Degli esami e dell'Invalsi
Data: Venerdì, 26 luglio 2019 ore 09:00:00 CEST
Argomento: Redazione


E' difficile sperare che della scuola nei media si possa parlare con giudizio e razionalità sulla base di una profonda e adeguata conoscenza della sua realtà, dei suoi meccanismi, della sua cultura, delle sue finalità e anche del suo personale. Se ne parla come di un mondo modesto e bizzarro in balia di se stesso, sempre pronto a scandalizzare per quello che vi succede platee affollate di immancabili censori ora per l'incuria delle sue strutture, ora per la supposta imperizia dei docenti, ora per l'incorreggibilità degli studenti, ora per l'arretratezza dei curricoli, ora per l'avversione al mondo aziendale. Non poteva sfuggire per questo genere di letteratura l'occasione offerta dalla stridente differenza tra i dati emersi nell'ultima indagine INVALSI e quelli riscontrati negli esami di maturità appena conclusi.

Nelle regioni del Sud, nelle quali gli studenti dell'ultimo anno nell'indagine INVALSI avevano denunciato preoccupanti carenze in discipline come Inglese, Matematica e Italiano, si è avuta agli Esami di Stato la maggioranza dei voti alti (cento e lode e cento) ottenuti in tutta Italia. ll dato in sé muove a sorriso, pensando al fatto che la nuova versione degli esami era stata pensata proprio per evitare che puntualmente la maggior parte dei voti alti venisse dalle scuole meridionali... E allora quali dati sono affidabili sulla preparazione degli studenti?

E ancora, un esame che fa tutti promossi è davvero un esame che puo' darci informazioni sul funzionamento dell'attività didattica delle scuole? Mettere in contrasto i dati INVALSI e quelli degli Esami è un gioco facile e si sa in anticipo come va a finire. Va a finire con la demonizzazione del lavoro degli insegnanti, con la riprovazione della loro incerta etica professionale, con la perorazione di nuove e più incisive forme di valutazione della scuola e degli insegnanti. Per il bene della scuola, invece, vanno migliorati sia gli scopi e i metodi delle indagini INVALSI, sia sopratutto l'architettura degli Esami di Stato.

Il vizio di fondo degli Esami di Stato, che compromette qualsiasi buona intenzione e che va cancellato, è costituito dalla composizione delle commissioni.
Fino a quando le commissioni saranno composte paritariamente tra membri interni e membri esterni; fino a quando i commissari devono essere scelti solo tra gli insegnanti della provincia in cui ha sede un istituto i risultati saranno sempre gli stessi. Tutti promossi e tutti con voti alti.

Raimondo Giunta





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