VERSO GLI ESAMI: colloquio pluridisciplinare e un “grazie” alla scuola
Data: Giovedì, 21 maggio 2020 ore 12:22:51 CEST Argomento: Redazione
Le
recenti disposizioni che regolamentano
lo svolgimento degli esami sono state illustrate dalla Dott.ssa
Lucrezia
Stellacci, componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
e
Consigliera del Ministro Lucia Azzolina.
La
videoconferenza promossa dall’UCIIM di
domenica pomeriggio, ha superato i mille collegamenti da tutte le
regioni
d’Italia, nelle quali l’UCIIM offre un qualificato servizio per la
formazione
del Personale docente e per una sempre efficiente qualità del servizio
scolastico.
Pensando
alla prova orale degli esami
vengono in mente le regole che hanno sempre caratterizzato il
“colloquio pluridisciplinare”
che contrassegna la conclusione del percorso formativo del primo e del
secondo
ciclo scolastico.
Le
contingenze della pandemia per il
Covid-19, hanno ristretto il tempo scuola ed hanno modificato
l’organizzazione
della didattica, avviando una sperimentazione “a distanza” con positivi
successi, anche se le problematiche e le difficoltà attuative in alcune
realtà
sono state alquanto evidenti.
Adesso,
“guardando avanti” e pensando al come
far concludere agli studenti il primo o il secondo ciclo di studi si
formulano
alcune considerazioni perché la prova finale degli esami non sia
soltanto un
adempimento burocratico, ma conservi la
valenza di un atto educativo.
ESAMI
DI PRIMO GRADO
Per
i ragazzi di primo grado gli esami si
svolgeranno a distanza, in modalità
telematica.
La
preparazione agli esami e gli adempimenti
del Consiglio di classe sono bene dettagliati e sollecitano diligente
osservanza nelle procedure di verbalizzazione degli atti.
La
presentazione dell’elaborato che segna
la conclusione del primo ciclo formativo ed il passaggio al secondo
grado d’istruzione,
diventa una positiva occasione per ringraziare la scuola che li ha
accolti
bambini e li ha accompagnati durante il periodo di crescita
adolescenziale.
La
presentazione telematica dell’elaborato potrebbe
essere avviata da un simile modello di incipit: “In questi
anni, frequentando questo Istituto, ho appreso tante cose che
prima non sapevo, sono cresciuto dal punto di vista umano e culturale.
Con i
compagni ho costruito un buon rapporto di amicizia e di reciproco
scambio di
esperienze. Ho avuto la fortuna di incontrare docenti che mi hanno
aiutato a
mettere a frutto le mie potenzialità e mi hanno aiutato nell’acquisire
sia
nuove conoscenze e ancor più un metodo di studio per rendere efficace
l’apprendimento.
Le
materie che ho studiato, grazie alle tante nuove nozioni, significative
e
importanti, mi hanno fatto crescere culturalmente Rivedo con gioia i
miei
docenti, che mi sono mancati in questa lunga pandemia e, confessando di
aver
avuto un po’ di nostalgia della scuola, sento il dovere di dire
“Grazie” per
quello che mi è stato insegnato”.
Si
passerà, quindi alla presentazione del
lavoro elaborato, che non dovrebbe essere una semplice costruzione
artificiale
di accostamenti tematici, come avveniva nelle precedenti “tesine”, ma
espressione di una diligente ricerca secondo le indicazioni proposte
con eventuali
agganci interdisciplinari.
L’esposizione
consentirà di evidenziate il
livello di conoscenze culturali, di competenze di collegamento tra i
contenuti
delle diverse discipline, mettendo in luce le abilità espositive e di
collegamento.
La
votazione espressa in decimi, prevede
che il Consiglio di classe elabori una griglia di valutazione a
garanzia della
collegialità e dei criteri definiti in sede di Collegio dei docenti.
Essendo
prevista la certificazione delle
competenze, è opportuno che vengano messe in evidenza valutativa non
solo
l’acquisizione e l’esposizione dei contenuti, ma anche il possesso
delle
competenze che la presentazione telematica dell’elaborato metterà in
evidenza.
Anche
il consiglio orientativo, che da sempre ha fatto parte
degli esami di
Stato. viene formulato mettendo in evidenza le competenze acquisite,
che “potranno essere meglio sviluppate e potenziate
proseguendo gli studi ad indirizzo classico, scientifico, tecnologico”.
ESAMI
DI SECONDO GRADO
Per
gli studenti del secondo grado è previsto il colloquio in presenza con la commissione interna e solo
il
presidente esterno.
La
prova orale è ben scalettata nelle
sequenze operative: entro il primo giugno viene assegnato il tema
dell’elaborato sulle discipline d’indirizzo, che sarà presentato nel
corso del
colloquio di esame a partire dal 17
giugno in presenza, nel rispetto delle norme di distanziamento
fisico.
La
prova orale dovrebbe mantenere la caratteristica
di colloquio educativo e pluridisciplinare.
Non
potrà essere, quindi, la somma di
colloqui distinti, ”, bensì un’organica presentazione di tematiche
nell’ottica
dell’interdisciplinarità, al fine di mettere in luce le competenze di
riflessione, analisi, selezione dei contenuti, capacità espositive e di
coordinamento logico tra i diversi agganci disciplinari.
Il
colloquio, che quest’anno costituisce
l’unica prova di esame, segna la conclusione del percorso di studio,
consente
di fare un bilancio dell’esperienza scolastica ed offre anche
l’occasione per
dire “Grazie” alla scuola per il bene ricevuto.
Non
ci sono formule per avviare il
colloquio che partirà dall’argomento scelto dal candidato, ma è
importante
evidenziare che le prime considerazioni dovrebbero vertere sul come
ciascuno ha
vissuto l’esperienza scolastica, il clima della classe, il rapporto e
le
relazioni con i docenti e i compagni; le scelte future nel
proseguimento degli
studi universitari o dei percorsi di inserimento nel lavoro.
Sarà
opportuno che gli studenti nel parlare
dell’esperienza d’isolamento per il Covid-19 non si limitino al
racconto-diario
delle giornate domestiche, scandite dai collegamenti video di Didattica
a
distanza, ma presentino alla Commissione delle riflessioni attente in
merito agli eventi che hanno modificato
le relazioni sociali, manifestando un positivo grado di criticità e di
maturazione personale.
Dal
preambolo personale e sociale si potrà
passare all’esposizione dei contenuti che collegano i diversi ambiti
disciplinari dimostrando un adeguato livello di conoscenze culturali,
di
competenze di collegamento tra i diversi saperi, e i contenuti delle
diverse
discipline. La proprietà di linguaggio, la sicurezza e le abilità
espositive,
evidenziando anche un senso critico e riflessivo, saranno segno e
testimonianza
dello sviluppo personale e del grado di maturazione.
Il
colloquio d’esame non è, infatti, una “somma di colloqui
distinti”, ma
coinvolge e sollecita l’attenzione di tutta la commissione
interna e del presidente esterno, con il compito
di verificare e certificare il grado di pienezza e di completezza della
“forma
umana” dello studente che è cresciuto, aprendo i suoi occhi al vero
delle nuove
conoscenze che hanno sviluppato in lui la capacità di saper guardare
oltre, di
saper progettare il futuro, di comprendere il senso civico di cittadino
attivo
e responsabile e qui, si potrebbe fare ampio riferimento alle
esperienze di
scuola lavoro, realizzate negli anni precedenti ed ancora al com’è
stata
vissuta l’interruzione delle lezioni a causa della pandemia COVID-19.
Nel
colloquio sono previste, infatti, oltre
alle tematiche disciplinari anche quelle relative alla Cittadinanza
e Costituzione, perché la valutazione della maturità
del candidato, che la scuola “colloca nel
mondo una persona, un uomo e un cittadino” e quindi è necessario
che dal
colloquio emerga quella competenza civica che riveli il senso di
responsabilità
sviluppato e maturato tra i banchi, attraverso le molteplici
opportunità formative
offerte dalla scuola nel corso degli anni.
Giuseppe Adernò
|
|