Cosa ne penso della politica. 60 ragazzi sindaci della Sicilia a Maletto per il primo raduno regionale
Data: Sabato, 01 giugno 2019 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Una splendida giornata di sole a chiusura di un maggio
autunnale ha coronato la gioia di 60 ragazzi sindaci che dalle
provincie di Trapani, Palermo, Messina, Agrigento, Enna, Ragusa
e Siracusa hanno aderito all'invito del sindaco di Maletto,
Giuseppe De Luca e del Coordinatore e fondatore dei CCR in Sicilia,
preside Giuseppe Adernò. Dopo i saluti del Sindaco, dell'assessore
Gabriella Giangreco, della dirigente Gina Avellina, del piccolo Sindaco
di Maletto, Elisa Franco, hanno preso la parola per un saluto,
formulando anche puntuali considerazioni sul significato
dell'esperienza del CCR che oggi compie 26 anni in Sicilia, avviato a
Motta S Anastasia nel 1983, i ragazzi sindaci, i sindaci o
assessori delegati, i dirigenti o i docenti accompagnatori.
La presenza di circa 120 fasce tricolori nella piazza di Maletto
sindaci adulti e sindaci ragazzi, di cui due nativi del
Senegal, hanno reso l'evento eccezionale e fantastico.
I ragazzi, speranza del domani, carichi di entusiasmo e di voglia di un
reale cambiamento nell'indirizzare la politica alla reale ricerca del
bene comune, a cominciare dalla "scuola-piccola città", hanno dato una
testimonianza di impegno, di partecipazione attiva e responsabile, di
vero servizio al bene comune.
La presenza del Vice Prefetto, Antonina Latino, il messaggio del
Presidente della Regione, Nello Musumeci, del Sindaco metropolitano di
Catania e del Sindaco di Siracusa hanno conferito all'evento una
valenza istituzionale, con l'intento di ripeterlo per il prossimo
anno, ancor più numerosi.
Hanno partecipato i comuni di: Trabia, Altavilla Milicia e Baucina di
Palermo; Erice e Paceco di Trapani; S Lucia del Mela, Torregrotta,
Monforte San Giorgio, Cesarò, San Teodoro, Capizzi di Messina;
Villafranca Sicula, Lucca Sicula, Burgio, Calamonici, Ioppolo
Giancaxio, Caltabellotta di Agrigento; Comiso di Ragusa; Avola, Ferla,
Carlentini, Francofonte, Sortino, Cassaro, Palazzolo di Siracusa;
Troina, Catenanuova, Regalbuto, Centuripe, Gagliano Castelferrato,
Cerami di Enna; Biancavilla, Grammichele, Caltagirone, S Michele di
Ganzeria, Tremestieri Etneo, Gravina di Catania, Nicolosi,
Linguaglossa, Randazzo, Maletto, Maniace, S Pietro
Clarenza, Paternò, Misterbianco, Motta S Anastasia, S Agata Li
Battiati, Belpasso, Catania "Vespucci", Catania "San Vincenzo".
La manifestazione si è conclusa con la consegna da parte dei Ragazzi
Sindaci dell'Associazione degli Insigniti dell'Ordine al Merito della
Repubblica (ANCRI) del testo della Costituzione al Sindaco
di Maletto, perché possa essere esposta nella Sala comunale come recita
la XVIII norma transitoria della Carta Costituzionale "affinché
ogni cittadino possa prenderne cognizione".
Non poteva mancare il gustosissimo gelato alla fragola offerto ai
partecipanti dall'Amministrazione, con la collaborazione dell'Istituto
Alberghiero G. Falcone di Maniace e nel pomeriggio la visita del Paese
e del museo "Salvo Nibali", guidati dai ragazzi della Proloco di
Maletto e dai rappresentanti di Sicilia Antica.
Ecco il testo dell'intervento di
El Hadji Diop
Baby Sindaco del Comune di Palazzolo
Acreide
I giovani non hanno più fiducia nella politica e nelle istituzioni
perché negli ultimi anni hanno ricevuto da chi ha governato solo
incertezze.
Le promesse non mantenute, gli scandali, l'opportunismo, i giochi di
potere: queste sono le ragioni per le quali regna lo scetticismo tra le
nuove generazioni.
La strada da percorrere non è facile, ma questo non vuol dire che si
debba gettare la spugna. Gli strumenti per offrire iniezioni di fiducia
ci sono, basta utilizzarli.
Il primo argomento da proporre ai giovani è quello del recupero della
collettività. Se si comprende l'importanza del proprio rapporto con gli
altri e del proprio contributo all'interno della società, si può
trovare ottimismo anche nell'approccio con il mondo della politica,
considerandola uno strumento di aiuto alla società.
Oggi, invece, i giovani che si avvicinano alla politica sono sempre di
meno, tanto che i giovani d'oggi, disinformati, distaccati e lontani
dal clima politico, preferiscono occuparsi di altri argomenti: dai
reality alla televisione, dallo sport al divertimento del sabato sera.
Difatti, è sempre più difficile trovare giovani che si incontrano e
discutono di argomenti politici, dal perché il governo ha preso
determinate decisioni o quali potrebbero essere le soluzioni per uscire
dalla crisi che sta mettendo in difficoltà la maggior parte dei Paesi?
Ed è a causa di questa sfiducia che nell'ultimo decennio abbiamo
assistito ad una progressiva crisi di partecipazione alle strutture
politiche tradizionali.
Dunque, i veri responsabili sono quegli adulti che dovrebbero essere
visti come un modello da imitare, che dovrebbero essere da esempio, ma
che, con i loro comportamenti, non fanno altro che allontanare sempre
di più quella parte della società, che fra pochi anni si troverà a
svolgere un ruolo fondamentale nella vita dello Stato.
El Hadji Diop
Baby Sindaco del Comune di Palazzolo
Acreide
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