recente comunicato la Segretaria nazionale CISL scuola Prof.ssa Gissi.


Ricordiamo che nella L. 159/2019 recante misure di straordinaria ne-cessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti, sono stati previsti una procedura straordinaria ed un concorso ordinario. Non si comprende il perché tale procedura debba riguardare tutti i docenti tranne gli IdR. Non sono forse anch’essi precari considerando che insegnano da molto tempo e ben oltre i 36 mesi canonici previsti nella legge?

Belle parole le mie ultime, ma purtroppo i fatti dichiarano una prospettiva ancora incerta ed offuscata!
Auguriamoci che questa nostra proposta possa avere al più presto una risposta positiva donando concretezza e un porto sicuro e la ricompensa per i sacrifici fatti fino ad ora questi docenti!
La CISL è intenzionata a portare avanti un dibattito serio e costruttivo per dare dignità e sicurezza a coloro che, pur essendo in servizio da molti anni ed avendo superato il concorso senza rientrare nella predetta percentuale, non sono ancora di ruolo.
L’impegno sindacale nel rappresentare le legittime aspettative dei docenti di RC della CISL Scuola a tutti i livelli non verrà meno e si continuerà ad insistere affinché esse possano essere soddisfatte!

Carmelo Mirisola
Responsabile Regionale IDR
CISL Scuola Sicilia







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