Convitto Cutelli, dalla fase dell’emergenza alla riapertura
Data: Lunedì, 11 maggio 2020 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Il Convitto catanese, nella sua peculiarità di unico istituto verticale per la Sicilia Orientale, con la sua scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, non si è mai fermato in questi mesi di emergenza covid.
All’indomani del 4 marzo, ultimo giorno di scuola in presenza, il Dirigente, Prof. Stefano Raciti  e lo staff di dirigenza, hanno subito provveduto al riadattamento della didattica in modalità dad, partendo dal Liceo Europeo, riorganizzando ben 42 ore settimanali, consentendo l’accesso in piattaforma G-suite di docenti, educatori e alunni.
La programmazione didattica del Liceo Europeo è stata rimodulata garantendone la valorizzazione, per ogni singola disciplina, dell’attività laboratoriale che lo contraddistingue, grazie all’impegno profuso di tutti i docenti, dei conversatori di madrelingua che affiancano i docenti di lingua inglese e francese, degli educatori tutor, figure uniche nel panorama scolastico, che affiancano le classi, rivestendo il ruolo di punto di riferimento per alunni e docenti, specie in questo particolare periodo di mancata fisicità nelle relazioni interpersonali.


Anche l’attività dei più piccoli è stata subito riorganizzata, dapprima tramite le funzionalità del registro elettronico Argo, poi in modalità dad, grazie alla laboriosa attività di docenti e educatori della scuola primaria e secondaria di primo grado, garantendone il servizio di supporto ai compiti da parte degli educatori per gli alunni semiconvittori, tutto ciò grazie anche alla collaborazione delle famiglie, che si sono adoperate nell’immediato per mantenere la relazione educativa.

Ben 57 tablet sono stati consegnati dalla scuola ad alunni dei vari ordini che ne hanno fatta richiesta, per colmare ove possibile il gap tecnologico legato anche alla presenza di più alunni per famiglia; nessuno è rimasto indietro, tutti sono stati contattati, verificandone le difficoltà al fine di garantirne l’inclusione.
Colpisce il senso di responsabilità con cui gli alunni del Liceo Europeo, autorizzati a ritirare i loro libri, si sono recati al Convitto, negli orari e giornate dedicate, dandosi essi stessi scadenze per garantire il distanziamento: uno per volta sono entrati, recandosi al loro armadietto in aula, per ritirare il necessario per continuare a studiare a casa, nella consapevolezza che sia finito così quest’anno scolastico.
Ancor più fa riflettere pensare alle parole degli alunni di quinto anno… “questi tre mesi di vita non ci saranno più restituiti”, intendono tre mesi nella loro seconda casa, gli ultimi mesi di scuola, le ultime risate tra le colonne del cortile Vaccarini, i racconti in mensa, su com’è andata l’interrogazione, mentre si pranza con i compagni, pensieri che accomunano tutti i nostri alunni, ma, per quelli che aspettano la maturità, acquistano un sapore ancor più triste: i cento giorni all’esame, il tanto sognato ballo di fine anno Gran Galà, la frenesia della notte prima degli esami, l’ansia di fare gli scritti tutti insieme, tutte cose che, non faranno più…
Gli aspetti psicologici non sono stati trascurati; lo sportello spazio-ascolto, già disponibile durante l’anno scolastico, ha continuato, in remoto, a seguire gli alunni che avevano già intrapreso percorsi di consultazione, grazie all’equipe di psicologi e psicoterapeuti; in particolare, proprio agli alunni che si accingono alla maturità, è stata aperta la finestra dell’ascolto per la gestione dell’ansia.
Oggi si parla di riapertura: si programma come distanziare gli alunni all’interno della mensa, come scansionare ingressi e classi nell’avvicendamento voluto dal Ministero, come applicare i protocolli di sicurezza; affronteremo tutto questo, come si fa in una grande famiglia, come abbiamo sempre fatto, e tornare a scuola sarà bellissimo!

Prof.ssa Cinzia Nigro






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