Come le stelle sono i ragazzi, per sostanzia, essenzia, delizia
Data: Domenica, 24 maggio 2020 ore 21:17:22 CEST
Argomento: Redazione


“Chi non ha sognato mai il grande amore, e chi non l’ha trovato mai e sogna ancora!”. Si può afferrare una stella!? Così cantava la nostra generazione, negli anni ‘80, insieme a Bennato, su spiagge assolate, lungo i mari del sud, e sotto cieli d’agosto, carichi di sogni e d’avventure. Dicono che nelle stelle sia segnato il destino d’ogni uomo, sin dalla più tenera età. Come le stelle sono i ragazzi. Tutti uguali ma tutti diversi, semplici ma misteriosi, vicini ma lontanissimi, sembra di toccarli ma sono irraggiungibili. E come le stelle i ragazzi sono altro, sono altrove, sono più lontani del mattino, più veloci della luce.
Come ogni stella ha la sua luce, il suo colore, il suo calore, la sua storia, la sua traiettoria, la sua galassia, e tutte insieme fanno il firmamento, l’intero universo, così i ragazzi, unici e irripetibili, per “sostanzia, essenzia e delizia”. Nel silenzio della notte le guardi, le osservi, le ammiri, e loro, le stelle, sss…. bisbigliano, ti parlano sottovoce, con il luccichio, quasi un cinguettio di luce, e tu, in assoluto silenzio, devi solo saperle ascoltare, e più le osservi e più ti parlano, e la distanza non esiste, tra te e le stelle, se c’è un dialogo sincero, affabile, fruttuoso, che lega le anime alla luce.

Bada, non giudicare ciò che non conosci, che non comprendi, che non percepisci, che non riesci a capire, perché lontani da te sono anni luce.
Attento, se li tocchi ti bruci, se li scuoti scompaiono, se ti desti si dissolvono. Sono stelle! Solo gli stolti giudicano senza conoscere, come i “cattivi maestri”, come i “falsi insegnanti”, come gli istruttori. E se non riusciamo a spargere amore per illuminare la più buia delle notti, la più lontana delle stelle, il difficile dei nostri ragazzi, n’ama fattu nenti!

Corri, scendi dalla tua cattedra e diventa propositivo, empatico, diventa maestro, guida, sentiero, per “adattare il tuo stile d’insegnamento ai ritmi e ai tempi di apprendimento dei ragazzi”.
Sappi, la tua azione didattica sia orientata non a trasmettere contenuti, a quando è stata invasa la Polonia, se di lunedì o di venerdì, o in quante parti è divisa la Costituzione italiana, ma ad “infondere autostima e sicurezza, fondamenti e colonne portanti del successo formativo di ogni tuo alunno”.

Attenzione, i ragazzi hanno bisogno di maestri che sappiano guardare le stelle, che sappiano indicare il cammino. – “E se poi si perdono tra le stelle, nel buio della notte?”. Giammai! C’è sempre la stella polare che indica la strada maestra, la stella fissa, il faro degli antichi naviganti, che segna la fonte, la saggezza, la conoscenza, il sapere. E poi, veloce, dritto, fino in fondo al cuore! Verso le costellazioni, uniche, splendenti, irripetibili. “Perché i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno / Loro sono altrove ben più lontani della notte / ben più in alto del sole / Nell’abbagliante splendore del loro primo amore”.

Accura, i ragazzi sono più luminosi delle stelle. Dove a te, non è dato mai d’entrare…

Angelo Battiato e Anna Maria Gazzana


Stelle

Stelle
vorrei conoscervi tutte,
una ad una,
chiamarvi per nome
e parlare con voi.
La vostra storia
m’incanta,
il vostro viaggio
m’appassiona,
come un’avventura,
la vostra luce
mi toglie il fiato.
Stelle,
luccicanti chiacchierone notturne
sublimi espressioni di cielo,
io vi amo.

Anna Maria Gazzana






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