CARLO CASINI. Un uomo per la vita
Data: Mercoledì, 22 aprile 2020 ore 17:26:45 CEST
Argomento: Redazione


Carlo Casini1 In una società che mette al centro del sistema politico ed economico il primato della salute non si può trascurare il valore della vita che nasce.
In questi giorni di Coronavirus le notizie delle nuove nascite sono state salutate come segno di speranza e di ripresa. “E’ segno che Dio non si è stancato degli uomini”.

Appare altresì doveroso ricordare il magistrato fiorentino Carlo Casini, deputato e parlamentare europeo, promotore e accanito sostenitore della tutela sociale della maternità, mediante la modifica della Legge 194, intesa come legge sull’aborto.

Nel trigesimo della scomparsa di Carlo Casini, deceduto il 23 marzo, mentre imperversava il picco della pandemia a causa del Covid 19 e le bare dei bergamaschi venivano trasportate dai camion dell’esercito, si ricorda il magistrato e politico democristiano, che ha dedicato tutto il suo impegno politico e sociale alla difesa dei diritti del bambino sin dal concepimento. La sua azione culturale e politica, anche  se sconfitta dall’esito negativo dei referendum, ha tracciato un solco, che rimane indelebile.

Tramite il Movimento per la Vita, l’istituzione “Giornata nazionale per la vita”, la prima domenica di febbraio, i CAV (Centri di Aiuto alla Vita) presenti in tutte le regioni, l’attenzione alla vita che nasce è diventata un problema sociale, campo di battaglia per difenderne il valore, in risposta a quanti hanno scardinato il senso naturale delle cose, con le unioni civili e le proposte legislative per l’eutanasia.
Grazie alla sensibilizzazione promossa da questi organismi di volontariato, si contano ben 85.000 bambini assistiti durante il periodo di gestazione e di nascita, come pure le rispettive madri in difficoltà, accolte dall’affetto dei generosi volontari, i quali ne hanno condivise le angosce, senza mai giudicare.
La sua ultima battaglia è stata la campagna “Uno di Noi” del 2013, con la raccolta di oltre due milioni di firme a sostegno della petizione europea per la salvaguardia dell’embrione umano e dei suoi diritti.

“Ogni uomo è titolare di diritti, senza distinzioni o limiti ed in particolare, lo è il più debole: il concepito non ancora nato”.
Colpito dalla Sla, malattia che alla fine se l’è portato via dopo anni di crescente sofferenza, è rimasto afono, ma non ha rinunziato ad intervenire nelle ultime battaglie sull’eutanasia, che, di fatto
apre la strada al suicidio assistito.
Carlo Casini, membro della “Pontificia accademia per la vita” ha portato a compimento la sua missione di “apostolo e missionario della vita che nasce”, coraggioso difensore della famiglia e sostenitore di un’efficace politica familiare, che merita sempre una maggiore attenzione dal Governo, essendo la famiglia il nucleo portante della società.

 Giuseppe Adernò







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