Lettera al ministro Bussetti, autismo ed elezioni
Data: Lunedì, 19 agosto 2019 ore 14:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Linda Zambon docente di sostegno in servizio a  Torre Pellice (Torino),  ora vincitrice del concorso a Dirigente, prima di lasciare la “sua” scuola scrive  una lettera al Ministro, pensando ai suoi alunni autistici. La lettera resterà senza risposta, anche a causa della crisi di Governo, ma rimane vivo e attuale il messaggio che si intende trasmettere.
Lodevole l’impegno e il desiderio che non venga distrutto il lavoro svolto negli anni.
Anche le norme e le leggi (elettorali) devono rispettare il lavoro dei docenti   e dei docenti di sostegno. Tanto lavoro viene realizzato in classe, poi durante le vacanze per dare pulizia o per predisporre le aule per i seggi elettorale,  viene distrutto un patrimonio di documentazione didattica prezioso. La didattica rimane senza tracce di memoria e ogni volta occorre ricominciare da capo. Altro che continuità! Sta  a noi avere a cuore e considerare importante il proprio lavoro, esserne gelosi non è un peccato.
Quis habet aures audiendi, audeat !!!!

Giad

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Onorevole Sig. Ministro Marco Bussetti
  e per conoscenza a:
  Osservatorio Permanente sull'Inclusione scolastica
  A.N.G.S.A. Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
  Associazione Habitat per l'autismo onlus
  Una breccia nel muro
  Fondazione Italiana per l'Autismo
  UST Torino, USR Piemonte, Sportello autismo

Oggetto: Disturbi dello spettro autistico ed elezioni
  
    Egregio Ministro Bussetti,
    sono Referente Autismo nella scuola che a giorni lascerò in quanto vincitrice del concorso DS e le scrivo per chiederLe di tutelare, in occasione di appuntamenti elettorali, le "aule morbide" e gli spazi utilizzati dagli alunni con disturbi dello spettro autistico.
    A maggio 2019 essendo insegnante di sostegno ho potuto osservare i disagi importanti causati dai "traslochi" pre e post elettorali: un disagio per tutti gli alunni, certo, ma per un bimbo autistico significa perdere importanti riferimenti visuo-spaziali faticosamente costruiti nel tempo.

    Tornare a scuola e non trovare più la consueta agenda visiva appesa , i materiali di lavoro spostati, lo spazio intorno è diventato un altro: tutto questo è fonte di disorientamento profondo e di interruzione dell'apprendimento oltre al fatto che vengono messi in crisi risultati ottenuti in precedenza.

    I docenti spesso non hanno il tempo materiale di ripristinare l'ambiente prima della riapertura della scuola.

    Le aule dedicate all'attività con i disabili hanno attrezzature anche ingombranti, ci sono molti materiali, si crea un problema di igiene e pulizia nello spostamento di cuscini e tappeti da un ambiente dove gli alunni stanno spesso con mani e faccia a terra.
   
    Un problema di igiene anche nella pulizia del pavimento che dopo aver accolto centinaia di persone con le scarpe dovrebbe essere accuratamente lavato prima di riposizionare mobili e arredi per un ambiente dove spesso si sta scalzi.

    Non si tratta solo di un locale di "scarico" per far rilassare il bambino ma di un luogo di lavoro strutturato che deve essere mantenuto il più possibile ordinato e pulito.
  
    Vedendo come la Legge stia sempre più cercando di tutelare e garantire il diritto allo studio anche per i bimbi e ragazzi autistici mi auguro che la sensibilità comune possa crescere anche nel preservare dall'utilizzo come seggio elettorale le aule a loro dedicate.
  
    Le chiedo pertanto, in linea con le priorità sull'inclusione già da Lei indicate, di chiedere ai Comuni Italiani di individuare uno spazio alternativo per la collocazione del seggio elettorale qualora l'aula tradizionalmente utilizzata sia un'"aula morbida" attrezzata per i disabili e in particolare per gli alunni con disturbo dello spettro autistico.

  Estendo la richiesta  ad altri soggetti, per conoscenza,  nella speranza che la condivisione possa far crescere la sensibilità personale ed istituzionale al riguardo.
  
Certa della Sua attenzione
porgo rispettosi saluti.
  
Torre Pellice, 18 agosto 2019
  
Linda Zambon
linda.zambon(at)istruzione.it 





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