La scuola, Moby Dick e l’eterna lotta tra il bene e il male
Data: Martedì, 05 novembre 2019 ore 10:00:00 CET
Argomento: Redazione


E se la scuola, anziché la bonaccia, trova la bufera!? Se invece di "acque chiare e tranquille", all'improvviso il mare si piega, si increspa, sbotta, si tinge di nero e inizia la tempesta. E non c'è nessuno a calmare la tormenta, a sedare l'uragano, e i Lestrigoni e Poseidone e la "furia di Nettuno" prendono il sopravvento e issano sull'albero maestro il vessillo dell'ingratitudine e dell'indifferenza. E la scuola prende il largo e cola a picco. E ai passeggeri rimane solo il ricordo di tempi gloriosi, di giorni fruttuosi, di momenti di gloria, passati e sbiaditi per sempre.

E noi non sapremo mai di capitani coraggiosi, di insegnanti impettiti e preparati, e dal cuore generoso, non sapremo mai di alunni volenterosi e assennati, con la testa china sui manuali e su fogli da vergare, non sapremo mai delle chimere dei giorni di lotta, non sapremo mai dei pianti nei corridoi.

Come alla ricerca della balena bianca. Come nel "racconto del male", dove Achab combatte e pugna a perdifiato contro il selvaggio "Capidoglio", ma stavolta senza quell'innata sete di vendetta, senza livore, con quel furore negli occhi, senza un rantolo di bassezza per dire "Io odio la scuola". Ma con la tenacia gentile dei ragazzi migliori, che anche se battuti non perdono un pelo, e dalla loro bocca non esce offesa o un filo di rancore. Che il male non trionfa mai. Perché dalla baleniera Pequod, oltre l'orizzonte, si scorge l'ignoto, l'infinito, la speranza, il riscatto, e la rivincita che ci sarà dietro l'ultima campanella e l'ultima onda. E alla paura e al terrore delle tenebre si fa largo lo stupore per l'avventura, l'emozione delle scoperte, la suggestione della giustizia, la ricerca della verità.

Ed ecco che quei ragazzi vengono eletti al Consiglio d'Istituto e al Consiglio di Classe, che in soli due mesi si fanno conoscere e apprezzare per come sono. Genuini e veri. E come il viaggio fino al Capo di Buona Speranza alla ricerca forsennato della balena bianca, così l'anno scolastico si trasforma in un'allegoria della condizione umana, in una metafora moderna alla ricerca dell'assoluto che non incontreremo mai. Un'impari lotta tra il vissuto e l'ignoto, come Achab e Moby Dick, tra il bene e il male.

"Ma non temere, il male compiuto, andrà con Moby Dick nella profondità dei mari, ma del bene, anche se incompreso, rimarrà memoria".
E aspetteremo impavidi il giorno del giudizio, e altro ancora.
Io sono solo Ismaele...

Angelo Battiato





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