Dico e mi contraddico: Un insegnante all’antica
Data: Giovedì, 09 aprile 2020 ore 19:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Sono convinto che il luogo naturale migliore di fare lezione per un docente sia quello di poter guardare negli occhi i propri studenti sui banchi seduti dentro un'aula. Sono all'antica. Confiteor! Non riesco ad accettare l'idea di un'educazione scolastica digitale, di un insegnante che faccia lezione comunicando e interagendo virtualmente, presente-assente dall'altra parte della barricataschermata; sarà un insegnante dimezzato, privato di poter "sentire ", il calore e il respiro, le emozioni e le attese di chi lo sta ad ascoltare; privato di poter capire se chi gli sta attorno dalla parte opposta, sia interessato o disinteressato; privato "sensibilmente " di poter redarguire chi si distragga!
Sì, sono un insegnante all'antica, mi piace il contatto fisico, sentire le emozioni vere reali, toccare con mano il sudore della fatica, e vedere per capire con i miei occhi "sensibilmente" se un pianto è di gioia vera o di stizza, o anche di rabbia dissimulata; se debbo.elogiare o redarguire, valutare o rimandare, al momento, al suo posto il mio studente (perché impreparato), o correggerlo (perché sproloquia).

Nuccio Palumbo





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