Il liceo G. Lombardo Radice di Catania da voce al grido delle donne cilene con il FLASH MOB 'El Violador eres tù'
Data: Domenica, 22 dicembre 2019 ore 07:00:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Oggi, in linea con gli argomenti di cittadinanza e costituzione che, trasversalmente, in tutte le classi ed indirizzi stiamo affrontando, il grido delle donne cilene ha attraversato gli animi sensibili degli studenti del liceo G. Lombardo Radice. Ieri l’altro anche le deputate turche del partito repubblicano, oppositore di Erdogan, avevano intonato nell’aula del parlamento “ El Violador eres tù”, alzando le foto con i volti delle donne turche vittime di femminicidio. Noi, non ci siamo limitate a manifestare in difesa di tutte le vittime che non hanno più voce, ma lo abbiamo fatto, contro il METODO OMERTOSO che circonda certi abomini perpetrati contro le donne di tutto il mondo. Il femminismo, comunque lo si declini, è ancora necessario quindi, ed è meglio prendere le distanze dagli stereotipi con cui molto spesso tutto ciò viene raccontato. Ed ecco che, la voce femminile, con occhi bendati di nero, ha  occupato spazi nuovi come il cortile della succursale del nostro liceo, proprio in prossimità dei giorni che precedono il Santo Natale. Però, ancora una volta, con tenacia, il forte attacco che le donne stanno subendo non ci ha lasciato attoniti ma, ha scatenato questa meraviglia.

https://youtu.be/nCf2k6u_51A


Di seguito in sintesi il testo in italiano e poi quello in lingua spagnola che abbiamo intonato.

Un Violador en tu camino.

«Il patriarcato è un giudice che ci giudica per nascere/ e il nostro castigo è la violenza che puoi vedere: «È femminicidio. Immunità per il mio assassino. È la scomparsa. È lo stupro». «E la colpa non era mia/ né dove stavo né come vestivo». Due volte: «Lo stupratore se tu»: «Sono gli sbirri. I giudici. Lo Stato .il presidente «Lo stato oppressore è un maschio stupratore: «Dormi tranquilla/ bimba innocente/ senza preoccuparti/ del bandito/ che sui tuoi sogni/ dolce e sorridente/ veglia il tuo amante/ carabinero». Infine: «Lo stupratore sei tu».

prof.ssa Marcella Labruna
referente del progetto contro la violenza sulle donne








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