DIDATTICA A DISTANZA - stella cometa del Coronavirus. Giornata tipo durante la DIDATTICA a distanza Scuola di Zevio (Verona)
Data: Lunedì, 30 marzo 2020 ore 08:15:00 CEST
Argomento: Redazione


La Ministra Lucia Azzolina nel suo discorso al Senato e nella lettera inviata a tutto il Personale della scuola ha espresso parole di ammirazione e di lode per i tanti docenti che con viva sensibilità pedagogica si sono adoperati a mantenere una dinamica relazione educativa con gli alunni tramite la didattica a distanza.
Ha evidenziato le difficoltà tecniche e logistiche e come la scuola non era pronta a tale improvvisa emergenza. Tanti studenti che, citando di Don Milani la Ministra ha scritto “attendono di essere fatti uguali”, in effetti, sono privi dei necessari strumenti e a tale scopo sono state stanziate significative risorse, con la speranza che arrivino in tempo a colmare questo vuoto.

La formazione digitale per i docenti che nella Legge 107 /2015 risultava obbligatoria, è rimasta solo una “buona intenzione”. Oggi se ne registra la mancanza.
Ci sono poi le difficoltà delle linee telefoniche e le bande larghe che non sono attive in tutto il territorio nazionale.
Ecco una pagina di diario che una diligente docente di Lettere della provincia di Verona, accogliendo il nostro invito
# IORESTOACASA E PENSO ALLA SCUOLA a scrivere e raccontare questo non facile momento storico, ha fatto pervenire ad Aetnanet.

Si sollecitano altri docenti a raccontarsi e… raccontarci.

Giornata tipo durante la DIDATTICA a distanza Scuola di Zevio (Verona

MATTINO
Risveglio, prima immagine che appare ai miei occhi: rettangolo verde bordato di giallo con omini bianco in mezzo, classroom! Penso tra me che, ormai, dovrei non avere problemi: ho guardato e riguardato la guida (devo ammettere molto chiara e funzionale), ho fatto 8 ore in presenza …per quanto abbia lunghi tempi di apprendimento dovrei essere in grado di muovermi.
Mi accingo SPERANZOSA, accendo computer, sistemo le finestre (una porta- finestra e una finestra grande) per avere luce perfetta, stacco i telefoni ai piani per non essere interrotta, scelgo accuratamente i file che ho preparato, poi li rileggo, aggiungo, tolgo, rivedo.. . ci siamo.
Vado in google.it. SPARITA ICONA CLASSROOM. Non c’è, non c’è.. cerco ovunque: documenti, cestino. Mi sono detta: ”Vuoi vedere che ho cestinato, in modo inconsapevole perché così mi diceva il mio inconscio?” Nulla di nulla.

Panico. Mando messaggio ad una collega che gentilmente mi dà il suo aiuto, ma si dimostra stupita. E ricerco, non so più, dove cercare… per concentrarmi e pensare dove potesse essere finita faccio un giro panoramico per la casa guardando il panorama dalle varie angolature: nord, sud, est, ovest…l’unica cosa che vedo è la macchina della Dirigente parcheggiata, appartiene a quelle auto anni ’70, avrà fatto anche qualche incidente, ti chiedi come possa funzionare ancora, anche il colore è unico, mai visto prima: un misto di oro, giallo, verde.
Ritorno allo schermo: ICONA RIAPPARSA, bene, si RADDRIZZA la giornata. Tralasciamo il resto, pranzo compreso…ho rimpianto la mensa scolastica…e non aggiungo altro.

POMERIGGIO
Alle ore 14 è convocato un Consiglio di classe da remoto (oppure in remoto). Già il termine remoto m’indispone. Remoto perché? Sarà FUTURO…. Il remoto è lontano tempo passato. E invece no: remoto è futuro (remoto come sinonimo di “da lontano” Ma non c’era altro termine?). Consiglio di classe remoto è Consiglio di classe futuro non in presenza.

Alle 13,30 per non arrivare in ritardo, inizio a collegarmi. Sono stata educata al rispetto degli orari: arrivare in ritardo è segno di poco rispetto per gli altri e di non educazione. Ad ogni appuntamento si va 10 minuti prima, e NON ci si fa attendere, è cafoneria e ci si qualifica. Però non entro…riprovo. riprovo…

Ore 13,50: sono ancora scollegata.

Telefono in Segreteria per comunicare il problema, risponde Rosalba (ATA) che mi dice: “Bello” …e ride…” ti passo la Dirigente”.

Sentendo la voce della Dirigente mi viene immediato un pensiero. Nel consiglio del giorno prima (da remoto) si era lamentata dicendo che docenti entrano in consigli non propri, dovrebbero uscire ed attendere, NON rimanere collegati, non è corretto…. Trovo questo GIUSTO e VERO

Ma se sono convocata alle 15, entro alle 14,58… se la riunione si protrae e non si sa fino a quando, esco e poi rientro in continuazione?

Mettendoci 25 minuti (se va bene) per entrare, vado direttamente al consiglio successivo. Quindi: prendo le ultime battute del precedente, mi accorgo che non è il mio ed esco, a fatica poi rientro (a che ora? Quanto si protrae?) potrebbero essere già a metà (o alla fine se va male) del mio.

 Mi scuso con la Dirigente per aver ascoltato (il giorno precedente) gli ultimi 10 minuti del consiglio precedente al mio e affermo che “non me può fregar di meno “di cosa dicono i colleghi, solo che, se esco, ho poi problemi ad entrare. La mia non vuole essere invadenza. Pare che la Dirigente abbia capito. Mi auguro…

Ci parliamo, ci accordiamo… entro appena mi è possibile.

Mia soluzione: rispettare tassativamente i tempi senza perdersi in inutile divagazioni, commenti, facendo sintesi senza essere dispersiva.

Ore 14,10-15-20-25-30-35-40-45 ecc… stessa situazione.

Ore 15,15: c’è linea…ma se entro ora, visto l’orario, ci sarà consiglio successivo al mio, mi prendo altro CAZZIATONE dalla dirigente

Ore 15,16 spengo il computer, gli do un cordiale arrivederci al giorno successivo.

DIRETTA DAL PARLAMENTO - scuola. Mi sento in dovere di ascoltare, il ministro Azzolina chissà quali indicazioni precise e circostanziate darà.
Sono pronta, seduta sul divano con maxi blocco, due penne (nell’eventualità una si blocchi), telefoni staccati, cellulare silenzioso, acqua, bottiglietta di acqua.
Ascolto concentratissima
AZZOLINA si dichiara SODDISFATTA della didattica a distanza e chiude il suo inutile intervento fatto di sole chiacchiere, disquisizioni inopportune in questo momento, divagazioni pedagogiche, dicendo che la scuola dimostra di rinnovarsi trasformando la necessità in opportunità.
Problemi NON sfiorati dall’ispirato superfluo discorso (per citarne solo alcuni):  

  • Quando si riprende?
  • Come saranno gli esami?
  • Come si valuta?
  • Tutti promossi?
  • Per bocciature qual è iter?

Ma, ovviamente, questi per la Ministra sono DETTAGLI, si risolvono con l’autonomia delle scuole, ha piena fiducia nei docenti, peccato che la fiducia NON SIA RECIPRICA (ovviamente per me).
In serata sono informata che molti con Telecom hanno avuto problemi, che a  causa della didattica a distanza e i collegamenti continui per lavoro da casa,  la linea sta cedendo.
Verranno operatoti Telecom per sistemare in ogni comune. Ma il problema c’è. In alcuni Istituti da lunedì si svolgono solo audio-conferenze (basta video) e limitate a 20 minuti e alle discipline in cui è necessario. (Così mi hanno detto).
Stessa situazione a Vicenza in cui insegna mia cugina alle prese con gli stessi miei problemi.

A DOMANI…e si vedrà

Francesca Beltrame
Da Zevio (Verona)







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