Scuole in competizione
Data: Domenica, 10 novembre 2019 ore 12:00:00 CET
Argomento: Redazione


La Fondazione Agnelli ogni anno pubblica l’atlante delle scuole superiori, di cui ci si puo' fidare, perchè vanno bene e fanno tutto quello che bisogna fare per primeggiare sulle altre. Sono informazioni, ammesso che abbiano solide fondamenta, utili solo a quelli e a quanti hanno il tempo per leggerle, ma che contribuiscono a iniettare il veleno della concorrenza tra le scuole, non certamente per avere migliori servizi. Questa specie di mercato scolastico è uno dei frutti avariati dell’autonomia scolastica. La formazione delle nuove generazioni non è un compito che si puo' far meglio mettendo le scuole una contro l’altra; è un compito difficile, complicato che puo' dare risultati soddisfacenti solo se le scuole collaborano, se scambiano tra di loro esperienze e competenze, aperte l’una all’altra e non in guerra per l’accaparramento di risorse e per vanitose ricerche di visibilità, di cui fa le spese la coerenza del processo educativo e del curriculum.

Il principio che ogni scuola debba essere una comunità educativa viene messo in discussione da queste pratiche concorrenziali. D’altra parte vorrei chiedere a quanti producono graduatorie tra le scuole e se ne godono se al punteggio contribuisca la capacità di dare risposte efficaci agli alunni portatori di disabilità o quella di riuscire a migliorare il rendimento degli alunni difficili o quella di accogliere nel proprio seno e integrare alunni figli di immigrati. Vorrei chiedere se sono buone le scuole che lavorano con alunni che non avrebbero bisogno di insegnanti o quelle in cui ai ragazzi bisogna dare tutto, a cominciare dai libri di testo.

Non è per nulla assodato che la pubblicazione di dati come quelli del rapporto della Fondazione Agnelli aiuti a migliorare i rapporti di una scuola con la comunità di appartenenza; anzi per la sua costitutiva logica competitiva rischia di recidere i legami tra una scuola e l’ambiente circostante e favorire in certi strati sociali la corsa verso le scuole che marciano bene. La concorrenza tra le scuole, che di fatto viene sostenuta e incitata con questo genere di azioni, non salva, nè migliora quelle che hanno problemi, perchè continuerebbero ad esistere e sarebbero le uniche disponibili per quelli che non sanno leggere i rapporti di rendicontazione sociale del ministero o quelli della Fondazione Agnelli. Queste graduatorie sono un capolavoro di mistificazione e di ipocrisia, che ben si attaglia agli orientamenti mercatistici di tutte le ultime leggi sulla scuola.

Raimondo Giunta





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-24884250.html