L’Osservatorio sulla violenza di genere della Regione Calabria invita le scuole ad ‘adottare la storia di una vittima di femminicidio’. Le storie delle donne non si adottano
Data: Sabato, 27 luglio 2019 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Associazioni


‘Adotta la storia di una vittima di femminicidio’. Con questo titolo la Regione Calabria si appresta a sottoscrivere un accordo di collaborazione tra l’ Osservatorio sulla violenza di genere (ex L. R. n.38 del 23 novembre 2016) e il MIUR, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale della Calabria, il prossimo 30 luglio.

“Compito delle istituzioni è quello di sostenere chi ce la fa ed evitare e prevenire il fenomeno. Adottare la storia di una donna vittima di femminicidio a che serve? Quale messaggio si vuole dare? A cosa educa? Che formazione?

“Mentre i Centri antiviolenza sono in affanno, aspettando fondi per sostenere e aiutare le donne a uscire dalla violenza, il Consiglio regionale delle Calabria promuove l’adozione della storia di chi non ce l’ha fatta”, commenta Antonella Veltri, vice presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, e attivista del Centro Roberta Lanzino di Cosenza, “senza nemmeno pensare che la loro morte è spesso imputabile al fallimento delle istituzioni nel proteggere donne che hanno denunciato la violenza”.

Il percorso didattico-formativo 'Adotta la storia di una vittima di femminicidio' promosso dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere con il MIUR dovrebbe coinvolgere gli istituti di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2019/2020, “un’altra aberrazione della proposta: dovrebbero adottare una vittima di femminicidio anche bambini/e delle elementari?” si chiede Veltri.

“Riteniamo che i soldi pubblici per la formazione e la prevenzione del fenomeno della violenza alle donne debbano essere indirizzati non a veicolare vicende di cronaca spesso già ampiamente trattate dalla stampa, di fatto rivittimizzando le donne che subiscono violenza enfatizzando addirittura l’adozione di chi risulta vittima e soccombe”, conclude la vice presidente di D.i.Re.

Sostengono e aderiscono: Coordinamento centri antiviolenza Regione Calabria (CADIC), UDI Calabria, Centro antiviolenza comune di Paterno Calabro

Cristiana Scoppa
c.scoppa@direcontrolaviolenza.it





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