Anna Giuffrida, dirigente dell’I.C. 'Pizzigoni-Carducci', a conclusione del servizio regala un defibrillatore alla scuola che lascia
Data: Domenica, 14 giugno 2020 ore 08:15:00 CEST
Argomento: Redazione


Scende il sipario sull’anno scolastico che dal mese di marzo è stato interrotto e gestito “a distanza” con notevoli difficoltà e complessità, ma… finalmente è terminato!.
La ruota del tempo non si ferma e a conclusione dell’anno sono molti i docenti e il personale della scuola che terminano gli anni di servizio attivo e beneficiare della meritata pensione.
La festa del pensionamento è stata sempre un momento particolare della vita scolastica che prevedeva i saluti, i ringraziamenti, i ricordi degli anni trascorsi insieme, e tanta commozione.
Quest’anno le norme di prevenzione del Covid-19 hanno bloccato anche questo momento di socializzazione, caratterizzante lo stile familiare della “comunità scolastica”.
La dirigente dell’Istituto comprensivo Pizzigoni-Carducci, Anna Giuffrida, a conclusione del servizio attivo, consapevole che “Si va in pensione da un ufficio e non da un amore”, non potendo organizzare la tradizionale festa del saluto per il pensionamento, ha destinato la somma per l’acquisto di un defibrillatore, dispositivo salvavita che riconosce le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca, molto utile come dotazione della scuola per le attività sportive e le emergenze sanitarie.



E’ questo un lodevole gesto di amore per la “sua” scuola, espressione della viva sensibilità pedagogica che ha caratterizzato il suo operare da docente presso l’Istituto Parini e come dirigente dal 2008 presso l’Istituto “Scavonetto” di Carlentini; nel triennio 2008-2012 presso la scuola media “De Sanctis” e dal 2012 dirigendo il Circolo Didattico” Pizzigoni” di Catania, che da alcuni anni, avendo aggregato la scuola media “Carducci” si è costituito come “Istituto comprensivo”.
Il generoso dono della Dirigente, tanto apprezzato dai Docenti e dai Genitori, costituisce un prezioso sussidio per la Comunità scolastica e un segno di “sempre vigile e delicata attenzione” alla ricerca del “migliore bene” e a garanzia della salute dei ragazzi, che a scuola imparano a diventare “cittadini”.

Giuseppe Adernò








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