Una lettera per pensare e imparare ad amare
Data: Giovedì, 12 marzo 2020 ore 12:40:16 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


In risposta alla Lettera aperta “Adesso Amati” che il prof. di Religione, Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale, che ha sede a Monreale (Palermo), ha indirizzato agli adolescenti e ai giovani per aiutarli a pensare, Alcuni Ragazzi Sindaci, dei Consigli Comunali e delle Ambasciate della legalità hanno cominciato a rispondere inviando socializzando i loro pensieri. 
Ecco cosa scrive Maddalena Ambrosi, Sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi di Zevio.
Alunna della Classe 3°A nella Scuola media Altichiero da Zevio (Verona)
“ Dopo aver letto questa lettera, nella mia mente, ho pensato e ripensato alla parola “amare”. 
Mi ha fatto comprendere che l'amore verso gli altri parte dall'amare se stessi accettandosi e volendosi bene per ciò che si è. 

I rapporti umani vanno oltre a un messaggio su WhatsApp o a una foto su Instagram e, anche se ho quattordici anni e sto vivendo nel periodo della rivoluzione tecnologica, mi rendo bene conto che l'amore sta in un bacio, in un abbraccio e in parole che vengono dal cuore.
Amarsi vuol dire volersi bene e volersi bene ti aiuta a voler bene agli altri!
Cercherò di amarmi come i miei genitori amano me ed è proprio grazie a questo che imparerò a mettere le mie qualità a disposizione del prossimo!
Grazie infinite per questa lettera
.

Il suo pensiero viene ripreso da Tommaso Campedelli della classe IA della scuola di Zevio




Altri ragazzi Antonio Manicotto e Pio De Benedictis dell’Ambasciata della legalità di Bari hanno fatto pervenire dei video messaggi nei quali si esalta il vero senso della vita e la gioia del dono.

Dalla voce di questi ragazzi meravigliosi si percepisce una grande voglia di speranza e di ottimismo, positiva risposta alla sub cultura dell'odio e della violenza.

 I ragazzi bravi, in gamba   si mettono in gioco per dare colore alla propria quotidianità, anche in questo difficile momento di crisi che consente ancor più di apprezzare il valore della libertà, dell’amicizia e della scuola

 Come guida a quanti volessero aderire all’iniziativa, (commentando la lettera allegata) si propongono come traccia le seguenti espressioni:

·         L’esperienza della pausa scolastica per l’emergenza del coronavirus mi ha insegnato….

·         Come si può dipingere la gioia di amare ?

·         Ognuno è portatore di un progetto di vita che dovrà lasciare un segno nella storia. Qual è il tuo contributo attivo e responsabile?

·         L’amore non è egoismo: è un “lasciare se stessi per andare verso gli altri” e “fare della propria vita un dono per gli altri”.

 I pensieri e i commenti spontanei dei ragazzi arricchiranno la pubblicazione del volume "Insegnami ad Amarmi " un'opera culturale che vede  da mesi Nicolò Mannino  e Salvatore Sardisco all'opera per offrire alla grande famiglia del Parlamento della legalità Internazionale un testo che eleva il cuore dell’Uomo verso il “Totalmente Altro “, aiutando lo studente che a scuola, “cresce, diventa uomo, apre i suoi al vero, a scoprire la dimensione dei valori e dell’Assoluto.

Il testo che sta per nascere vede anche la collaborazione di psicologi, giornalisti, dirigenti scolastici, docenti, genitori e principalmente i giovani di ogni ceto sociale.

Si potrà così, nel tempo del coronavirus, fermarsi per riflettere, pensare a colori, scrivere un inno alla vita e all’Amore con la “A” maiuscola. “La vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti”. Questa espressione di John Lennon aiuta a comprendere la fragilità degli imprevisti che possono accadere, come quelli provocati dall’emergenza del COVID 19 che sembra trasportare la società in una realtà surreale.

Con questa iniziativa si intende mettere a dimora quel seme di positività che sa dare il suo frutto a tempo opportuno. 

            “Chi pensa positivo vede l’invisibile ed ottiene spesso l’impossibile”

I giovani, come diceva Giorgio La Pira, “sono come le rondini, annunciano la primavera” e si auspica che arrivi presto per spazzar via la nube nera della paura e ritornare a correre sui prati con in mano l’aquilone dei sogni e gli occhi rivolti verso il cielo azzurro.

Giuseppe Adernò

Ecco il testo della lettera aperta








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